Biologo (Roma 1902 - Milano 1996); prof. (dal 1930) di zoologia nell'univ. di Milano, uno dei XL della Società italiana delle scienze. Socio nazionale dei Lincei (1971). Ha eseguito, anche con la collab. [...] dei Selaci, sacco endolinfatico dei Vertebrati), della fisiologia dello sviluppo (rapporti istofisiologici fra l'embrione e l'utero dei Selaci), della chimica dell'embrione. Ha pubblicato alcune opere di carattere generale: Biologia animale (con P ...
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Il complesso di organi e di strutture deputati alla funzione riproduttiva; è costituito dalle gonadi (ovari nella femmina e testicoli nel maschio) e dai rispettivi condotti di emissione dei prodotti sessuali [...] tube o trombe di Falloppia (o Falloppio), sono due organi tubulari, che veicolano l’ovocellula matura dall’ovaia all’utero. L’utero è destinato ad accogliere l’uovo fecondato per tutto il periodo della gestazione. È situato al centro del piccolo ...
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Tenia armata (Echinococcus granulosus; fig. 1). Allo stadio adulto vive gregaria nell’intestino tenue del cane e di Canidi selvatici, mentre allo stadio di cisti si rinviene in molti Mammiferi, compreso [...] uncini in serie alternate. Lo strobilo ha 3 (eccezionalmente 4) proglottidi, nell’ultima delle quali è presente solo l’utero, un sacco con diverticoli laterali che occupa la parte centrale della proglottide, contenente 400-800 uova. La larva esacanta ...
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MINTZ, Beatrice
Marco Vari
Biologa statunitense, nata a New York il 24 gennaio 1921. Professore di Genetica all'università della Pennsylvania (1965-75), è attualmente membro dell'Istituto per la ricerca [...] .
Base di questi lavori è stata la produzione di topi allofenici (v. allofene, in questa Appendice) ottenuti espiantando dall'utero materno due embrioni nati da due coppie di genitori omozigoti per geni diversi. Posti a contatto a una temperatura di ...
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Osso impari mediano simmetrico, rudimento nell’Uomo della coda dei Mammiferi. Ha forma triangolare e risulta dalla fusione di 4-5 vertebre ( vertebre coccigee o caudali), profondamente modificate nella [...] periferica.
Coccigodinia Dolore avvertito in corrispondenza del c.; è dovuto a cause varie, come fratture del c., affezioni degli organi pelvici, in particolare dell’utero e annessi. Può anche avere il carattere di semplice psichestesia. ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] che di tutte queste solo 29 sono sopravvissute in vitro per qualche giorno e quindi sono state impiantate nell'utero di 13 pecore riceventi (nell'utero di un animale si possono impiantare più ovociti): solo una di queste 13 pecore è rimasta gravida e ...
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urogenitale, apparato Il complesso degli organi escretori e degli organi riproduttori. Nella maggioranza dei Vertebrati, l’apparato urinario è in stretto rapporto morfologico e di origine con gli organi [...] . Fistole urogenitali Fistole che seguono a necrosi dei tessuti (per lesioni traumatiche o chirurgiche, per compressione esercitata dall’utero gravido ecc.) e che stabiliscono comunicazioni abnormi fra gli organi dei due apparati (per es., vescica e ...
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XENARTRI (dal greco ξένος "straniero" e ἄρϑρον "articolazione"; lat. scient. Xenarthra Gill, 1872)
Oscar De Beaux
Ordine di Mammiferi che un tempo facevano parte dell'ordine unico degli Sdentati, suddiviso [...] sono munite di processi articolari accessorî, possiedono cioè, oltre alle ordinarie, l'articolazione "xenartra" caratteristica dell'ordine. L'utero è semplice; la placenta è decidua, a cupola, discoidale o zonaria. I parti constano di 1, raramente di ...
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medicina Cavità corporea abnorme munita di pareti proprie, a contenuto solido, semisolido o liquido. Le c. hanno forma, in genere, rotondeggiante, grandezza varia, sono di numero unico o multiplo. Diverse [...] canale intestinale; le c. mesenteriche, tra i due foglietti del mesentere; la c. wollfiana, situata nel legamento largo dell’utero. Le c. acquisite sono dovute a traumi, processi infiammatori, neoformativi ecc.; ne fanno parte: c. sinoviali, in ...
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(o ovidutto) In anatomia comparata, nome dei dotti genitali (gonodotti) femminili per l’emissione delle uova prodotte negli ovari. In quasi tutti i Vertebrati Gnatostomi gli o. sono rappresentati dai [...] due o. produce una vagina impari e tale fusione può anche estendersi al tratto di o. che rappresenta l’utero; gli uteri dei due lati possono essere così: separati (maiale), parzialmente uniti (mucca) o, come nei Primati, fusi completamente, con un ...
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utero
ùtero s. m. [dal lat. utĕrus, cfr. sancr. udáram «ventre»]. – 1. In anatomia umana (e comparata per i mammiferi), organo muscolare, presente solo nelle femmine, a forma di cono tronco ad apice in basso, che dà temporaneo ricetto all’uovo...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...