WALTHER VON DER VOGELWEIDE
AAndrea Palermo
Per introdurre al lettore italiano la figura del poeta tedesco medioevale W. va fatta innanzitutto menzione di quello che a prima vista sembra un paradosso, [...] ' di possibili luoghi natali. Il 'Maso Vogelweider' nei pressi di Ponte Gardena, nella Val d'Isarco in provincia di Bolzano suo primo Lied. Anche se il ruolo di W. all'interno di questa tradizione non sarà così fortemente innovatore come nel caso ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] culturale della classe borghese. Ma questo suo atteggiamento di distacco e di astensione non lo salvò né da un certo qualunquismo né dal rintraccia nei Miracoli diVal Morèl (Milano 1971), ultimo lavoro del B., che raccoglie 39 invenzioni di ex voto.
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Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] Pan, cui il F. collaborava dal '34, e anche Carocci non fu molto benevolo, tacciandolo di oscurità: "quasi tutti - scrive il F. - mi pare Repubblica della Val d'Ossola.
Aderì dopo la guerra ai vari schieramenti di intellettuali di sinistra (Alleanza ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] il Volpe, il Rota, il Cognasso, il De Vecchi diVal Cismon, il C. vuol ritrovare nell'attività culturalistica e , così nei suoi libri di storia culturale piemontese non volle, o non seppe, mettere in luce il salto di qualità fra i settecentisti dell ...
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BELLINCIONI, Bernardo
Riccardo Scrivano
Nacque da povera famiglia a Firenze il 25 ag. 1452, come risulta dal Libro delle età dell'Archivio di Stato di Firenze. Prestissimo diede prova di ingegno fertile [...] è confermata da una lettera da lui inviata a Lorenzo che si trovava a Napoli: dal Malatesta il B. sperava di ottenere impieghi che non ebbe, sicché al principio del 1482 si dispose a lasciare Firenze al seguito del cardinale Francesco Gonzaga e nel ...
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CANTÙ, Ignazio
Luigi Ambrosoli
Nato a Brivio (Como) il 5 dic. 1810 da Celso e da Rachele Gallavresi, vi rimase fino a undici anni presso il nonno, mentre la famiglia si era trasferita a Milano. Morto [...] di mutuo soccorso, le casse di sussidio, e molte altre istituzioni non meno utili, non meno consolanti fondate nel corso di in Val Monterone (ibid. 1868); Manipoli di fiori: poesie e dialoghi per asili,scuole e famiglie (ibid. 1871); Cespo di rose: ...
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RINALDO D'AQUINO
CCorrado Calenda
Rinaldo (o Rainaldo, come viene sistematicamente designato in P) d'Aquino è quasi certamente il poeta della prima generazione siciliana che ha stimolato l'interesse [...] congetture si è inteso trarre dai vv. 58-60 di Amorosa donna fina "se non este u Montellese, / cioè 'l vostro serventese, 'avanzi suo valore e Venuto m'è 'n talento) e il sonetto Meglio val dire ciò c'omo à 'n talento sono in V e in altri manoscritti ...
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CARCANO, Giulio
Renzo Negri
Nato a Milano il 7 ag. 1812 da Vincenzo e da Carolina Stagnoli, dal 1824 al 1830 studiò nel Longone, il vecchio collegio dei nobili milanesi, avendo per maestro di lettere [...] infine si adattò a far ritorno in Lombardia, dapprima in Val Cuvia, poi, ai primi del '50, a Milano, privato lombardi. Così trascorse gli ultimi anni di vita preferibilmente in una sua villa di Lesa, non lontana da quella già abitata dal Manzoni ...
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DATI, Giorgio
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 25 sett. 1506 da Niccolò di Piero e da Maddalena di Latino Pilli.
Sembra che la famiglia Dati sia arrivata dall'Incisa a Firenze intorno al sec. [...] dei cittadini. Ecco come si potrebbe spiegare il fatto di ritrovare il D. podestà di Colle Val d'Elsa per sei mesi, il 3 febbr. 1542 B. Varchi, De sonetti, p. 149). Anche i critici posteriori non hanno mai negato il valore delle opere del D. anche se ...
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Andersen, Hans Christian
Maria Saitta
Un nuovo modo di scrivere novelle
Il danese Hans Christian Andersen fu uno dei grandi autori di fiabe dell'Ottocento, un periodo di intensa ripresa, in tutta Europa, [...] a lui ed egli fu così poco furbo da accettarmi come moneta corrente. Ma quando mi volle dare in pagamento, di nuovo udii le solite parole: - Nonval nulla, è falso! - Me l'han dato per buono - disse l'uomo e mi guardò attentamente. Allora un sorriso ...
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non-denaro
s. m. Denaro virtuale, mezzo utilizzato per l’acquisto di merci, erogato da istituti o società di credito, sulla base di un corrispettivo in una determinata valuta. ◆ Una storia, quella del non-denaro che in Italia ha avuto momenti...