Vaiśeṣika Uno dei sei antichi sistemi filosofici indiani di cui sarebbe ritenuto fondatore il semileggendario Kaṇāda. Collegato tradizionalmente e anche sostanzialmente con il Nyāya (che è un sistema di [...] logica), il V. è un sistema di fisica atomistica che, proponendosi la ricerca degli oggetti dell’umana conoscenza, stabilisce, così per il mondo dei fenomeni come per quello delle idee, sette categorie ...
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VAIŚESIKA
Luigi Suali
. Sistema filosofico dell'India. Nella storia più recente della speculazione indiana, il Vaiśesika si fuse con il Nyāya, per un processo sincretistico assai più profondo di quello [...] C., se non prima: anteriori a questa data sono certo i suoi antecedenti. Il nome del sistema deriva probabilmente da vaiśesika "differenza specifica", e indica già esso il metodo, proprio del sistema, di definire la natura di una data cosa mostrando ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] è di durata istantanea e ha luogo a una distanza più o meno grande dall'orecchio che la percepisce; poiché, secondo il Vaiśeṣika, la percezione avviene proprio a causa di un contatto tra l'organo e il suo oggetto, non rimane che ipotizzare che il ...
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Scrittore indiano semileggendario, cui è attribuita l'opera fondamentale sul sistema filosofico del Vaiśeṣika, il Vaiśeṣikasūtra ("Aforismi sul Vaiśeṣika"). Avrebbe osservato una vita di penitenza e dalla [...] sua alimentazione ascetica gli sarebbe derivato il nome di K. ("mangiatore di granellini di cereali"). Tale nome può anche significare "mangiatore di atomi", e alluderebbe allora alla teoria atomica del sistema del Vaiśeṣika. ...
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Udayana
Autore indiano (11° sec.) appartenente alla tradizione del Nyāya. È considerato tra i principali fautori della convergenza tra Nyāya e Vaiśeṣika e dell’evoluzione graduale che portò dal Nyāya [...] cognitivi che attestino l’esistenza di un dio. Al primo argomento U. contrappone la teoria generale delle cause di Nyāya e Vaiśeṣika, senza la quale l’obiettore sarebbe incapace di spiegare la natura eterna del mondo, la catena senza inizio di cause ...
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Navyanyaya (o Navya Nyaya)
Navyanyāya
(o Nāvya Nyāya) Termine sanscr. («nuovo Nyāya») usato per indicare la letteratura risultante della sintesi di Nyāya (➔) e Vaiśeṣika (➔). Gli esordi del N. sono [...] (13°-14° sec.), che fu il primo a utilizzare un particolare lessico tecnico per trattare i concetti Nyāya-Vaiśeṣika.
Storia
Il Tattvacintāmaṇi («Gemma dei desideri della vera essenza [dei mezzi di retta conoscenza]»), trattato composto da Gaṅgeśa ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] attenta, tuttavia, il testo di Caraka mostra che la maggior parte dei concetti estranei al Sāṃkhya classico è ricavata dal Vaiśeṣika e da altre scuole, in un'opera di abilissimo sincretismo e adattamento alla visione āyurvedica. Il filo d'Arianna per ...
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pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] abhāva (➔ Kumārila Bhaṭṭa), come p. indipendente, in quanto necessario per spiegare la conoscenza di un’assenza. In Navyanyāya (➔ anche Vaiśeṣika), invece, l’assenza è una categoria a sé, distinta da tutte le cose esistenti ed è posta in un rapporto ...
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MĪMĀṂSĀ ("investigazione, indagine, dichiarazione")
Ambrogio Ballini
Ā Uno dei sei sistemi filosofici dell'India (propriamente tre, giacché ciascuno di essi ha il suo complemento in un altro). È con [...] gli altri cinque Sāṃkhya-Yoga, Uttaramīmāṃsā, Nyāya-Vaiśeṣika, considerato ortodosso perché ammette l'autorità infallibile del Veda, increato ed esistente ab aeterno (e per ciò tale da escludere la necessità di un creatore) e riconosce i privilegi ...
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Raghunātha Śiromaṇi Pensatore indiano (n. 1475 ca
m. 1550). Bengalese, appartenne alla tradizione Navyanyāya (➔). Tra i suoi numerosi scritti il più noto è il commento Dīdhiti («Raggio di luce») al [...] queste solo sostanza e azione resistono alla critica. Non essendoci alcuna caratteristica comune a tutte le 24 qualità in Vaiśeṣika, per R. è infondato parlare di una siffatta categoria. Qualità, inerenza, universale e assenza sono, secondo R., tutte ...
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