CAVINA, Pietro Maria
Marco Palma
Nacque a Faenza con ogni probabilità nel 1637 dal notaio Sigismondo e da Elisabetta Donelli.
Esercitò la stessa professione del padre, che intraprese giovanissimo: i [...] (Venetiis 1667). Seguì un lavoro di maggior impegno, frutto di studi della voltaceleste, le Congetture fisico-astronomiche della natura dell'universo sopra alcune osservationi celesti nelle fisse, havute in Faenza (Faenza 1669). In quest'opera il C ...
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PLEIADI (Πληιάδες, Πελείαδες; Pleïades, Vergiliae)
A. Gallina
Nome riferito ad un gruppo di stelle della costellazione del Toro. Gli antichi ascrivevano loro grande importanza poiché vedevano, nel sorgere [...] xviii, 485 ss.) Omero parla delle P., raffigurate nel loro aspetto di costellazione, insieme agli altri astri ed all'intera vòltaceleste, che adornava la prima zona, prossima all'orlo dello scudo. Anche sul bicchiere d'oro di Nestore (Il., xi, 633 ...
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FORTE, Angelo
Enrico Peruzzi
Nulla è possibile ricostruire sulla vita e sulla famiglia di questo personaggio vissuto nel XVI secolo, né si può stabilire il luogo della sua nascita. La presenza di una [...] melothesia (la corrispondenza fra parti del corpo e costellazioni zodiacali, qui ampliata fino a comprendere l'intera voltaceleste), rivela come il rapporto tra pratica medica e fondamenti astrologici sia predominante nella ratio medendi del Forte ...
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ATLANTE (῎Ατλας, Atlas)
P. E. Arias
Uno dei Titani che, secondo Omero (Odyss., i, 52), sostiene le colonne che separano la terra dal cielo. La rappresentazione più antica di A. è quella che Pausania [...] veloce, reca i pomi delle Esperidi ad Eracle, il quale ha deposto la clava ed è curvo sotto il peso della vòltaceleste. Allo stesso schema, per quanto lievemente più composto, si riporta la metopa del tempio di Zeus di Olimpia, dove, mentre Eracle ...
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Vedi STUPA dell'anno: 1966 - 1997
STŪPA (sanscrito: sūpa; pracrito: thūpa)
A. Tamburello
Monumento religioso buddista e jainista, originario dell'India, che incontrò vasta diffusione nell'Asia. La forma [...] senso il pilastro centrale dello s. avrebbe rappresentato l'asse del mondo, mentre la cupola sarebbe stata l'equivalente della vòltaceleste che sovrasta la montanga cosmica.
Nei primi secoli dell'èra cristiana lo s. subì nelle diverse regioni del ...
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CIBORIO (ciborium, κιβώριον; in testi tardi anche tegurium, tiburium)
C. Cecchelli
G. Matthiae
Nelle chiese cristiane è una costruzione costituita da quattro sostegni, in genere colonne, raccordati [...] nel culto funerario si può osservare che l'arcosolio riprende un po' l'idea della rappresentazione convenzionale della vòltaceleste (alcuni arcosoli hanno anche figurazioni stellari). Nelle catacombe di Malta e di Sicilia, si è posto sugli avelli ...
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nube
nube [Der. del lat. nubes] [GFS] Ammasso di goccioline d'acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell'aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, [...] di stelle, in effetti lontanissime tra loro e indipendenti, dovuti semplic. a un effetto ottico di proiezione sulla voltaceleste, che per la loro luminosità e forma irregolare costituiscono una delle più belle attrattive del cielo stellato; molto ...
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polo
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
I p. sono i punti in cui l'asse terrestre incontra la superficie della Terra (p. terrestri) e i punti in cui il prolungamento dell'asse incontra la voltaceleste (p. [...] l corpo de l'universo (Cv III V 3) - si corrispondono. La Terra viene a essere una sfera centrale idealmente trapassata da un asse che raggiunge la voltaceleste: attorno ai p. terrestri non c'è movimento giacché la Terra è ferma, mentre attorno ai p ...
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telescopio
telescòpio [Comp. di tele- e -scopio] [LSF] (a) Strumento ottico per la visione di oggetti distanti, propr. t. ottico (v. oltre). (b) Estensiv., nome di dispositivi per rivelare e misurare [...] state realizzate con successo molte varianti, in genere volte a ottenere grandi lunghezze focali, e quindi forti importanza per oggetti terrestri, certamente non per astri sulla voltaceleste (e aggiungiamo che gli oculari non invertenti dei t ...
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posizione
posizióne [Der. del lat. positio -onis, dal part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Il luogo dove una cosa è posta, in relazione a punti di riferimento. (b) Il porre qualcosa, sia [...] , di piani per determinati punti e rette, allineamento di punti, ecc. ◆ [ASF] Triangolo di p.: per un astro, il triangolo sferico sulla voltaceleste, di fondamentale importanza nell'astronomia di p., che (v. fig.) ha per vertici l'astro A, il polo ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...