CAPIALBI, Vito
Salvatore Settis
Nacque a Monteleone di Calabria (oggi Vibo Valentia) il 30 ott. 1790 da Vincenzo e da Anna Marzano; la famiglia, ascritta al patriziato di Benevento e poi di Stilo, era [...] sia amministrativa che ecclesiastica; infine la fondazione del grande orfanotrofio delle Calabrie, al quale il C. vede affidata l'utopistica funzione di "accrescere, e perfezionare le arti, ed i mestieri..., diffondendo col mezzo de' suoi alunni la ...
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PELLEGRIN, Luigi
Roberto Dulio
– Nacque il 21 aprile 1925 a Courcelette (Somme), da Paolo, falegname e carpentiere di origini friulane, che si era trasferito in Francia per lavoro, e da Brigida Fornasier.
Alla [...] equilibrio sui diversi fronti del progetto. Il passaggio dalla grande alla piccola scala, senza sacrificare la componente utopistica, portò infatti alla realizzazione di un prototipo di cellula abitativa in materiali sintetici e forme plastiche per ...
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BUSINELLO, Alvise
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova il 10 marzo del 1552 da Alessandro. Dopo alcune "ballottazioni" sfortunate, iniziò l'attività pubblica nel 1580 con l'elezione, per quell'anno, [...] politici. I posteri ora si gloriano, oltre che della nobiltà del sangue, della loro dottrina e virtù, nella speranza utopistica che per i Businello, ancora una volta, la fortuna dia "loco". Questi termini "virtù", "fortuna", accanto ad accenni alla ...
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Rambaldi, Carlo
Paolo Marocco
Pittore e realizzatore di effetti speciali, nato a Vigarano Mainarda (Ferrara) il 15 settembre 1925. Trasferitosi negli anni Settanta a Los Angeles, è diventato in breve [...] fondi per un progetto mai portato a termine, un grande parco espositivo denominato Millennium, sorta di previsione utopistica della civiltà terrestre. Si è successivamente dedicato all'insegnamento fondando nel 1996 a Terni l'Accademia europea degli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Maria Galanti
Claudia Sunna
Nel panorama intellettuale del secondo Settecento, Giuseppe Maria Galanti è riconosciuto come il più assiduo indagatore delle condizioni economiche e politiche del [...] metà del Settecento (Venturi 1962, p. XVI). Questa corrente viene contrapposta all’altra anima dei riformatori napoletani, quella «utopistica», le cui idee porteranno agli esiti rivoluzionari del 1799. In entrambi gli orientamenti vi era un sostrato ...
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DE VIRGILI, Pasquale
Maria Paola Saci
Nato a Chieti il 17 nov. 1810 da Giustino e da Concetta De Pasquale, di agiate condizioni economiche, studiò nella sua città natale dapprima sotto la guida del [...] impegno liberale del D., che si esprime ora solo attraverso la letteratura. Il Rienzo di cui è protagonista la "rivoluzione" utopistica di Cola di Rienzo, conclude una triade di tragedie dedicate ai tre tipi di rivoluzione possibili, secondo il D., e ...
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PICCINELLI, Giuseppe Lorenzo Andrea
Giancarlo Beltrame
PICCINELLI, Giuseppe Lorenzo Andrea. – Nacque a Scanzo, piccolo borgo vicino a Bergamo, il 4 dicembre 1832, unico figlio di Piero, Pietro Bortolo [...] nella genealogia familiare e da lui vissuta nella costante ricerca di una difficile, paternalistica e a tratti utopistica mediazione tra accumulazione capitalistica e progresso sociale.
Fu con questa finalità che, parallelamente all’attività ...
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GORGA, Gennaro Evangelista (in arte Evan)
Raoul Meloncelli
Nato a Brocco (dal 1954 Broccostella, nel Frusinate), il 7 febbr. 1865 da Pietro e Matilde De Santis, rivelò precocemente uno spiccato talento [...] . un vitalizio e a pagare i debiti da lui contratti. Tuttavia non tutti gli impegni furono mantenuti; tramontata l'utopistica idea di realizzare un grande teatro, le borse di studio furono ben presto indirizzate a generici studi musicali. Peraltro le ...
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DANIELE da Capodistria
Maria De Marco
Nacque probabilmente a Capodistria nellaprima metà del sec. XIV.
In mancanza di altre notizie relative a D., non resta che fare riferimento al suo unico scritto [...] , senza abbandonare la speranza, per quanto tenue, di giungere a risultati concreti e moralmente ineccepibili, nell'utopistica convinzione che l'accrescimento, limitato soltanto dalla libera determinazione dell'uomo, delle quantità d'oro disponibili ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] stati posti a fondamento di rivendicazioni egualitarie (è il caso, per es., di alcune correnti riformate) o di disegni generali di utopistica riforma sociale (è il caso, per es., di T. Campanella e T. Moro).
Fu nel 17° sec., comunque, che il concetto ...
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utopistico
utopìstico agg. [der. di utopista] (pl. m. -ci). – Che costituisce o è da ritenersi un’utopia; che è proprio degli utopisti: idee, concezioni u.; un programma politico u., il socialismo u. del primo Ottocento; ma sono speranze u.,...
feace
agg. e s. m. e f. [dal lat. Phaeax -acis, gr. Φαίαξ]. – Appartenente o relativo al popolo dei Feaci (gr. Φαίακες, lat. Phaeaces), creati dalla fantasia di Omero (canti VI - VIII dell’Odissea); erano dediti alla marineria e conducevano...