Scultore e pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1901 - Coira 1966), figlio di Giovanni. Frequentò la scuola d'arte di Ginevra; nel 1920-21 fu a Roma; nel 1922 si stabilì a Parigi, ove frequentò Bourdelle [...] dei bronzetti preistorici; il tema prediletto della sua scultura è la solitudine, la vulnerabilità dell'uomo nell'infinita vacuità dello spazio (Uomo indicante, 1947, Londra, Tate Gallery). Restò a Ginevra durante tutta la seconda guerra mondiale ...
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Pittore spagnolo, nato a Madrid il 26 febbraio 1937. Frequentato il liceo francese di Madrid e assolto in anticipo l'obbligo militare per lasciare al più presto la Spagna, si stabilisce a Parigi nel 1958. [...] una personale nel 1984.
Nel rifiutare le forme contemporanee della pittura astratta, giudicate soggette a vieti compromessi e a vacuità uniforme, A. sostiene e scrive negli anni Sessanta che il pittore deve sottomettere l'arte del dipingere alla sua ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] analitica, cruda, drammatica di una condizione umana travagliata dall’angoscia dei sensi, dalle convenzioni della vita borghese, dalla vacuità e noia dell’esistenza; e divenuta via via più aperta, specie dopo la Seconda guerra mondiale, alla critica ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] ; le cose sono fantasmi del nostro pensiero, ma questo non è il nostro essere; il quale è piuttosto una vacuità non pensante, immota, ma nel contempo un'inesauribile possibilità di pensieri, che tuttavia esprimendosi diventa altro da sé, diventa ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] , "invernale", delle stoffe. Al contempo si individuano alcune caratteristiche destinate a diventare firma del L.: la leggera vacuità degli sguardi ducceschi diventa espressività severa, intensa, che avvia le figure a un colloquio, tra loro o con ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] illuministico e del classicismo determinarono la negazione di ogni valore alla produzione secentista, associata a cattivo gusto, vacuità e artificiosità, mancanza di dignità morale e formale. La rivalutazione del b. ha coinciso con lo studio ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] i ripetuti accenni nelle Omelie e nei Dialoghi al disfacimento dei monumenti antichi quale segno inequivocabile della vacuità del mondo che essi rappresentavano.Anche la produzione figurativa risentì della dicotomia tra un'attitudine a concepire ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] , Australian National Gallery) rappresenta una giovane donna dell'interno nel suo aspro habitat: il suo sguardo ci fissa con una vacuità senza compromessi.
All'inizio degli anni Quaranta, S. Nolan (n. 1917), A. Boyd (n. 1920), J. Perceval (n. 1923) e ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] spazio vuoto e misterioso.
All'esempio di Carver s'ispira R. Ford (n. 1944), anch'egli dedito alla descrizione della vacuità della vita contemporanea per mezzo di una stilizzata lingua vernacolare. I più giovani J. McInerney, D. Leavitt e B.E. Ellis ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] amaro pessimismo che li porta a idealizzare il distacco dalla vita, il suo maestro di retorica, Frontone, rivela tutta la vacuità di una cultura ridotta alla mera forma esteriore, che si balocca sorridendo in dissertazioni in lode delle mosche o del ...
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vacuita
vacuità s. f. [dal lat. vacuĭtas -atis, der. di vacuus «vuoto»]. – Il fatto, la condizione di essere vuoto: la voce, rauca un poco, sonò strana nella v. sacra silente d’intorno (Boine). Più com. nel senso fig. di mancanza di consistenza,...
vacuare
vacüare v. tr. [dal lat. vacuare, der. di vacuus «vuoto»] (io vàcuo, ecc.), letter. ant. – Vuotare, svuotare: Cosimo con il credito suo vacuò Napoli e Vinegia di danari in modo che furono constretti a prendere quella pace che fu voluta...