vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] dei virus e i progressi delle tecniche d’ingegneria genetica hanno fatto sperare in rapidi passi avanti nel campo delle vaccinazioni. Quest’ottimismo era sostenuto dal successo del v. contro l’epatite B, nel quale l’agente immunizzante è una proteina ...
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vaccino vivo attenuato
Rino Rappuoli
Vaccino contenente microrganismi vivi che deriva da batteri o virus attenuati in laboratorio usando ripetuti passaggi colturali in condizioni subottimali di crescita. [...] a quella che si sviluppa in seguito alla malattia classica. Per questo motivo, a differenza di quanto accade con i vaccini uccisi, di solito una sola dose è sufficiente a conferire immunità protettiva permanente, mentre in altri casi è necessaria una ...
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VACCINAZIONE (XXXIV, p. 873)
Vittorio PUNTONI
Nell'ultimo decennio le vaccinazioni profilattiche hanno segnato un notevole incremento sia dal punto di vista tecnico sia da quello regolamentare.
Mentre [...] , con l'intento di provocare, con un solo atto vaccinale, la resistenza contro più malattie. Si ricordano, come esempio, il vaccino contro tifo, paratifi A e B e tetano, adoperato durante l'ultima guerra, il tetravaccino contro tifo, paratifi A e B ...
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Nome commerciale del vaccino contro il Covid-19 (Gam-COVID-Vac) sviluppato dal Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica N.F. Gamaleja e finanziato dal Fondo russo per gli investimenti [...] Con una percentuale di efficacia del 91,6%, costi ridotti e una logistica di stoccaggio conservazione semplificata rispetto ad altri vaccini contro il Covid, il farmaco è stato registrato in oltre 30 Paesi, tra cui l’Ungheria, primo Stato membro dell ...
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Vaccino preparato con la coltivazione del virus su tessuto nervoso (per es., cervello di coniglio); oppure vaccino dotato di azione particolare sul tessuto nervoso. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La genesi della vaccinologia
Anne-Marie Moulin
La genesi della vaccinologia
Il termine vaccinologia è stato coniato nel 1975 dal celebre [...] -1956) si spera di poter debellare la poliomielite entro il 2020 in tutto il mondo, ma a condizione di associare al vaccino attenuato preso per bocca (creato da Sabin nel 1956) quello contenente batteri morti (realizzato da Salk nel 1954), che mira a ...
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Biologo italiano, naturalizzato statunitense (Catanzaro 1914 - La Jolla, California, 2012). Ha compiuto ricerche di avanguardia sui virus, arrivando a produrre un vaccino geneticamente puro per il virus [...] dei virus delle cellule animali in coltura. Riuscì a purificare il virus della poliomielite e a produrre un vaccino geneticamente puro. In seguito si occupò dell'azione dei virus oncogeni sulle cellule normali e delle modalità della trasformazione ...
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Allattamento
Marcello Giovannini e Emilia De Rosa
L'allattamento, cioè l'alimentazione dei neonati per mezzo del latte, si distingue in 'naturale', in cui il neonato succhia il latte direttamente dal [...] un bilancio energetico simile. Il contenuto proteico del latte umano (0,9%) è circa un quarto rispetto a quello del latte vaccino (3,5%) ed è rappresentato da due gruppi di proteine, caseine e sieroproteine, in rapporto rispettivamente di 2 a 3; nel ...
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IGIENE (XVIII, p. 810; App. II, 11, p. 6)
Salvatore Ugo D'Arca
Dalla fine della seconda guerra mondiale, il concetto dell'i., una volta prevalentemente orientato nel senso della difesa statica della [...] i bambini dopo il dodicesimo mese di vita. Negli SUA, nel quinquennio 1963-67, sono stati somministrati circa 21 milioni di dosi di vaccino e si è avuta una riduzione del numero dei casi annui di malattia dai 900.000 circa del 1963 ai 62.000 del 1967 ...
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Igienista italiano (Monticelli d'Ongina 1862 - Roma 1952); fu professore d'igiene all'università di Sassari (1906-32). Si è dedicato a studî sulla malaria e sugli enzimi; ha legato il suo nome a un efficace [...] vaccino antirabbico, allestito con emulsioni di virus fisso attenuato con acido fenico (vaccino di F.), e a un metodo di profilassi antirabbica basato sull'impiego di un miscuglio di siero e vaccino (sierovaccinazione di Fermi). ...
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vaccina
s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vaccino, usato soprattutto, per ellissi di qualche sostantivo, con i seguenti sign.: 1. Bestia vaccina, cioè vacca o bovino in genere. 2. Carne di vacca macellata, o anche di manzo. 3. Sterco di...
vaccinare
v. tr. [der. di vaccino2]. – Sottoporre a vaccinazione: far v. il bambino. ◆ Part. pass. vaccinato, anche come agg.: gli scolari già vaccinati dovranno presentare il certificato medico; in senso fig. (affine a immunizzato): è vaccinato...