BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] sul diritto civile e politico. Ma tale sforzo per sottrarre l'individualità morale al duplice strumentalismo del modello utilitaristico e dell'etica cattolica tradizionale rimaneva pur sempre collegato con le tesi giusnaturalistiche per i fini del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] a un ‘diritto’ venga da Carrara invocata allo scopo di sottrarre lo jus puniendi a qualsiasi motivazione di tipo utilitaristico. Egli osserva, in particolare, come la cosiddetta società civile non potrebbe esprimere la radice del diritto di punire ...
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TIVARONI, Jacopo
Massimo Paradiso
TIVARONI, Jacopo. – Nacque a Padova il 15 marzo 1877 da Carlo e da Marianna Keller Foscarini.
Il padre (v. la voce in questo Dizionario), dalmata di nascita, era stato [...] non solo alla critica della concezione politica della finanza, ma anche alla discussione più generale del movente utilitaristico delle scelte finanziarie sul quale era impostata l’interpretazione economica dell’imposizione come prezzo dei beni e ...
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RAMPERTI, Marco
Riccardo D'Anna
RAMPERTI, Marco (Carlo Marco). – Secondo di cinque figli, nacque a Novara il 24 dicembre 1886 da Edoardo e Irene Merati.
Ebbe quattro sorelle: Evelina (Novara 1882 - [...] «discernimento in tanta confusione e coraggio in tanta pusillanimità». Sempre per amor di lealtà e in dispregio al conformismo utilitaristico di tanti letterati, qualità che gli valsero poi l’amicizia e l’ammirazione di Ezra Pound, negli anni di ...
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Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] strettamente necessari.
Nella teoria politica moderna, l'idea dei diritti è in contrasto con alcune concezioni di stampo utilitaristico, secondo le quali il principio guida di una buona società è la realizzazione del massimo benessere per il maggior ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] Il momento correzionale non più intra-murario, si realizza 'fuori dalle mura del carcere' (v. Pavarini, 1986). Se il fine utilitaristico della pena è la non recidività di chi ha delinquito, la scelta della pena più utile deve sottostare a un giudizio ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] : la paura della morte sarebbe di per sé un elemento di dissuasione dei potenziali criminali. È sempre su una base utilitaristica che si è fatto strada lentamente, in epoca moderna, un pensiero alternativo alla pena capitale: per Voltaire la pena di ...
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Conservazione della biodiversità e specie minacciate
Carlo Rondinini
Dalle origini della nostra specie fino alla rivoluzione industriale del 18° sec. la popolazione umana non ha mai superato i 500 milioni [...] è positiva; la complessità ecologica è positiva; la diversità biologica ha un valore intrinseco indipendente dal suo valore utilitaristico. L’uomo, unica specie in grado di modificare irreversibilmente e su scala globale il proprio ambiente, è la ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] mio convento et frati". Ma questa vena malinconica è presto sopraffatta da altri motivi, dall'encomio cortigiano a fine utilitaristico alla prima testimonianza di una grande passione per l'arte (che gli fa desiderare di recarsi presso il marchese a ...
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Hobbes, Thomas
Filosofo inglese (Westport, presso Malmesbury, Wiltshire, 1588 - Hardwicke 1679).
Vita e opere
Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto [...] del volere, concetto estraneo al meccanicismo hobbesiano). Di conseguenza, il criterio di distinzione tra bene e male risulta puramente utilitaristico: il bene corrisponde a ciò che è desiderato, il male a ciò che è fuggito ai fini del proprio ...
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utilitaristico
utilitarìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’utilitarismo, da utilitarista (in ambedue i sign. di questo termine): morale, etica u.; principî u.; le concezioni u. di H. Spencer; perseguire scopi utilitaristici. ◆ Avv. utilitaristicaménte,...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...