Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] corpi di dimensioni ordinarie, fu riconosciuta per la prima volta nel 1900 da M. Planck. L’indirizzo inaugurato da estendere e completare, nel 20° sec., le ricerche della m. celeste classica con l’introduzione anche di nuovi metodi e nuovi ausili di ...
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Corpo celeste gravitante intorno al Sole secondo le leggi di Keplero, come i pianeti, dai quali però differisce sia per le caratteristiche fisiche sia per quelle orbitali. Nella forma tipica, la c. appare [...] la c. si avvicina al Sole, lo strascico luminoso, a volte lunghissimo, che forma la coda. Nella cosmologia aristotelica, le c degli astri e in particolare del Sole. La prova della loro natura celeste si deve a T. Brahe, il quale rilevò che la c. ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] ("Il canone di medicina"), stampato nel testo arabo per la prima volta a Roma nel 1593, ma assai studiato nel Medioevo nella versione latina il dator formarum e poi più su con le altre intelligenze celesti - si pone la profezia e l'estasi. A. ebbe ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] divide in 3 parti (Feng, Ya, Song), suddivise a loro volta in altre sezioni minori.
Durante la dinastia Zhou (1066-221 a. ’esilio»), oltre ad altre poesie, come il Tian Wen («Domande celesti»), Jiu Ge («I nove canti») ecc., denominate con il termine ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] sollevazioni di piazza Tahrir, si è riunita per la prima volta al Cairo la neoeletta Assemblea del Popolo, mentre il processo partiva il movimento centripeto, in particolare quello di un dio celeste e solare, Oro, simbolo di regalità, cui si ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] possibile il volo orbitale tramite lo sfruttamento della meccanica celeste.
S. atmosferico Spazio in cui si svolge la :V→K tali che f(k1v1+k2v2)=k1f(v1) + k2f(v2), formano a loro volta uno s. vettoriale V* detto lo s. duale di V; se V ha dimensione ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] rompe le nubi; dall'Apocalisse gli derivano alcuni attributi terribili e celesti (come nel mosaico di S. Paolo fuori le mura a Roma e non sulle icone, che si impose la leggenda del "Volto Santo" di Lucca. Inoltre arricchì di motivi attuali e derivati ...
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Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi [...] p-p (W. Fowler e T. Lauritsen, 1950). Quest’ultimo ciclo si articola, a sua volta, in tre catene di reazioni, dette pp-I, pp-II e pp-III: in tutti i del cielo», cioè dell’organo visivo del dio supremo celeste (nei Veda, Sūrya è tra l’altro l’occhio ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] è solo all’inizio del Cinquecento che vennero per la prima volta superati i limiti delle conoscenze matematiche dei Greci, con la l’analyse à la géométrie, 1795), di P.-S. Laplace (Mécanique céleste, 5 vol., 1799-1825), di A.-M. Legendre (Traité de ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] , il termine è passato a indicare la scienza volta a fornire una descrizione razionale di quelli, tra i che si articolava nella radicale distinzione tra f. terrestre e f. celeste: e attraverso la teoria del necessario rapporto motore-mosso (per ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...