PÁLEČ, Štěpán
F. M. Bartos
Teologo boemo. Nacque a Pálec presso Praga, verso il 1365. Fece gli studî a Praga: nel 1390 diventò maestro in filosofia, nel 1400 rettore dell'università, nel 1412 dottore [...] 1700), p. 824. Sulle opere composte da P. in Polonia scrisse Jar. Prokeš, Husitika vatikánské knihovn5. v Římě (Le ussitica della Biblioteca Vaticana a Roma, Praga 1927).
Bibl.: J. Fikrle, Čechové na koncilu kostnickém (I Boemi al concilio di ...
Leggi Tutto
PAOLO II papa
Mario Niccoli
Pietro Barbo nacque da una nobile famiglia veneziana il 23 febbraio 1417. Nipote di Eugenio IV dal lato materno, dovette a questo papa la sua educazione ecclesiastica e l'elevazione [...] rimasto tenacemente attaccato ai compactata, con i quali il concilio di Basilea aveva riconosciuto nel 1436 i principali articoli ussiti. In Italia P. disperse le sue forze in guerriglie e contrasti tutt'altro che fortunati, con Napoli e Venezia ...
Leggi Tutto
FRATICELLI
Livario Oliger
. Setta religiosa, sparsa specialmente in Italia fra il 1317 e il 1466. Il nome, che ne dimostra l'origine italiana, occorre per la prima volta in un documento pontificio: [...] vita. Qualche vaga notizia si ha inoltre di fraticelli in Boemia, forse fuggitivi dall'Italia, che si sarebbero legati con gli ussiti. Verso la metà del sec. XV esistevano pure quattro conventi di fraticelli in Grecia, col centro in Atene. Forse vi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli inizi del XV secolo la Polonia-Lituania, con Ladislao Jagellone, è la più grande [...] e rinunciando alle sue pretese sui territori russi e sulla Moldavia.
Nei decenni successivi la Polonia viene coinvolta nelle questioni ussite. Lo stesso Jan Hus ha predicato a Cracovia e i Boemi hanno visto con simpatia la politica antigermanica dei ...
Leggi Tutto
KUTNÁ HORA (ted. Kuttenberg; A. T., 59-60)
Alzbeta BIRNBAUMOVA
Karel STLOUKAL
*
Città della Cecoslovacchia, nella provincia (župa) di Praga (Boemia), posta a 253 m. s. m., nella valle di un affluente [...] Praga, fin allora internazionale fu rimessa in potere dei Cèchi; nel 1437 fu qui conchiusa l'importante pace religiosa fra gli ussiti e i cattolici (v. boemia), e nel 1471 Ladislao Jagellone fu qui eletto re di Boemia. Per le burrasche politiche del ...
Leggi Tutto
BUONDELMONTI (de Bondelmontibus, de Montebonis, da Montebuoni), Giovanni
Gerhard Rill
Appartenente al ramo di Estimo della nota famiglia fiorentina, il B. nacque da Andrea di Lorenzo e da Maddalena [...] in questo periodo prigioniero dei conti di Cilli.
Particolare posizione assunse il B. rispetto al moto ereticale degli ussiti, che cominciavano allora ad estendersi facendo attiva opera di proselitismo, anche nell'archidiocesi di Kalocsa-Bács, e nei ...
Leggi Tutto
VITOLDO (lituano: Vytautas)
Nicola Turchi
Figlio di Keistutis e cugino di Jagellone, il sovrano che compì l'unione personale dei due stati lituano e polacco; nato nel 1350, morto a Vilna il 27 ottobre [...] conversione del paese procedesse per gradi: deplorò l'uccisione di Hus autorizzata dall'imperatore Sigismondo ed ebbe dagli ussiti l'offerta della corona di Boemia, che saggiamente rifiutò. La sua morte, senza discendenza diretta, riportò la Lituania ...
Leggi Tutto
Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] , dei Jacques in Francia, quelli delle Fiandre, della Germania e della Svizzera.
La prima grande rivoluzione europea è quella degli Ussiti, in Boemia, che all'inizio del XV secolo, del 1419 al 1437, inflisse al regime feudale colpi assai duri. I ...
Leggi Tutto
CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] dalla Chiesa, alle cui decisioni egli si sottomise; si oppose tenacemente ad ogni novità dottrinale, dei giansenisti o degli ussiti, dei calvinisti o dei seguaci di Wycliffe; ma anche all'interno della Chiesa si adoperò per reprimere abusi e licenze ...
Leggi Tutto
MARCO da Bologna (Marco Fantuzzi)
Rosamaria Dessi
Nacque a Bologna nel 1409. L'ascrizione alla nobile famiglia bolognese dei Fantuzzi non è suffragata dalle fonti. Il francescano Alessandro Ariosto, [...] , p. 787). Nel 1452 Giovanni da Capestrano, inviato da Niccolò V in Germania per riformare i conventi e predicare contro gli ussiti, lo chiamò per presiedere in qualità di vicario generale il capitolo che si sarebbe tenuto all'Aquila quell'anno; M ...
Leggi Tutto
ussita
(o hussita) agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo a J. Hus e alle sue dottrine; proprio dell’ussitismo: movimento u., Chiesa u.; guerre ussite. 2. s. m. e f. Seguace di J. Hus, aderente all’ussitismo.
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...