Giustizia, teorie della
OOtfried Höffe
sommario: 1. Introduzione. 2. La concezione della giustizia. a) La giustizia come retaggio dell'umanità. b) La giustizia formale. c) La semantica della giustizia. [...] , b) in caso di conflitto la giustizia ha tuttavia il primato. Anche se Mill (v., 18673) ha cercato di conciliare l'utilitarismo con la giustizia, il tentativo può considerarsi fallito (v. Höffe, 1990). Da un lato, il filosofo inglese non prova a ...
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machiavellismo
Termine entrato nell’uso per un’interpretazione polemica del pensiero di N. Machiavelli da parte di scrittori politici, da T. Campanella a P. Bayle: indica quell’utilitarismo, nel modo [...] di governo, che sacrifica ogni istanza morale, non disdegnando di servirsi dei più subdoli e violenti espedienti, pur di ottenere successo. Nato con riferimento al Principe, l’opera di Machiavelli di gran ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] di status morale non aggiunge quindi nulla di sostanziale alla discussione etica, a meno che non si abbia una posizione utilitari sta e a patto di voler escludere l'aggregazione interpersonale (Regan e Singer, 1989).
Questa è la ragione per cui ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] . Per D. Ricardo, e ancora più esplicitamente per tutti gli autori che si sono ispirati alle teorie dell’utilitarismo etico, la g. distributiva è stata interpretata come criterio per la massimizzazione del benessere del maggior numero di individui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico ed economico ottocentesco trae ispirazione da diverse fonti: l’utilitarismo [...] la sfera della produzione del reddito e vi dominano “leggi di natura” non alterabili dalla volontà umana. In un’ottica utilitarista – Mill, infatti, oltre che di suo padre James, è allievo di Jeremy Bentham – l’autore indica nell’acquisizione e nel ...
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KOTARBIŃSKI, Tadeusz
Filosofo polacco, nato il 31 marzo 1886 a Varsavia. Studiò soprattutto a Leopoli con Casimiro Twardowski e vi si laureò nel 1912 con la tesi Utylitaryzm wetyce Milla i Spencera (L'utilitarismo [...] nell'etica di M. e S., Cracovia 1915). Dal 1918 insegna filosofia teoretica all'università di Varsavia, seguendo un indirizzo realistico e deterministico.
Sono da segnalare, oltre alla tesi: Studja praktyczne ...
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Filosofo del diritto e uomo politico danese (Rönne, Bornholm, 1835 - Copenaghen 1917). Professore all'univ. di Copenaghen (1875), ministro della Cultura (1891) e della Giustizia (1900-01); il suo pensiero, [...] nelle opere della maturità, è informato all'utilitarismo di J. Stuart Mill. Tra le sue opere: Forelaesninger over den almindelige Retslaere ("Lezioni sulla dottrina generale del diritto", 2 voll., 1889-92), Den Danske Strafferet ("Il diritto penale ...
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Croce e il liberalismo
Marcello Mustè
La teoria liberale di Croce ha sempre sollevato, fin dal primo delinearsi, la giustificata diffidenza dei sostenitori del liberalismo classico, di coloro che guardavano [...] e la legalità, che non coincide con il volere morale, ma ne costituisce la condizione e la materia economico-utilitaria. Ma soprattutto, ci si richiama alla giustizia per affermare un’esigenza di eguaglianza, e qui sorgono gli equivoci maggiori ...
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Filosofo e teologo (Peterborough 1743 - Lincoln 1805); studiò e insegnò al Christ's College di Cambridge, entrando poi (1767) nella carriera ecclesiastica. In The principles of moral and political philosophy [...] (1785) trattò dei doveri della vita civile sulla base di un utilitarismo teologico. In difesa della dottrina cristiana scrisse A view of the evidences of Christianity (2 voll., 1794), in cui difende l'attendibilità dei miracoli, e Natural theology, ...
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Filosofo (Londra 1631 - ivi 1718). Vescovo anglicano di Peterborough, nel De legibus naturae (1672) polemizzò contro le dottrine politiche e morali di Hobbes, ponendo come fondamento dell'etica il principio [...] della benevolenza universale. L'opera di C. esercitò una qualche influenza sugli esponenti dell'utilitarismo inglese. ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...