Ecclesiastico italiano (Ussita 1852 - Roma 1934), sacerdote dal 1877, insegnò (1880-97) diritto canonico all'Institut catholique di Parigi e pubblicò alcuni trattati, rimasti classici per molti anni. Arcivescovo [...] dal 1898, fu delegato apostolico in Bolivia, Perù ed Ecuador e quindi (1901) segretario della Congregazione degli affari ecclesiastici straordinarî. Sostenitore del progetto della codificazione canonica, ...
Leggi Tutto
Teologo protestante (Nassenhuben, Danzica, 1660 - Berlino 1741), figlio di un vescovo ussita. Predicatore di corte a Königsberg (1690) e a Berlino (1694), qui membro del concilio concistoriale (1718) e [...] del concilio ecclesiastico (1729), divenne molto influente sulla vita ecclesiastica prussiana. Fu tra i fondatori dell'Accademia delle scienze di Berlino ...
Leggi Tutto
Predicatore eretico, di cognome Ruckerath o Rickerath (Oberwesel inizî sec. 15º - Magonza 1481); studiò a Erfurt, ove divenne magister (1445) e poi dottore in teologia (1456); poi (1460) fu canonico a [...] a Magonza, ma anche qui fu processato e, dopo la ritrattazione, chiuso nel convento degli agostiniani. Amico dell'ussita Nicolò Boemo, cui dedicò il trattato Super modo obligationis legum humanarum, propagò dottrine analoghe a quelle di Hus e ...
Leggi Tutto
Domenicano (Firenze 1357 - Buda 1419), figlio di Domenico Banchini. Lettore di teologia a Venezia dal 1388, fu bandito nel 1399 per aver favorito una processione di penitenti "Bianchi", contro il volere [...] alla riforma dei conventi domenicani. Arcivescovo di Ragusa nel 1407, cardinale nel 1408. Mandato in Boemia per reprimere l'eresia ussita, riusciti vani i tentativi pacifici, invitò l'imperatore Sigismondo a reprimerla con le armi. Teso a un profondo ...
Leggi Tutto
CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] il Buono di Borgogna, ottenendo tra l'altro da ambedue le parti la promessa di aiuti (soldati e denaro) per la guerra ussita. Il 27 giugno 1431, recandosi da Colonia a Würzburg, era di nuovo a Norimberga, dove lo attendeva Leonardo da Pescia con ...
Leggi Tutto
FERRETTI, Gabriele
Mario Sensi
Nacque ad Ancona dal matrimonio che Liverotto, signore e conte dal 1397 della tenuta dei Ronchi, poi Castel Ferretti, contrasse nel 1378 con Alvisia di Simone Sacchetti; [...] altri frati dell'Osservanza tra cui lo stesso Giacomo della Marca; questa missione aveva lo scopo di estirpare l'eresia ussita. Il F., onde sottrarsi a questa destinazione, non esitò a chiedere aiuto ai magistrati del Comune di Ancona, i quali ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE (de Castilliono, de Casteleone, Castiglioni), Branda da
Dieter Girgensohn
Nacque nella città di Milano, molto probabilmente poco prima del 1360, da Maffeo, o Maffiolo, e da Lucrezia Porro. [...] sul confine boemo, luogo di raccolta dell'esercito crociato che vi era stato convocato per il 23 agosto. L'invasione del territorio ussita si arrestò però ben presto davanti a Z̆atec (Saaz); il 2 ottobre i crociati levarono l'assedio di questa città ...
Leggi Tutto
EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] Cesarini, presidente del concilio di nomina pontificia, vedeva nell'assemblea l'unica via per fare fronte all'ostinata resistenza ussita, dopo il fallimento della sua crociata contro gli eretici boemi. Forte di questi appoggi, il concilio non si ...
Leggi Tutto
BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] compiti. Il 10 luglio 1418 andò, legato di Martino V, presso Sigismondo e Venceslao di Boemia, per arginare l'eresia ussita. La gravità della rivolta, che si nutriva anche di spinte sociali, lo indusse a chiedere a Sigismondo una crociata cruenta ...
Leggi Tutto
BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] ". Eppure questo discorso fu attaccato da varie parti. Il vescovo di Castellammare di Stabia definì il B. "ussita". L'oratore cesareo Francisco de Toledo si disse fortemente scandalizzato. Domingo de Soto, teologo imperiale e procuratore del ...
Leggi Tutto
ussita
(o hussita) agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo a J. Hus e alle sue dottrine; proprio dell’ussitismo: movimento u., Chiesa u.; guerre ussite. 2. s. m. e f. Seguace di J. Hus, aderente all’ussitismo.
ussitismo
(o hussitismo) s. m. [der. di ussita]. – Movimento cristiano di riforma sorto in Boemia alla fine del sec. 14° e affermatosi per la decisa azione del boemo Jan Hus, che ne divenne il capo, e fu quindi scomunicato e arso vivo nel...