Scrittore cileno (Ovalle 1949 - Oviedo 2020). Dopo il colpo di stato di Pinochet fu arrestato, torturato e costretto all'esilio (1977). Giunto in Ecuador, visse per alcuni mesi nella selva amazzonica con [...] 2013). Tra le opere più recenti: Un'idea di felicità (con C. Petrini, 2014); El uzbeko mudo y otras historias clandestinas (2015; trad. it. L'avventurosa storia dell'uzbeko muto, 2015); Historia de un perro llamado Leal (2015; trad. it. Storia di un ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] anche un incremento relativamente modesto nel numero dei segni diacritici come per es. dimostrano l'alfabeto osseto o quello uzbeko. Uno dei risultati più notevoli di questi lavori sul campo dei linguisti sovietici è la descrizione analitica di ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] di Bābur, il fondatore della dinastia Moghūl d’India (1526). Dal t. ciagataico di questo periodo si è sviluppato l’uzbeko, la moderna lingua corrente e letteraria dei T. dell’Uzbekistan.
Le letterature t. moderne oltre l’osmanica (cioè quella della ...
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uzbeko
użbèko (anche usbèko, usbèco, użbèco; ant. o raro usbècco) agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Uzbekistàn, ex-repubblica sovietica situata nell’Asia sud-occidentale: il territorio u.; le popolazioni u., estese in parte anche al Turkmenistan...
kazako
każako (o każaco) agg. e s. m. (f. -a) [dal turco-persiano (e turco-tataro) qazāq «nomade, vagabondo»; cfr. cosacco] (pl. m. -ki o -chi). – Relativo o appartenente alla popolazione turco
-mongola dei Kazaki (o Kazachi), formatasi nel...