Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] orali (Telmon 2001: 37-38).
Quanto alle aree del Piemonte a tutt’oggi francofone, Telmon (1994: 927) delinea per le Valli Valdesi, dove la pratica del francese è andata confinandosi all’uso familiare di un numero sempre più esiguo di famiglie (il 10 ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] un proprio idioma e risiedono in un proprio territorio. Nella definizione di minoranza non rientrano le minoranze religiose (come i valdesi) o etnico-religiose (come gli Ebrei), né i gruppi linguistici immigrati e non dotati di un proprio habitat, né ...
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PISTELLI, Ermenegildo
Roberto Pertici
PISTELLI, Ermenegildo. – Nacque a Camaiore (Lucca) il 15 febbraio 1862, da Alfonso e da Clelia Benedetti.
Il padre era stato volontario con gli studenti pisani [...] Pistelli e il suo amico padre Giovanni Giovannozzi come «sospetti di modernismo», denunciando i loro rapporti con il biblista valdese Giovanni Luzzi, con il quale essi avrebbero discusso perfino sull’unione delle Chiese (L. Bedeschi, Padre E. P ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] in Sardegna da parte di genti provenienti dalla Catalogna. Gruppi di dialetto provenzale (e originariamente di confessione valdese) si stanziarono a loro volta in Calabria nel XV secolo (Guardia Piemontese), altri di dialetto francoprovenzale si ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] più ampio, di Vittorio di Sant’Albino, è del 1859). Infine, la prima traduzione completa del Nuovo Testamento, del valdese Enrico Geymet, è del 1834. Esistono anche grammatiche di riferimento (per es., Villata 1997) e dizionari contemporanei (per es ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] geografica sia del tutto permeabile; nel nostro periodo l'elemento occitanico deve essere stato rafforzato prima dalla diaspora valdese (1190) poi dagli effetti della crociata contro gli albigesi (1209-1229). Dall'altro lato dell'arco alpino, l ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] nuove da parte di L. Savioli e L. Ricci (che però ha fatto i suoi progetti probabilmente migliori per una comunità valdese a Riesi in Sicilia), nell'accettazione del prevalere di aspetti tecnologici da parte di I. Gamberini e P. L. Spadolini, nell ...
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valdese2
valdése2 agg. e s. m. e f. – 1. Di Pietro Valdo (c. 1140-1217), mercante lionese che fu l’iniziatore del valdismo (o movimento valdese): la predicazione v.; la dottrina v.; la Chiesa v., unitasi dal sec. 16° alle altre Chiese riformate...
barba2
barba2 s. m. [forse da barba, traslato infantile per «uomo anziano»], invar. (ma il plur. è rarissimo). – 1. ant. e settentr. Zio: l’opere sozze Del b. e del fratel (Dante). 2. Pastore valdese, e per estens., in Piemonte, valdese, protestante...