PERNŠTEJN
Bedrich Jensovský
. Famiglia nobile boema, i cui membri sono ricordati nella Moravia già verso la fine del sec. XII, anche se con diversi patronimici (quello di Pernštein fu usato generalmente [...] e presidente del consiglio regio e godé grande autorità non solo presso i cattolici, ai quali apparteneva, ma anche presso gli utraquisti ussiti. I dominî in Boemia furono ereditati dal figlio Adalberto (morto nel 1534) il quale fu capitano di Boemia ...
Leggi Tutto
Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] ; fu in grave contrasto con Giorgio di Poděbrady re di Boemia per le compattate del Concilio di Basilea con gli utraquisti; scomunicò il duca Sigismondo del Tirolo per le violenze contro il vescovo di Bressanone, Nicola Cusano. Cercò in ogni modo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le inquietudini religiose quattrocentesche si manifestano in forme varie e diverse. Tale [...] popolare” o dal basso, appartiene l’ala radicale dell’hussitismo, che, dopo aver rotto i ponti con i più moderati utraquisti, si stabilisce sul monte Tabor, nei pressi della città di Serimovo Usti, nella Boemia meridionale, dove, in attesa della fine ...
Leggi Tutto
La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] 1483). Per porre un termine al dissidio si venne al trattato di Kutná Hora del 1485, che sanciva l'uguaglianza di utraquisti e cattolici; e il trattato fu rinnovato nel 1513. Ma fu un breve periodo di tranquillità religiosa: ché ben presto l ...
Leggi Tutto
Riformatore religioso boemo (Husinec, Boemia Merid., probabilmente 1369 - Costanza 1415). Ordinato prete, divenne predicatore a Praga, dando prova di vasta cultura filosofico-teologica. Suoi argomenti [...] Utrum expediat laicis fidelibus sumere Sanguinem Christi sub specie vini, che avrà molta importanza per la dottrina degli utraquisti. Nonostante il salvacondotto, il cardinale Pierre d'Aily fece arrestare H., contro il quale, oltre ai Tedeschi, agiva ...
Leggi Tutto
Nato ad Alcalá de Henares in Spagna il 10 marzo 1503, dall'arciduca Filippo il Bello d'Austria e da Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia, morto il 25 luglio 1564. [...] ebbe breve durata. Nei paesi boemi (Boemia, Moravia, Slesia) dilaniati dai contrasti politici e soprattutto religiosi fra cattolici utraquisti, Fratelli boemi e luterani, F., dopo aver lasciato per lungo tempo che le cose si svolgessero da sé, mutò ...
Leggi Tutto
MASSIMILIANO II imperatore
Heinrich Kretschmayr
Nacque a Vienna il 31 luglio 1527, morì ad Augusta il 12 ottobre 1576. Figlio primogenito dell'imperatore Ferdinando I e di Anna dei Jagelloni, entrò [...] protestanti lo chiamassero papista e i cattolici luterano. In Boemia, dove oltre a cattolici e protestanti esisteva il partito medio degli utraquisti, divisi a lor volta in tre gruppi, questi poco prima della morte di M., nel 1575, si riunirono nella ...
Leggi Tutto
MONTSERRAT, Cosimo di
Alfred A. Strnad
MONTSERRAT, Cosimo (Cosme) di. – Discendente da una famiglia che aveva lo stesso nome del famoso monastero benedettino in Catalogna e che risiedeva nella diocesi [...] si rivelarono le sue aspettative sulle eventuali entrate derivanti dalla arcidiocesi di Praga (allora nelle mani degli utraquisti), sulla cui restituzione erano state iniziate trattative: sul mancato accordo giocò un ruolo determinante la morte del ...
Leggi Tutto
MORONE, Giovanni
Massimo Firpo
– Nacque a Milano il 25 gennaio 1509 da Girolamo e da Amabilia Fisiraga, entrambi appartenenti a illustri casati nobiliari.
Senatore, più volte ambasciatore degli Sforza, [...] e con un’incisiva riforma della Chiesa.
Già in un appunto del 19 aprile 1536 Morone scriveva a Roma che gli utraquisti boemi erano «di così boni costumi et osservantia de le cerimonie ecclesiastiche et precetti divini come […] li veri catholici in ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Quattrocento si apre su uno scenario ancora segnato dalla contrazione demografica [...] e la rabbia dei ceti contadini e salariati per le guerre, l’avidità dei ceti egemoni e la crisi alimentare e produttiva – e utraquisti, ai quali si legano i nobili e i ceti abbienti della Boemia, che, pur condividendo le tesi di Hus sull’eucaristia ...
Leggi Tutto
utraquista
s. m. e f. [tratto dalla locuz. lat. sub utraque specie: v. oltre] (pl. m. -i). – Seguace della setta ussita boema che, nel Quattrocento, sostenne il diritto dei laici a comunicarsi sub utraque specie, «sotto la forma e la specie...