PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] al cantiere di una grande villa a Molina di Malo, ispirata alla ricostruzione della casa dei greci pubblicata nei Marini - H. Burns, Verona 1980; Palladio e la maniera, a cura di V. Sgarbi (catal.), Milano 1980; D. Battilotti, Vicenza al tempo di A. P ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] volte); pezz'ha (4), " è un pezzo (che) " (cfr. pezz'è, CLVII 10); v'ha (3; CLVI 3 e' ve n'ha due), ci ha (2; XCVIII 1 e' ci ho; 123-124 l'ho proposato / ... se pro' posat 'ho; 351-352 malo / ... mal ho; 377-378 ciò c'ho / ... faccia co (cfr. Rime ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] cenno in tal senso a Giulio II, questi lo caccia in malo modo. È furente con lui e, ancor più, con "quella , I e II, a cura di R. Fubini, III e IV, a cura di N. Rubinstein, V e VI, a cura di M. Mallet, ad Ind.; B. Castiglione, Le lettere, a cura di ...
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Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] al popolo, e "ipsi doceantur declinare a malo et sibi cavere de faciendo malum, terrori iudicii . Ruggiero, Patrizi, pp. 100-119.
8. Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, ms. lat. cl. V. 137 (= 10453), c. 78v.
9. Ibid., cc. 78v-79v.
10. Ibid., c. ...
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Navigazione
Michel Mollat du Jourdin
Introduzione
La navigazione è l'arte - oggi la scienza - che ha come oggetto il modo di condurre una nave in porto sana e salva. Questa attività presuppone: 1) la [...] per l'epoca - 20 giorni - da Saint-Malo al Canada.
Il navigatore meno equipaggiato risolve dunque implicitamente che un aspetto della conquista della natura da parte dell'uomo. (V. anche Commercio; Mare).
Bibliografia
AA.VV., Ferdinand Berthoud (1727 ...
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venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] Con un sostantivo, per indicare l'inizio di uno stato: v. a malo fine (Cv III XII 9); v. a l'abito filosofico (XIII 9), " conseguirlo "; v. a vita felice (IV IV 1); v. a debile stato (XXVIII 17); v. a dignitate (Fiore CXVI 6), " ottenere " una carica ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] -662), posteriore al 1305-06, largamente dipendente dal De malo di Tommaso d'Aquino composto fra il 1269 e il 1270 Fra R. de' G. e Dante, in Memorie domenicane, IV (1966), pp. 201-226; V (1967), pp. 8-43, 90-113; O. Capitani, R. de' G., in Enc. ...
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Speculazione
Massimo De Felice
1. Definizioni
La speculazione nel linguaggio comune
Nel linguaggio comune con il termine 'speculazione' si definisce una "operazione commerciale intesa a conseguire [...] quale senso e di quanto riterremo, a ragion veduta, di scostarcene" (v. de Finetti, 1970, pp. 89 e 217). L'impostazione è Beneduce agli uomini di governo richiami la critica di Einaudi al "malo uso fatto della parola 'speculazione'... [e] l'errore è ...
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volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] puote errar per malo obietto (Pg XVII 96-97). E l'errore della deliberazione non grava sulla v., ma sul qui la reverentia ogni qual volta de aeterna Voluntate aliquid iudicamus (VE I V 2) poiché il giudizio non verte su ciò che può esser fatto o ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] che è il suo capolavoro e l'ultima sua opera di narratore. V'è in queste parole il senso di chi s'alza finalmente da tavolino poveri con gli illetterati, cioè l'incuria, l'avarizia, il malo costume, il falso zelo. Non si avverte ancora la possibilità ...
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malo
agg. [lat. malus]. – 1. Nell’uso ant. e letter. è l’opposto di buono in quasi tutti i suoi sign. (sostituito nell’uso corrente e moderno da cattivo). Per lo più usato in senso morale, per indicare malignità, disonestà, o più genericam....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...