transfezione (o trasfezione)
Introduzione di materiale genetico esogeno (transgene) in cellule riceventi. La trasfezione può essere transiente o stabile, a seconda che il DNA trasfettato venga mantenuto [...] caso si permette lo sviluppo in vitro dell’ovocita trattato; l’embrione che ne risulta viene poi reimpiantato nell’utero di una madre surrogata. Nel secondo, le cellule staminali embrionali manipolate vengono iniettate in una blastocisti: tutte le ...
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atonia
Mancanza del tono muscolare, tanto della muscolatura striata (volontaria) quanto di quella liscia (involontaria). Per quanto riguarda la muscolatura striata, l’a. è presente anche nel sonno fisiologico, [...] dopo anestesia generale o spinale, negli stati tossici, nelle condizioni di grave carenza nutrizionale. L’a. dell’utero nel post-partum può causare ritenzione placentare, quella vescicale ritenzione acuta d’urina, quella gastrointestinale stati simil ...
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Lesione anatomica dovuta alla cessata o marcatamente ridotta irrorazione sanguigna di un tessuto che, pertanto, risulta privato di ossigeno e di fattori nutrizionali (➔ anche ischemia).
L’i. si verifica [...] della conseguente insufficienza d’organo. La cura può essere medica oppure chirurgica (come nell’i. dell’intestino e in quello dell’utero).
I. del miocardio
L’i. del miocardio (o i. cardiaco o, nel linguaggio comune, semplicemente i.) è dovuto a una ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] l’Inno omerico A. uccide invece un serpente femmina (Delfine). Il nome del luogo, Δελϕοί, è connesso con δελϕύς «utero»; Delfi era ritenuta l’ombelico della terra; ben le si addiceva quindi il carattere di località germinale primordiale, abitata dal ...
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POLLACHIURIA (dal gr. πολλάκις "spesso" e οὖρον "urina")
Amilcare Bertolini
È la frequenza, or più or meno aumentata, talvolta anche continua, del bisogno d'urinare, tenendo presente che in condizioni [...] , ipersensibilità del collo vescicale), ai pasti (nei dispeptici o glicosurici), alla stazione eretta (nelle donne con tumore dell'utero o con prolasso genitale e s'accompagna allora a un certo grado d'incontinenza); la pollachiuria diurna e notturna ...
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HUNTER, William
Arturo Castiglioni
Medico, fratello di John H. (v.), nato a Long Calderwood (Scozia) il 23 maggio 1718, morto a Londra il 30 marzo 1783. Studiò dapprima medicina a Londra, poi a Edimburgo; [...] è magistrale per l'esattezza delle osservazioni. Essa venne ristampata nel 1929. Tutti gli studî posteriori sull'anatomia dell'utero gravido traggono origine da questo libro. Le collezioni iniziate da W. H. sono conservate nell'università di Glasgow ...
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METAPLASIA (dal gr. μεταπλάσσω "trasformo")
Alberto PEPERE
Mario CURZI
In biologia significa la trasformazione di un tessuto in un altro (R. Virchow); quando cellule sdifferenziate si evolvono in [...] quando s'estenda e s'aggravi: come per es. nelle leucoplachie, nella pachidermia della laringe, nell'ictiosi dell'utero.
Mentre nei tessuti animali il carattere primitivo delle cellule è talora irriconoscibile, nei tessuti vegetali questo è sempre ...
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PARLAVECCHIO, Gaetano
Mario Donati
Chirurgo, nato a Montalbano Elicona (Messina) il 21 febbraio 1866, morto a Palermo il 21 maggio 1933. Libero docente di patologia speciale chirurgica dimostrativa [...] mediante legamento artificiale prelevato dalla linea alba e fissazione al terzo mediano della parete anteriore dell'utero, ecc.
Si ricordano ancora gli studî sul lavaggio antisettico interstiziale dei tessuti per via endovenosa; sulle ...
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Nell'uomo il còccige è un piccolo osso impari, mediano (v. fig.), ultimo segmento della colonna vertebrale, formato da 4 0 5 vertebre, che verso il terzo anno, cominciano a unirsi tra loro; l'unione tra [...] questa sede (coccigodinia) può presentarsi anche come il sintomo più appariscente di malattie degli organi pelvici, soprattutto dell'utero e degli annessi. Sono conosciuti tumori sacro-coccigei di struttura mista, spesso assai complicata (teratomi). ...
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Nato il 24 febbraio 1697 in Francoforte sull'Oder; morto il 9 settembre 1770 in Leida. Figlio di Bernhard (professore di medicina a Francoforte e poi a Leida), compì a Leida gli studî medici sotto la guida [...] i vasi intestinali, il colore della cute degli Etiopi, la struttura delle ossa, ecc.; altre tavole riproducono l'utero gravido, i vasi chiliferi, ecc. Le artistiche illustrazioni miologiche ed osteologiche furono eseguite sotto la sua direzione dal ...
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utero
ùtero s. m. [dal lat. utĕrus, cfr. sancr. udáram «ventre»]. – 1. In anatomia umana (e comparata per i mammiferi), organo muscolare, presente solo nelle femmine, a forma di cono tronco ad apice in basso, che dà temporaneo ricetto all’uovo...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...