Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] pubbliche. Il risultato fu la chiusura dell’Opera di Roma dopo appena due anni. Essa però ricominciò nel 1890 nelle Valli Valdesi e da lì si sviluppò lentamente nel Nord e nel Sud d’Italia attraverso l’iniziativa di italiani rientrati nel loro paese ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] si accende una lampada per metterla sotto il moggio»; i partecipanti al culto furono tanti che il tempio non poté contenerli: i valdesi erano davvero pronti a entrare a far parte di un’Italia che era a pieno titolo anche loro.
Tuttavia, erano degli ...
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ARNAUD, Enrico
Giorgio Spini
Nacque nel 1641, da Francesco, di piccola nobiltà ugonotta, e da Margherita Grosso, oriunda di Dronero, ad Embrun (Francia), ma considerò sempre come patria le Valli Valdesi, [...] Re Sole al campo della lega d'Augusta e chiese all'A. di collaborare alla guerra con i Francesi. Così i Valdesi poterono rientrare definitivamente nelle proprie Valli e ottenere altresì un editto, nel maggio 1694, che ne garantiva la libertà di culto ...
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MALAN, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Giovanni (oggi Luserna-San Giovanni), nelle Valli valdesi, il 5 genn. 1810 da Jean Michel, agricoltore, e da Jeanne Lantaret. Dal padre, educatore rigido [...] Torino; risiedeva nello stesso immobile che ospitava una cappella valdese cui l'esercizio del culto era garantito solo dalla C. Beckwith trovare i fondi per la costruzione delle chiese valdesi; e non raramente i due attinsero alle loro tasche.
La ...
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Pastore e capo valdese (Embrun 1641 - Schönenberg, Württemberg, 1721); educato, come rifugiato, nelle valli valdesi ove, dopo studî a Basilea, in Olanda e a Ginevra, fu pastore (barba) a Maniglia (Pinerolo), [...] , con G. Gianavel, i due tentativi falliti di rimpatrio, e finalmente il "glorioso rimpatrio" (1689) degli espulsi. Riconciliatisi i valdesi col duca, li reclutò per lui e fu suo agente segreto presso la lega di Augusta; ma riavvicinatosi quello a ...
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MALVICINI FONTANA, Valerio
Vincenzo Lavenia
Impropriamente denominato Malvicino (così egli stesso si firmava nelle carte scritte durante la persecuzione dei valdesi di Calabria), nacque intorno al 1530 [...] così diffuso in città, la nomina di un uomo come il M. da parte del viceré a ridosso della repressione dei valdesi e mentre si discuteva del destino dei loro beni, lascia intuire un progetto delle autorità spagnole per introdurre anche a Napoli i ...
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Teologo francescano (Vrana, Dalmazia, 1485 - Mentone 1528); predicatore, combatté la riforma luterana, ma soprattutto i valdesi, essendo stato nominato da Clemente VII inquisitore generale per gli stati [...] sabaudi. Autore di Sermones e di trattati polemici antiprotestanti: Libellus de potestate Summi Pontificis (1523); Conditiones veri pastoris animarum (1523); In lutheranas haereses clypeus catholicae Ecclesiae ...
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GIANAVELLO (Giavanello), Giosuè
Sandra Migliore
Nacque nel 1617 a Liorato, nei pressi di Pinerolo, in Val Pellice, da Giovanni Gignous (detto Gianavello), originario di Bobbio Pellice, e da Caterina, [...] e i suoi cooperatori, Torino 1889, pp. 44-89; E. De Budé, Le séjour des vaudois du Piémont en Suisse, in Boll. della Società di studi valdesi, 1889, n. 6, pp. 26 s.; H. Bosio, G. G. et la rentrée, ibid., pp. 32-41; G. Jalla, G. G., ibid., 1917, n. 38 ...
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(lat. Pauperes catholici) Ordine religioso costituito, sotto gli auspici di Innocenzo III, da un gruppo di valdesi di Spagna, ritornati alla Chiesa sotto la guida di Durando di Osca. Organizzato come [...] comunità missionaria per la conversione degli eretici, operò per qualche tempo, soprattutto in Catalogna ...
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Generale (Mirandola 1667 - Torino 1735). Ufficiale dell'esercito sardo, partecipò alla spedizione del 1686 contro i valdesi e alle campagne dal 1690 al 1696; Vittorio Amedeo II lo impiegò in molte negoziazioni, [...] specie a Londra, dove M. fu quattro volte, tra il 1699 e il 1712. Nel 1713 partecipò alla firma del trattato di pace di Utrecht. Gran maestro dell'artiglieria, tenente maresciallo, viceré in Sicilia (1714-19), ...
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valdese2
valdése2 agg. e s. m. e f. – 1. Di Pietro Valdo (c. 1140-1217), mercante lionese che fu l’iniziatore del valdismo (o movimento valdese): la predicazione v.; la dottrina v.; la Chiesa v., unitasi dal sec. 16° alle altre Chiese riformate...
valdese1
valdése1 agg. e s. m. e f. [dal fr. vaudois]. – Del cantone del Vaud 〈vó〉, in Svizzera: l’industria v.; il Giura Valdese. Come sost., i Valdesi, gli abitanti o i nativi del Vaud.