Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] l’i. di perseguire il proprio interesse per assicurare il massimo benessere della collettività. Razionalismo, giusnaturalismo e utilitarismo confluiscono in questa concezione, che in realtà i classici intesero meno drasticamente di quanto sia stato ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] la stessa argomentazione che svolge Moore nei suoi Principia ethica (1903) relativa al fatto che il limite teorico dell'utilitarismo morale consiste nel fatto di predicare un'evidenza cognitiva del fatto che l'utilità, o il bene del maggior numero ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] Nell’etica anglosassone, le teorie di G.E. Moore, H. Prichard, W.D. Ross e A. Ewing, contro la tendenza dell’utilitarismo a considerare la morale come una parte della scienza, ne hanno affermato l’autonomia riconoscendo nell’i. la forma di percezione ...
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Rawls, John
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a Baltimora (Maryland) il 21 febbraio 1921. Ha iniziato la sua carriera universitaria alla Princeton University (1950-52), e ha poi insegnato [...] 1977.
John Rawls' theory of social justice, ed. H.G. Blocker, E. Smith, Athens (Oh.) 1980.
S. Maffettone, Utilitarismo e teoria della giustizia, Napoli 1982.
S. Veca, La società giusta. Argomenti per il contrattualismo, Milano 1982.
Symposium on ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] , espresso in modo definitivo in Democracy and education del 1916, trova riscontro nell'insistente rifiuto di ogni etica utilitarista e nella concezione globale e unitaria dell'esperire che Dewey sviluppò negli anni fra le due guerre mondiali, quando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] nelle Osservazioni sulla morale cattolica (1819) e, narrativamente, nei Promessi sposi – sul vizio filosofico e sull’immoralità dell’utilitarismo che nei fatti (siano essi intimi e patologici, ed è il caso di don Abbondio e della sua vigliaccheria ...
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Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] al criterio di utilità. Nell'elaborazione di una specifica linea di condotta per la pratica o la sperimentazione medica, l'utilitarismo si chiede ogni volta quale decisione morale possa assicurare il maggior bene in vita al maggior numero di persone ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] di punire', sottratto all'arcaico criterio della vendetta e del castigo divino, si fondava qui sui principî razionali dell'utilitarismo e del contrattualismo, con l'aurea regola 'la massima felicità per il maggior numero'. Tradotta in francese da ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] i paesi dell'Europa continentale. Nonostante avesse subito non poche trasformazioni, restava in Mill molto dell'utilitarismo originario, soprattutto l'idea che fosse possibile un apprezzamento uniforme del danno che gli individui non devono ...
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GUASTELLA, Cosmo
Angela Taraborrelli
Nacque a Misilmeri, in provincia di Palermo, il 28 genn. 1854 da Vincenzo, farmacista, e da Marianna Piazza. Compì gli studi secondari nel regio liceo Vittorio Emanuele [...] così relativamente alla terza parte, perché, fatta eccezione per il corso di filosofia morale tenuto per incarico e dedicato all'utilitarismo e all'esame della concezione metafisica di bene assoluto, e tranne qualche cenno in altri scritti, il G. non ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...