L'Alfarabi o Alpharabius o Avennasar, ecc. degli scritti latini medievali, uno dei più famosi filosofi musulmani, soprannominato in arabo al-mu‛allim ath-thānī "il secondo maestro" (il primo essendo Aristotele), [...] , e in quanto intende sé medesimo produce l'esistenza del "primo cielo" (ossia dell'ultima, nona sfera celeste a partire dalla luna). A sua volta il terzo, intendendo il Primo, dà origine a una terza intelligenza, e, intendendo sé stesso, alla sfera ...
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POINCARÉ, Jules-Henri
Fabio CONFORTO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nato a Nancy (Meurthe-et-Moselle) il 29 aprile 1854 e morto a Parigi il 17 luglio 1912, cugino di Raymond (v.), fu tra i più grandi [...] nella forma in cui era presentata, oscura e qualche volta perfino contraddittoria, non era in quell'epoca ancora oltre le Méthodes nouvelles de la Mécanique céleste, in 3 voll., le Leçons de Mécanique céleste (Parigi 1905-09). Sono in corso ...
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Gli eresiologi cristiani hanno qualificato come δοκηταί (doceti) tutti coloro che in varia guisa hanno negato la realtà "carnale" del corpo umano di Cristo, hanno messo in discussione la sua concezione [...] ma è nell'epistolario ignaziano che si riscontra per la prima volta nettamente l'esistenza di dottrine docetiche. La preoccupazione con cui il che avrebbe dovuto implicare un'unione dell'essere celeste con la materia impura, che, e soprattutto la ...
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Matematico greco. Poco si sa della sua vita: Proclo di Bisanzio (412-485 d. C.) riferisce che E. compilò i suoi Elementi raccogliendo molti teoremi di Eudosso, perfezionandone molti di Teeteto e completando [...] , ecc.
Un libro sui Fenomeni (Φαινόμενα) contiene un'interessante descrizione geometrica della sfera celeste. Noto agli Arabi, fu tradotto per la prima volta dal greco da Bartolomeo Zamberti (Venezia 1505), commentato da F. Maurolico (Messina 1558 ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] piante, animali e uomini, che è fecondata dal suo sposo celeste, il Baal (v.). Un avanzo di questa concezione primitiva cartaginese Tanit (v.), la quale si deve a sua volta ritenere una differenziazione dell'Astarte primitiva. Anche la "regina ...
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Nel Vangelo (Luca, XXIV 50-53) e negli Atti degli Apostoli I,1, segg.) si legge che Gesù Cristo, 40 giorni dopo la sua resurrezione, dal Monte degli olivi, dove aveva iniziato la sua passione, alla presenza [...] Vangelo: nel rito ambrosiano il cero pasquale è elevato fino alla vòlta della chiesa, immagine dell'Ascensione di Gesù.
Bibl.: H. di primavera; ossia la distanza in arco, rapportata sull'equatore celeste, fra il punto γ (equinozio di primavera) e l ...
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GABRIELI, Andrea
Luigi Ronga
Musicista, di antica famiglia patrizia, nato a Venezia nel 1510, ivi morto nel 1586. Fu detto "da Canareggio" dal sestiere omonimo in cui probabilmente si trovava la casa [...] dell'Edipo re (1588). L'arte madrigalesca è volta a taluni effetti descrittivi specialmente richiesti dalla teoria estetica del nipote, in varie raccolte del tempo, quali l'Harmonia celeste (1593), Symphonia angelica (1594), Musica divina (1595) di ...
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HAMILTON, Sir William Rowan
Giovanni Giorgi
Fisico matematico, di famiglia scozzese immigrata in Irlanda, nato il 4 agosto 1806 a Dublino, morto il 2 settembre 1865 a Dunsink. Si affermò dapprima con [...] Euclide; si formò sulle opere di Newton e sulla Mécanique Céleste di Laplace, nel tempo in cui frequentava altri studî all' da fisica relativista o quantistica, si lascia determinare volta per volta una funzione L tale che la condizione scritta ...
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La cosiddetta filosofia naturale o fisico-matematica s'era per la prima volta affermata collegialmente al mondo moderno, in forma durevole e seria, con la romana Accademia dei Lincei (1603). Galileo la [...] , fisiche e naturali, nel campo dell'acustica, della termodinamica, della geometria applicata, dell'idrostatica, della meccanica celeste, terrestre ed animale, dell'ottica, della fisiologia umana e vegetale.
Nel 1667 l'Accademia del Cimento venne ...
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È una delle più celebri creazioni della letteratura narrativa nell'antichità. Il racconto si svolge press'a poco così. Il re Antioco, onde ebbe nome la città di Antiochia, s'innamorò di una figliuola che [...] l'annunzio che il re Antioco è stato colpito dal fulmine celeste nel letto della figliuola e ad Antiochia hanno nominato re lui. , in isposa ad Atenagora. Mentre poi sta per far vela alla volta di Tarso e di Tiro, gli appare in sogno un angelo che ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...