LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] (data di morte di monsignor Giovanni Battista Costaguti) il L. dipinse la volta con la Giustizia e la Pace che volano nel cielo, su una balaustra nuvole, il L. realizzò la prima grande scena celeste nel linguaggio pienamente barocco.
Il 3 ag. 1624 ...
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INGHILTERRA
M. Blackburn
(ingl. England)
Nome con cui si indica la parte meridionale della Gran Bretagna, a S della Scozia con esclusione del Galles, a O.Durante il Medioevo in I. fiorirono tutte le [...] , che in cambio richiedevano l'appoggio celeste dei santi dedicatari. La chiesa rappresentava fisicamente Cluny.È provato che alcuni degli edifici più ambiziosi avevano copertura a volte, di solito solo al di sopra dell'altare maggiore, ma intorno ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] ed il 485 a. C., la N. compare per lo meno dieci volte come una significativa figura singola o in connessione ad altre divinità e ancora di alluderebbe - riteneva F. Dölger - all'Eros celeste che avrebbe suscitato l'incarnazione del Verbo, secondo ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] longue lance. En fin, un peloton de soldats de la cavalerie céleste suit, en rangs serrés, son chef couronné et ses stratèges. questo segno sconfiggerai tutti i tuoi nemici»; una terza volta il segno della croce sarebbe apparso nel cielo a Costantino ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] secondo la quale questo è riflesso di quello celeste e viceversa. All'imperatore spettava l'altissimo emissione d'oro di Leone VI (886-912) è raffigurata per la prima volta la Vergine orante a mezzo busto. Va sottolineato che, dove compaiono le ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] e quindi la chiave del problema interpretativo - rimanda ancora una volta alla grande congiunzione del 1503-04 e in particolare all'eclissi che traduce in oggetto figurato i raggi dell'illuminazione celeste. Non ci può essere alcun dubbio: questo non ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] fare un affresco sono necessari colori naturali che, una volta miscelati con l'acqua, vengono stesi sul muro descritto dalla Bibbia come luogo di felicità assoluta, alla Gerusalemme celeste, che l'Apocalisse di San Giovanni descrive "brillante d'oro ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] decumani, e modellata ritualmente ad imitazione del templum celeste: un tale piano sarebbe dimostrabile in base all'interpretazione da tufelli o, dopo Tiberio, da mattoni cotti, e le vòlte grandi, la cui gettata era resa possibile dall'uso di tale ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] putti reggono le insegne del defunto entro un volto tirato in prospettiva di schietta ascendenza mantegnesca ( storia dell'arte, 1998, n. 64, p. 17; M. Arnaldi, Il bestiario celeste e la colonna di P. L. a Ravenna, in Ravenna, studi e ricerche, V ...
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GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] e con la perfezione, oltre che per la sua doppia natura, celeste e terrena, è simbolo di Cristo, Dio-uomo. Nella zona mediana stile di G. riconducono infine la profonda gravità del volto della Madonna così come l'accento dato alla corporeità quale ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...