NUOVA ZELANDA
Adalberto Vallega
Francesca Socrate
Caterina Ricciardi
Stefania Parigi
(XXV, p. 67; App. I, p. 902; II, II, p. 427; III, II, p. 290; IV, II, p. 630)
Gli anni Settanta sono stati una [...] di C. J. Martin: si tratta di componimenti convenzionali, dettati per lo più dallo slancio di una visione utopistica e da un bagaglio culturale di carattere religioso-puritano, romantico e più direttamente vittoriano. Il primo elemento distintivo ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] preannunciava quel metodo oratoriale libero e pratico, in cui si sarebbe vietato di incolpare i giovani; posizione forse utopistica, ma resistente alle repressioni interiori e ai castighi di tanta precettistica presente e futura – fino al Catechismo ...
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Populismo
Bruno Bongiovanni
di Bruno Bongiovanni
Populismo
Prologo in Russia
Il termine 'populismo' corrisponde alla parola russa narodničestvo, la quale, a sua volta, deriva da narod, ovverossia [...] o meno che fosse il movimento, veniva sempre collegato a una forma di socialismo (magari 'romantico', o 'utopistico', o, per usare un termine della storiografia sovietica, 'democratico-rivoluzionario'), ora il termine populism - sebbene il movimento ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] popolo aderge grandi e incrollabili", auspicava che le commissioni legislative operassero in un'armonia sociale ed istituzionale perfetta, quasi utopistica, grazie cioè a "persone che a ciò solo dedichino tutta la loro operosità" sulla base di una ...
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Pace
Marco Cesa
di Marco Cesa
Pace
Introduzione
Del termine 'pace' si possono offrire due definizioni di carattere generale. Secondo la prima, quella più ampia, la pace è semplicemente assenza di [...] , i quali generano reciproci sospetti, insicurezza e quindi conflitto. Di qui la tentazione di rifugiarsi in una soluzione utopistica: il sistema internazionale ideale di Rousseau è composto da piccoli Stati autonomi in un senso quasi autarchico, un ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] unitaria e uniformatrice, organizzatasi così bene attraverso l'Arcadia?
Su questo problema (che era, in nuce e in forma utopistica, l'ideologia neoguelfa) il B. ritornerà più volte, e per esempio nella nota XVI aggiunta all'Entusiasmo (Opere,IV ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] , deformati in uno spasmo perpetuo di libidine che lascia immune solo l'esangue e spiritualissimo Michele, eroe di una utopistica razionalità che non lo sottrae al suicidio. Il B. colloca i suoi personaggi dentro quadri narrativamente autonomi, quasi ...
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BALBANI, Niccolò (Nicolao)
Carlo Ginzburg
Nacque a Lucca il 27 sett. 1522, da Agostino e Lucrezia Sbarra, sua seconda moglie. Il padre aveva aderito in data imprecisata alle dottrine dei riformatori [...] riformatore in Italia deve averlo ammaestrato. Egli propone quindi, accanto a quella accennata, una diversa prospettiva, evidentemente utopistica, ma che in ogni caso rivela una precisa coscienza del limite politico della Riforma italiana: è un ...
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CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] contatto. Durissima anche la sua posizione nei confronti del comunismo e del socialismo, in cui vedeva una "soluzione utopistica e probabilmente destinata al fallimento", da avvicinare in qualche modo al presunto comunismo cristiano dei primi secoli ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] , i rimedi della questione sociale. Questa nasce dalla rivoluzione industriale, dalla libera concorrenza (frutto di un'utopistica concezione di un'umanità non ferita dal peccato originale), dalla soppressione delle corporazioni, dalla coscienza che ...
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utopistico
utopìstico agg. [der. di utopista] (pl. m. -ci). – Che costituisce o è da ritenersi un’utopia; che è proprio degli utopisti: idee, concezioni u.; un programma politico u., il socialismo u. del primo Ottocento; ma sono speranze u.,...
feace
agg. e s. m. e f. [dal lat. Phaeax -acis, gr. Φαίαξ]. – Appartenente o relativo al popolo dei Feaci (gr. Φαίακες, lat. Phaeaces), creati dalla fantasia di Omero (canti VI - VIII dell’Odissea); erano dediti alla marineria e conducevano...