Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] maschile nelle parole di Ardengo Soffici quando, nel primo volume dell’Autoritratto di un artista italiano nel quadro del suo tempo (L’uva e la croce, 1951, p. 239), chiamava in causa la Venere solitaria: «Fu l’esempio di alcuni compagni più alti di ...
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Il fr. 63 K.-A. dei Facchini di Ermippo – poeta comico contemporaneo di Aristofane e autore, secondo la Suda (ε 3044 Adler), di quaranta drammi, di cui sono stati tramandati 94 frammenti e 10 titoli (tra [...] salamoia dell’Ellesponto, v. 5; farina di spelta e costate di bue della Tessaglia, v. 6; maiali e formaggio di Siracusa, v. 9; uva passa e fichi secchi di Rodi, v. 16; pere e mele dell’Eubea, v. 17; frutta secca della Paflagonia, vv. 20-21; datteri ...
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Cinzia GalloVincenzo Consolo lettore di Dante«Revue des études dantesques», 7, 2023, pp. 120-138 Dottore di ricerca in Scienze letterarie e linguistiche, novecentista (Bontempelli, Calvino, Camilleri, [...] rena» (Il sorriso dell’ignoto marinaio, p. 9); «era una rena arida» (Inferno, canto XIV, v. 13).«ricolta»: «ricolta dell’uva» (Nottetempo, casa per casa, pp. 21-22); «Si vedrà de la ricolta» (Paradiso, canto XII, v. 118).«ristette»: «Ristette coi ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] .v.) ‘distillato di vino della Charente’, dall’omonima città; armagnac (1913) ‘acquavite, ricavata per distillazione dall’uva’, proveniente dal nome della regione Armagnac; calvados (1955) ‘acquavite di mele’ prodotto nel dipartimento di Calvados, in ...
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Usi, semantica e antropologia di oinopsL’uso dei termini di colore nella Grecia antica – è stato osservato (Grand-Clément 2013) – veicola a volte un’immagine non tanto visuale del mare, quanto culturale [...] sdraiato su un’imbarcazione a vele spiegate Dioniso, riconoscibile dalla presenza, sulla sua testa, di una ricca serie di tralci d’uva che si dipartono da un’unica pianta che ha le sue radici sul ponte della nave, nonché dal codazzo di delfini che ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] italiano Terlano); particolare, infine, il caso del Müller Thurgau, vitigno (e relativo vino) ottenuto dall’incrocio di uva riesling e sylvaner, oggi coltivato soprattutto in Trentino e Friuli: il nome, infatti, risulta in parte deantroponimico (da ...
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L’attesa esprime il femminile per via della maternità. Come la terra aspetta che a maggio porti frutti il suo seme nascosto, così la donna attende il lievitare del ventre e intanto il suo sorriso sembra [...] viene purtroppo delusa. Come quando il Dio di Gerusalemme dopo aver arato e piantato la sua vigna: «…aspettò che producesse uva» ma essa non «produsse, invece, che acini acerbi», metafora dell’assenza del diritto e della giustizia nella Santa Città ...
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Il mare è una miriade di spade e un profluvio di povertà.La fiammata può tradursi in ira, la sorgente infugacità, e la cisterna in chiara accettazione.Il mare è solitario come un cieco.Il mare è un antico [...] . Non sono, infatti, considerati golosi Eracle, amante dei fichi, lo stesso Platone e neppure Arcesilao, ghiotto di uva. Tale eccessivo piacere richiama alla mente Filocrate (Demostene, Sulla corrotta ambasceria, 229) che comprava con l’oro del ...
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Dopo “Brutto anatroccolo” (Lucilla Pizzoli), “Mosca cocchiera” (Giulio Vaccaro) e “Avere la coda di paglia” (Giulio Vaccaro), chiudiamo il mese dedicato ai modi di dire derivanti da “Favole, fiabe e altre storie” con due articoli legati alla favola ...
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La nostra rubrica ricomincia da dove si era arrestata: il seguente articolo, che per una volta invade l’universo paremiologico, completa idealmente il precedente (La volpe e l’uva), e chiude la sezione [...] dedicata ai modi di dire derivanti a “Favole, f ...
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uva
s. f. [lat. ūva]. – 1. a. L’infruttescenza della vite, costituita da un certo numero di bacche (àcini o chicchi) di vario colore dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, al nero-violaceo, portate da un complesso di ramificazioni...
ammostare
v. tr. e intr. [der. di mosto] (io ammósto, ecc.). – 1. tr. Pigiare l’uva o altro frutto succoso per trarne mosti fermentabili: a. l’uva nel tino (anche: a. il tino). 2. intr. (aus. avere) Diventare mosto, rendere mosto: l’uva ammosta;...
Il frutto della vite, costituito da un’infruttescenza (grappolo composto di cime), comprendente un certo numero di bacche (acini o chicchi) di vario colore, dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, al nero-violaceo, portate da un complesso...