padartha
padārtha
Termine sanscr. che significa letteralmente «significato di una parola» e indica le categorie entro le quali, in varie scuole filosofiche, è classificato il reale. A seconda delle [...] scuole, gli elenchi di p. hanno valore ontologico (così in Vaiśeṣika e Navyanyāya) o anche dialettico (così in Nyāya); (➔ anche pramāṇa, prameya). ...
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pratyaksa
pratyakṣa
Termine sanscr. («relativo agli organi di senso») che indica la percezione come strumento conoscitivo (➔ pramāṇa). Tutte le tradizioni indiane accettano il ruolo epistemologico della [...] degli oggetti, come nel caso dell’organo uditivo e delle onde sonore. Con l’assimilazione dell’ontologia della tradizione Vaiśeṣika (➔) nel Nyāya a partire da Uddyotakara (6° sec.) vengono teorizzati sei tipi di contatto senso-oggetto per spiegare la ...
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NYĀYA
Luigi Suali
YA Sistema filosofico indiano, di cui il testo più antico, divenuto fondamentale nella scuola dei Niayāyika (seguaci del Nyāya), è il Nyāyasūtra, attribuito a Gotama. Il carattere [...] . Notevole è inoltre l'impostazione scientifica del Nyāya, libera da presupposti teologici o confessionali: carattere che lo accomuna col Vaiṣésika, da cui ha derivato parecchi elementi, ad. es. la teoria atomica. La sua storia più antica, almeno per ...
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TMAN Termine della filosofia indiana. Qualunque sia il significato etimologico, tuttora controverso, della parola ātman, la sua più antica accezione è quella di "sé stesso" in antitesi con ciò che sé stesso [...] supremo (paramātman) e l'Io empirico, che del brahman è parte (aṃaś), quello di ātman individuale (jīvātman). Nel Nvāya-vaiśeṣika è adoperata la stessa terminologia.
Bibl.: P. Deussen, Allgemeine Geschichte der Philosophie, I, Lipsia 1899, i, pp. 282 ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] al Nyāya [sūtra]),Vātsyāyana, integra la lista dei dodici p. con altri oggetti di conoscenza tra cui le sei categorie del Vaiśeṣika. Spiega anche che il sé non è oggetto di percezione bensì di un’inferenza fondata sugli altri undici p., che sono ...
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giainismo
Religione indiana riconducibile storicamente a Mahāvīra, detto Jina («vincitore», normalmente interpretato come «vincitore sulle passioni»), contemporaneo del Buddha e citato anche nel canone [...] correnti più antiche della filosofia naturale in India (di cui non ci restano che tracce indirette soprattutto nel g. e in Vaiśeṣika), fra cui l’atomismo, l’assenza di un Dio come causa dei fenomeni naturali, la materialità del karma (➔). Il reale è ...
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samskara
saṃskāra
Traslitt. del termine sanscr. (letteralmente «fattore purificante») usato in varie accezioni tra cui «disposizione interiore», «traccia mnestica» e «purificazione rituale». Nel buddismo [...] accumulano le tracce delle azioni passate; ciò che accade nel presente è una modificazione di tale coscienza. In Nyāya e in Vaiśeṣika (➔), a partire da Praśastapāda (5° sec. d.C.), il s. è la disposizione latente, una delle 24 qualità, e si suddivide ...
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universali, teorie indiane degli
Nella letteratura filosofica indiana gli universali (jāti o sāmānya) hanno due principali funzioni, semantica e ontologica. Gli universali, infatti, sono sia postulati [...] e Vājapyāyana, come autorevoli teorici, rispettivamente, del significato individuale e universale.
Gli universali in Nyāya e Vaiśeṣika
Il Nyāya classico considera il significato della parola come comprendente l’universale, la configurazione (ākr̥ti ...
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Teoria che nega la continuità e l'infinita divisibilità della materia e vede nei corpi raggruppamenti di atomi, cioè di elementi (fisicamente) indivisibili, immutabili, separati dal vuoto. Generalmente [...] che alcune ammettono che gli atomi non siano indivisibili.
Nell'India antica, teorie atomistiche furono sostenute dalla scuola Vaiśesika, dai Jaina e da alcune scuole buddhistiche (che però attribuivano agli atomi qualità sensibili e non si servivano ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] allo spazio, al tempo, alla mente (l’agente conoscente) e al sé (colui che conosce). La spiegazione data dal Nyāya-Vaiśeṣika delle sfumature della sostanza, o essenza del mondo, comprende tanto il materiale e il non-materiale, quanto il sé cosciente ...
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