vacuolo Nel linguaggio scientifico e tecnico, ciascuna delle piccole cavità che si trovano nell’interno di un materiale (naturale o artificiale) a costituzione porosa o spugnosa. biologia In citologia, [...] di secrezione, o v. digestivo, o v. alimentare, o v. di riserva a seconda della sostanza contenuta (succo vacuolare o cellulare) e della funzione svolta. V. contrattile Organello presente in alcuni Protozoi di acqua dolce, caratterizzato da movimenti ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] colorate in rosa. In tutte le specie i trofozoiti giovani hanno forma anulare per la presenza di un cospicuo vacuolocentrale intorno al quale si addensa il citoplasma formando un anello azzurro lungo il quale spicca il granulo rosso della cromatina ...
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Nel parlare comune per epidermide (sarebbe forse più appropriato dire cuticola) si suole indicare il solo strato superficiale, corneo, di quella membrana che nella pelle dell'uomo, dei Vertebrati e degli [...] emdermiche sono alquanto schiacciate tangenzialmente, con un protoplasto limitato a un sottile stiato periferico; nel grande vacuolocentrale è contenuto il succo cellulare, in genere incoloro ma talvolta coloratti per la presenza di antociane e ...
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. Genere di Alghe Floridee delle Batracospermee, istituito da Roth nel 1797. Presenta i seguenti caratteri: tallo gelatinoso-viscido, filamentoso-viscido, filamentoso, più spesso moniliforme, cespitoso; [...] formano un protallo che ha aspetto di Chantransia. Gli spermazî sono muniti di nucleo parietale e di un vacuolocentrale ampio, poi ialini. Sono alghe esclusivamente appartenenti alle acque dolci, soprattutto delle ionti e delle acque pure e ...
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PROTOPLASMA (dal gr. πρῶτος "primo" e πλάσμα "materia")
Giuseppe MONTALENTI
Luigi MONTEMARTINI
Nome introdotto da J. E. Purkyně (1840) per indicare la sostanza di cui sono formati i giovani embrioni [...] , si ha una vera corrente di rotazione intorno alla cellula stessa. Altrove invece, e specialmente dove il vacuolocentrale è attraversato da lamine e briglie protoplasmatiche interne, il protoplasma scorre pure lungo queste e in diverse direzioni ...
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RETICOLO-ENDOTELIALE, SISTEMA
Antornio CESARIS-DEMEI
L. Aschoff nel 1913, avvicinando tra loro elementi cellulari diversi differenziati da varî autori nei tessuti connettivi di alcuni organi e aventi [...] . Del processo distruttivo si ha la dimostrazione dal vacuolo digestivo che li contorna, che a visione diretta ha un'azione puramente cellulare, indipendentemente dal sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo.
La "cromopessi" interna si ...
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VIRUS
Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che [...] malato di rabbia, provoca una malattia acuta del sistema nervoso centrale dell'uomo e di animali domestici e selvatici, che di solito per fagocitosi; il v. diviene intracellulare in un vacuolo che coalesce con la membrana nucleare e libera il ...
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Disciplina che si propone di rintracciare gli attributi comuni, morfologici e funzionali, delle cellule e delle strutture da queste derivate; attributi che sono compresi sotto il nome di "organizzazione [...] accumulano sostanze nutritive di riserva, oppure vi si formano vacuoli, la struttura fondamentale può apparire molto modificata. Nelle Amebe queste sostanze risiedono nella parte centrale della cellula (endoplasma), mentre la zona periferica mantiene ...
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(VII, p. 49; App. II, i, p. 409; IV, i, p. 288)
Una delle discipline scientifiche che maggiormente si è evoluta nel corso del 20° sec. è stata la b.; i risultati delle ricerche biologiche, a partire dagli [...] alimentari verso il citostoma, ove si formerà il vacuolo alimentare; si espliciterà che la molecola del substrato della selezione naturale.
La quinta proposizione deriva dal cosiddetto dogma centrale della b. formulato da F. Crick intorno al 1955, ...
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Roesel von Rosenhof scoprì nel 1755 un animaletto d'acqua dolce che chiamò proteo (dal nome della divinità marina ricordata nell'Odissea) perché di forma mutevole. Più tardi esso fu chiamato amiba (ameba) [...] dell'ameba, si dà il nome di fagocitosi (v.).
Un vacuolo pulsante si trova in alcune specie di amebe. Si contrae nell'A. dissenterica. Il nucleo dell'A. coli è quasi centrale, visibile a fresco e mostra spesso molti ammassi di cromatina, quello ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
spirogira
s. f. [lat. scient. Spirogyra, comp. di spiro-1 e gr. γῦρος «giro», per la disposizione a spirale dei cloroplasti nelle cellule]. – Genere di alghe zignematacee con circa 300 specie simili a lunghi capelli setosi; vivono, più o meno...