FULLER, Richard Buckminster
Pia Pascalino
Architetto, disegnatore, scrittore statunitense, nato a Milton, Mass., il 12 luglio 1895. È molto noto per gli studi svolti nel settore delle strutture reticolari, [...] formazione la compresenza, nel suo lavoro, di componenti apparentemente contraddittorie: da un lato una forte carica utopistica, dall'altro la partecipazione realistica e puntuale ai problemi della produzione industriale. L'ipotesi base degli studi ...
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(o architettura biologica o ecoarchitettura) Tendenza dell’architettura a privilegiare la progettazione e la costruzione di edifici che tengano conto di tutti gli aspetti ecologici relativi alla scelta [...] , o nelle città ecologiche progettate da L. Halprin o dall’italiano P. Soleri negli Stati Uniti. Superata la valenza utopistica ed eversiva propria delle istanze ecologiste del 1968, la b. intende orientare il sistema edilizio verso una maggiore ...
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Raffaella Morselli
L’archetipo Leonardo
Più di 300.000 visitatori davanti ai dipinti, disegni e schizzi di Leonardo da Vinci esposti alla National Gallery di Londra: un trionfo internazionale. Novità [...] corte forgiata per divenire una città ideale. Una novella Atene che certo si specchiava in ‘Sforzinda’, la polis utopistica inventata qualche decennio prima dal Filareteche la illustrò a Francesco Sforza nel suo Trattato d’architettura (1460-64). All ...
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UTZON, Jørn
Lamberto Rossi
Architetto danese, nato a Copenaghen il 9 aprile 1918, ove ha studiato frequentando l'Accademia Reale di Belle Arti. Ha acquisito una notevole fama internazionale per aver [...] il grande Centro Congressi e un hotel sul fronte del porto di Copenaghen. L'architettura di U., per la carica utopistica, per la capacità di utilizzare al meglio materiali e strutture tecnologicamente sofisticati, e ancora per l'astratta ma coerente ...
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FAGGI, Alfeo
Margaret Zaffaroni
Tutto quello che sappiamo sulla vita di questo scultore fino al 1913 è ricavato da notizie fornite da lui stesso o dal figlio John in occasione di mostre durante la sua [...] nello Stato di New York, dove, nel 1902, Bolton Brown, Ralph Radcliffe e Harvey White avevano fondato una comunità utopistica per artisti, basata sul principio della libertà di espressione artistica, in linea con le idee di William Morris. Il F ...
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L'architettura contemporanea, nellg varietà e complessità dei suoi fenomeni, si pone come netta antitesi a tutta la tradizione figurativa dell'architettura. Questo radicale distacco è generalmente spiegato [...] società condizionata dalla civilisation machiniste. Sbocco naturale di questa architettura è l'urbanistica, come immagine utopistica di perfetta organizzazione sociale o città ideale (la Ville Radieuse). Benché fortemente limitata nella sua validità ...
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PELLEGRIN, Luigi
Roberto Dulio
– Nacque il 21 aprile 1925 a Courcelette (Somme), da Paolo, falegname e carpentiere di origini friulane, che si era trasferito in Francia per lavoro, e da Brigida Fornasier.
Alla [...] equilibrio sui diversi fronti del progetto. Il passaggio dalla grande alla piccola scala, senza sacrificare la componente utopistica, portò infatti alla realizzazione di un prototipo di cellula abitativa in materiali sintetici e forme plastiche per ...
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Rambaldi, Carlo
Paolo Marocco
Pittore e realizzatore di effetti speciali, nato a Vigarano Mainarda (Ferrara) il 15 settembre 1925. Trasferitosi negli anni Settanta a Los Angeles, è diventato in breve [...] fondi per un progetto mai portato a termine, un grande parco espositivo denominato Millennium, sorta di previsione utopistica della civiltà terrestre. Si è successivamente dedicato all'insegnamento fondando nel 1996 a Terni l'Accademia europea degli ...
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GORGA, Gennaro Evangelista (in arte Evan)
Raoul Meloncelli
Nato a Brocco (dal 1954 Broccostella, nel Frusinate), il 7 febbr. 1865 da Pietro e Matilde De Santis, rivelò precocemente uno spiccato talento [...] . un vitalizio e a pagare i debiti da lui contratti. Tuttavia non tutti gli impegni furono mantenuti; tramontata l'utopistica idea di realizzare un grande teatro, le borse di studio furono ben presto indirizzate a generici studi musicali. Peraltro le ...
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MEGASTRUTTURE EDILIZIE
Gianfranco Carrara
Giorgio Zama
La dimensione e la complessità dei problemi che investono la città contemporanea, lo sviluppo della tecnologia nonché la possibilità di coinvolgere [...] la crescita delle periferie urbane. In quegli anni si abbandonava l'idea megastrutturale, subito collocata nella mitologia utopistica. Sembrava superata la febbre della ''nuova dimensione'' e s'insisteva sugli interventi interstiziali, sull'edilizia ...
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utopistico
utopìstico agg. [der. di utopista] (pl. m. -ci). – Che costituisce o è da ritenersi un’utopia; che è proprio degli utopisti: idee, concezioni u.; un programma politico u., il socialismo u. del primo Ottocento; ma sono speranze u.,...
feace
agg. e s. m. e f. [dal lat. Phaeax -acis, gr. Φαίαξ]. – Appartenente o relativo al popolo dei Feaci (gr. Φαίακες, lat. Phaeaces), creati dalla fantasia di Omero (canti VI - VIII dell’Odissea); erano dediti alla marineria e conducevano...