BUONAMICI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Prato da antica famiglia cittadina in data imprecisabile della prima metà del sec. XVI. Si sa che fu prete e che godeva di qualche relazione alla corte romana, [...] storici del pensiero politico italiano cinquecentesco collocano, con una larghezza forse eccessiva, a margine della tematica utopistica, soprattutto in virtù di alcuni richiami esterni a certi motivi correnti dell'utopia contemporanea. Lo scritto ...
Leggi Tutto
BRUNETTI, Antonio
CColetti
Nacque a Venezia l'8 sett. 1877 da Marino e da Maria Bardella; fu avvocato ed ordinario di diritto commerciale nell'università di Trieste. Tra i suoi scritti giuridici meritano [...] napoletana, in cui A. Scialoja, anche in ossequio all'allora imperante nazionalismo, condannava l'universalità come utopistica e illusoria, oltre che dannosa. L'uniformità del diritto della navigazione, rilevava lo Scialoja, rischiava di sacrificare ...
Leggi Tutto
BON, Girolamo
Gino Benzoni
Nacque a Venezia da Angelo e Lucia Panighetti sul finire del sec. XVI, come fa presumere la sua nomina a "ballottin" del 12 sett. 1614. Di famiglia cittadina, il B. abbracciò [...] la rigorosa estraneità alla guerra era più una necessità di sopravvivenza che una scelta tra diverse possibilità, e utopistica appare la pretesa di costituire un ideale punto di riferimento per una decantazione dei contrasti.
Ultimato il "servitio ...
Leggi Tutto
FAGGI, Alfeo
Margaret Zaffaroni
Tutto quello che sappiamo sulla vita di questo scultore fino al 1913 è ricavato da notizie fornite da lui stesso o dal figlio John in occasione di mostre durante la sua [...] nello Stato di New York, dove, nel 1902, Bolton Brown, Ralph Radcliffe e Harvey White avevano fondato una comunità utopistica per artisti, basata sul principio della libertà di espressione artistica, in linea con le idee di William Morris. Il F ...
Leggi Tutto
DE RITIS, Beniamino
Enzo Frustaci
Nacque ad Ortona a Mare (Chieti) il 1º maggio 1889 da Tomaso e Angelina Brocchini. Laureatosi in lettere e filosofia, si dedicò giovanissimo all'attività giornalistica [...] . Al D. si dovette in quegli anni un ritratto del tutto nuovo degli Stati Uniti, non più terra mitica e utopistica, ma realtà viva e contraddittoria. Nel volume Mente puritana in corpo pagano (Firenze 1934), forse il migliore dei suoi saggi ...
Leggi Tutto
BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] ben più drammatiche del marzo del '21. Ma egli doveva riuscire soltanto a scontentare gli uni e gli altri: utopistica appare la sua idea di chiedere in ginocchio al reggente di concedere una costituzione modellata sui migliori esempi d'Inghilterra o ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] idee (Lacordaire restava federalista per l'Italia). Certo nella tensione ideologica di quei decenni la proposta del C. restava utopistica; ma è pur sempre atta a discriminare la sua posizione da quella di un Bismarck, al quale con scarsa precisione ...
Leggi Tutto
CESI, Federico
Augusto De Ferrari
Nacque a Roma dal marchese Federico e da Olimpia Orsini il 26 febbr. 1585.
La famiglia proveniva dal Comune di Cesi, fra Terni e Acquasparta, da cui si era trasferita [...] quello particolare del principe per gli affari correnti, a quello liceale (di ogni Liceo) con sedute mensili. Insomma un'utopistica repubblica degli studi che, secondo il C., avrebbe dovuto estendersi a tutto il mondo, non una delle futili accademie ...
Leggi Tutto
CECCHI, Domenico
Renzo Ristori
Figlio di Roberto, nacque nel 1447, probabilmente a Firenze da una famiglia originaria di Vinci.
Il nonno paterno, ser Mainardo, era un notaio fiorentino piuttosto facoltoso: [...] del C. sta nel fatto che egli passa di continuo, nella sua ingenua e spesso sconnessa esposizione, dalla visione quasi utopistica di un consorzio umano unito e felice a considerazioni pratiche che si collocano su un piano diverso e che portano il ...
Leggi Tutto
CAPIALBI, Vito
Salvatore Settis
Nacque a Monteleone di Calabria (oggi Vibo Valentia) il 30 ott. 1790 da Vincenzo e da Anna Marzano; la famiglia, ascritta al patriziato di Benevento e poi di Stilo, era [...] sia amministrativa che ecclesiastica; infine la fondazione del grande orfanotrofio delle Calabrie, al quale il C. vede affidata l'utopistica funzione di "accrescere, e perfezionare le arti, ed i mestieri..., diffondendo col mezzo de' suoi alunni la ...
Leggi Tutto
utopistico
utopìstico agg. [der. di utopista] (pl. m. -ci). – Che costituisce o è da ritenersi un’utopia; che è proprio degli utopisti: idee, concezioni u.; un programma politico u., il socialismo u. del primo Ottocento; ma sono speranze u.,...
feace
agg. e s. m. e f. [dal lat. Phaeax -acis, gr. Φαίαξ]. – Appartenente o relativo al popolo dei Feaci (gr. Φαίακες, lat. Phaeaces), creati dalla fantasia di Omero (canti VI - VIII dell’Odissea); erano dediti alla marineria e conducevano...