GOZBERTO, Turibolo di
C. Ghisalberti
Turibolo in bronzo dorato lavorato a giorno, conservato a Treviri (Domschatz, inv. nr. 34), detto di G. sulla base del testo di un'iscrizione, leggibile lungo il [...] lavorato a sbalzo su cui poggia una coppa sovrastata, a sua volta, da un coperchio legato da cinque catenelle a un sostegno finale T. Gousset, Un aspect du symbolisme des encensoirs romans: la Jérusalem Céleste, CahA 30, 1982, pp. 81-106; A. Legner, ...
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GERARCHIE ANGELICHE
M. Bussagli
Scala gerarchica della tradizione cristiana costituita - secondo le indicazioni dello pseudo-Dionigi (De coel. hierar., VII-IX) e di s. Tommaso d'Aquino (Summa theol., [...] elemento che concorre alla formazione del concetto di g. angeliche è quello della corte celeste, reperibile in vari passi delle Scritture (per es. Dn. 7, 10; cosparse di occhi (per es. Cefalù, cattedrale, volta del bema) -, gli arcangeli e gli angeli ...
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RESHEF (rshp; in egiziano vocalizzato ershüp oppure reshpu, rashap)
A. M. Roveri
Divinità cananea-fenicia la cui menzione ricorre in tutta l'area del semitico nord-occidentale, sia in nomi teofori amorrei [...] in volta aspetti diversi. Da queste testimonianze risulta un'ipostasi divina assai complessa in cui l'elemento ctonio appare accanto a quello celeste ed atmosferico, e l'aspetto della divinità nefasta apportatrice di pestilenza compare accanto a ...
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el BAGAWAT
H. Torp
El B. è la necropoli dell'antica città di Kharga, nell'oasi el-Kharga nel Deserto Libico, di una certa importanza perché situata sulla pista carovaniera fra Assiout ed il Sudan. La [...] egiziana di epoca tolemaica ed imperiale. Anche le vòlte a botte sono di tradizione egiziana; la cupola Paolo) e sono presenti rappresentazioni e personificazioni simboliche (Gerusalemme celeste, il pastore con cinque agnelli, due uomini con ...
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SIN (sumerico Suen, scritto ideogrammaticamente en.zu "signore della saggezza"; accadico Sīn)
A. Bisi
Divinità lunare venerata in Mesopotamia particolarmente dai Semiti; la sua figura si confonde con [...] di S., anche se alcuni testi fanno riferimento alla "barca celeste" del dio, suggerita dalla forma della luna nella sua prima che è anche l'animaleattributo di Adad, confermando una volta di più la mancanza di elementi caratterizzanti connessi alla ...
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TINIA (Tin, Tina)
G. Camporeale
Denominazione, attestata soltanto nelle fonti etrusche, della divinità suprema del pantheon etrusco, che per alcuni caratteri cultuali, religiosi, iconografici si avvicina [...] spesso; nell'iscrizione del Piombo di Magliano una sola volta.
Non è possibile precisare quando sia cominciato il culto Zeus dei Greci e col Giove dei Romani sembra provato dal carattere celeste e supremo di T. e, inoltre, dall'attributo del fulmine ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] fu rappresentata come Cibele (v.), col timpano nella sinistra; altra volta, seduta sul leone. In Occidente la triade giunge da Heliopolis coi nomi di Iupiter, Venere Celeste e Mercurio. Atargatis vi penetra dunque particolarmente nel suo aspetto ...
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OTTMARSHEIM
R. Lehni
Cittadina francese dell'Alsazia (dip. Haut-Rhin), dove sorge la chiesa dedicata ai ss. Pietro e Paolo, già appartenente all'abbazia benedettina di Sainte-Marie.In ragione della [...] che nel 1833-1838 interessarono i muri e molte delle volte, mentre nel 1875-1877 riguardarono in primo luogo le , che evoca simbolicamente la vita eterna o la Gerusalemme celeste, era d'altro canto perfettamente adeguato a una simile funzione ...
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ACHEROPITA
E. Coche de La Ferté
L'aggettivo ἀχειροποίητος pare sia stato usato solo a decorrere dall'èra cristiana (mentre χειροποίητος apparteneva già alla lingua classica). Il più antico impiego di [...] senza che vi appaia il termine acheropita. San Paolo definisce a. la dimora celeste (ii. Cor., v, 1). San Marco, per bocca d'un testimone Cristo a Kamulia in Cappadocia è menzionata per la prima volta nel penultimo quarto del VI sec.; fu scoperta da ...
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Signorelli, Luca
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore che ha raccontato la fine del mondo
Diavoli implacabili, predicatori consigliati da Satana, giovani corpi che risorgono: i dipinti di Luca Signorelli, [...] fiorentino e un punto di partenza che condurrà alla volta della Sistina e infine al Giudizio universale di Michelangelo. città di Dio di s. Agostino e nella sua visione di Caino come simbolo della città terrena, contrapposta alla Gerusalemme celeste. ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...