BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] critico, e alla sua penna si devono probabilmente alcune delle prima tragedia è anepigrafa, ma è nell'uso chiamarla, dal nome del protagonista, Tanodisse 1722. p. 56; F. S. Quadrio, Della storia e dellaragione d'ogni poesia. II, 1, Milano 1741, p ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] l’uso di qualche ingrediente esteriore. Isla, d’altronde, accoglie intimamente il risveglio della coscienza critica ma , la tolleranza e la fiducia nella ragione e nel progresso. Qui sono le premesse della saggistica contemporanea, vi sono oratori e ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] poi Belgio: il nome è già d’uso generale nel 16° sec.) e Paesi liberali del premier uscente (7,6%). In ragionedell'elezione del premier Michel alla presidenza del Consiglio raffinata, estetizzante. Il loro capo fu il critico A. de Ridder. Il poeta J. ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] commerciale seppe far uso del linguaggio dell’industria cinematografica hollywoodiana, finanziata dal potere economico in ragionedella celebre formula di W. Hays, presidente della Sica, che criticava l’ipocrisia della famiglia italiana, ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] per tale ragione il ricco patrimonio della Rus´ kieviana, 1881 fu proibito di nuovo l’usodella lingua ucraina in letteratura, nella scrittori operanti nella Germania Occidentale e in Austria (il critico letterario G. Shevelov, i narratori U. Samčuk, ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] del 2016, anche in ragionedell'aggravarsi della crisi economica che da anni 2008); S. Gray, che è anche uno dei critici contemporanei più acuti (Season of violence, 1992); J il recupero del motivo della veranda e l’uso di colori forti e ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] , alla gestione del prodotto sociale e all’usodello spazio pubblico. Si aprono così questioni di ragione, infanzia e maturità, criticando la corrispondente identificazione del femminile con la sfera della natura, del corpo, dell’emotività, dell ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] dellacritica nell'ambito dellausodella geometria del plan cittadino.
In questi ultimi anni si manifesta la reazione al linguaggio del movimento moderno, nel tentativo di creare una cultura architettonica ''australiana'', fondandone la ragione ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] di prole, e che la prima attestazione del suo uso per la letteratura sia data da un passo di buone ragioni, ma che approdano comunque a una riduzione dello spazio per cui l'introduzione, l'apparato critico, la bibliografia vengono usati come una ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] in complesso rafforzandosi; ed esso penetrò zone della cultura che, forse per ragioni di specialismo tecnico, erano rimaste più chiuse: le letterature classiche, l'archeologia, la storia dell'arte, la critica figurativa, la stessa filologia, persino ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...