Scrittore (n. 1140 circa - m. tra il 1208 e il 1210). Di origine gallese (Map era nomignolo dato dagli Inglesi ai Gallesi), scrisse in latino. Chierico al servizio del re d'Inghilterra, poi arcidiacono [...] Oxford, fu tra l'altro inviato a Roma al 3º Concilio Lateranense (1179) ove ebbe occasione d'incontrare la missione valdese al Concilio, sicché ci ha lasciato, dell'incipiente movimento, una preziosa testimonianza. Scrisse il De nugis curialium e la ...
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JANNI, Ugo
Laura Ronchi De Michelis
Nacque all'Aquila, il 10 sett. 1865, da Enrico e da Carilia Strina, in una famiglia agiata e fortemente impegnata nella causa della Unità d'Italia.
Il padre era stato [...] della comunità a tutti gli effetti fino alla morte.
Lo J. morì a San Remo il 30 luglio 1938.
Nella Chiesa valdese, e più in generale nel mondo del protestantesimo italiano, lo J. fu presenza vivacissima e attenta, collaboratore instancabile de La ...
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Prelato anglo-francese (Canterbury forse 1135 - Clairvaux 1203), consigliere di Enrico II d'Inghilterra, che lo fece vescovo di Poitiers (n 62), combatté gli Albigesi. Arcivescovo di Narbona, subito trasferito [...] nella sede di Lione (1191), alla quale rinunciò nel 1193. La sua intolleranza nei riguardi di Pietro Valdo e dei suoi seguaci contribuì non poco al sorgere dell'eresia valdese. ...
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ALBARELLA (Albarella d'Afflitto), Vincenzo
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Nacque a Napoli nel 1822, da Giovan Battista. Considerato elemento sedizioso, fu sottoposto nel settembre 1848 a sorveglianza insieme con il padre, allora [...] Torino. Nello stesso anno l'A., insieme con B. Mazzarella, L. De Sanctis e altri democratici, rompeva però con la Chiesa valdese, cui aveva aderito, e cui rimproverava in quel momento uno spirito eccessivamente chiuso e "clericale". L'A. e gli altri ...
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MAZZARELLA, Bonaventura.
Laura Demofonti
– Nacque a Gallipoli, in Terra d’Otranto, il 6 febbr. 1818 da Carlo, cancelliere comunale, e da Caterina Forsenito. Secondo di quattro figli, ricevette la prima [...] del 17 nov. 1852, nel confermare la pena capitale lo dichiarò nemico pubblico.
A Torino il M. si avvicinò agli ambienti valdesi e in seguito all’incontro con il pastore G.P. Meille conobbe la teologia protestante del Risveglio e si convertì alla fede ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] si accende una lampada per metterla sotto il moggio»; i partecipanti al culto furono tanti che il tempio non poté contenerli: i valdesi erano davvero pronti a entrare a far parte di un’Italia che era a pieno titolo anche loro.
Tuttavia, erano degli ...
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CORRODI (in alcuni documenti svizzeri Korradi), Salomon
Sabina Magnani
Figlio di Salomon, pastore protestante, e di Regula Nägeli, nacque il 19 apr. 1810 a Fehraltorf (presso Zurigo) dove il padre esercitava [...] . Wührmann, Zürcher Pfarrerbuch 1519-1952, Zürich 1953). La famiglia di origine italiana, perseguitata per la sua adesione alla Chiesa valdese, si era trasferita da Milano a Zurigo intorno al sec. XVI (H. A. Müller, Biogr. Künstler-Lex., Leipzig 1882 ...
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PACCHIOTTI, Giacinto
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 14 ottobre 1820 a San Cipriano Po, presso Voghera, e morto il 14 maggio 1893 a Torino. Compì gli studî nell'università di Torino. Fu assistente [...] ordinario di clinica chirurgica propedeutica, cattedra che tenne fino alla morte. Diresse dal 1846 al 1891 l'ospedale Valdese. Si occupò sempre attivamente dell'amministrazione della città di Torino di cui fu consigliere comunale. Fu oratore facile ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] l’opera evangelizzatrice delle Chiese protestanti andarono di pari passo. Nel 1904, in occasione del centenario della Sbbf, il sinodo valdese definì la Società come «il più grande e il più glorioso monumento della provvidenza di Dio nel secolo scorso ...
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Torrente alpino, primo dei grandi affluenti di sinistra del Po. Scende dal Monte Granero (3171 m) e sbocca in pianura a Bibiana per poi confluire nel Po a Pancalieri.
La Val P., la più meridionale delle [...] è Torre Pellice.
La valle ha notevole importanza nella storia religiosa italiana come principale zona di diffusione del movimento valdese: dall’origine fu protetto dai conti della valle, i quali fino al 1476 riuscirono a impedirvi ogni attività ...
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valdese2
valdése2 agg. e s. m. e f. – 1. Di Pietro Valdo (c. 1140-1217), mercante lionese che fu l’iniziatore del valdismo (o movimento valdese): la predicazione v.; la dottrina v.; la Chiesa v., unitasi dal sec. 16° alle altre Chiese riformate...
barba2
barba2 s. m. [forse da barba, traslato infantile per «uomo anziano»], invar. (ma il plur. è rarissimo). – 1. ant. e settentr. Zio: l’opere sozze Del b. e del fratel (Dante). 2. Pastore valdese, e per estens., in Piemonte, valdese, protestante...