CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] ragione e l'indirizzo della sua riforma letteraria. In questo modo chiude il cerchio logico che aveva aperto teorizzando l'inattualità delle "favole" dellacritica e storiogr. del C., Parma 1970;E. Esposito, C. G. M., in Diz. criticodella letter ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] ragione se nel 1852 l'Accademia rimuoveva il Salvi rigettando i fascicoli già editi. Uscita una parte della seconda quinta impressione nel 1863, tornò a criticare attenzione alle esigenze espressive dell'uso vivo, della lingua quotidiana, temperata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tradizione e innovazione
Per comprendere la scienza e la tecnica del Cinquecento, [...] esponenti: criticodella tradizione, afferma una riforma della medicina fondata , poco costosi e di facile uso; possono inoltre facilmente pubblicizzare attraverso contrasto tra ragione e fede, Lutero restringe il campo dellaragione all’indagine ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] un ideale dellaragione. Pensare il contrario significa accontentarsi di una falsa c., quella che Kant studia e critica nella Anche Hegel individua i limiti della filosofia prekantiana nell’uso esclusivo della logica formale, ma diversamente ...
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La dottrina delle antinomie è parte della Dialettica trascendentale, la terza parte dellaCriticadellaragion pura (➔) di Kant, e illustra con grande efficacia la tesi generale di tutta l’opera, ossia [...] con sé medesima. Un’ultima a. s’incontra nel giudizio teleologico (Criticadellaragion pura, Dialettica trascendentale, II, cap. II; Criticadellaragion pratica, parte I, II, cap. I-II; Critica del giudizio, parte I, sez. II e parte II, sez. II ...
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Protagonista dell’Illuminismo
Geniale e versatile scrittore dell’Illuminismo francese, François-Marie Arouet detto Voltaire praticò, per oltre un sessantennio e con costante successo, i più vari generi [...] pratiche della devozione cattolica e poté osservare l’uso mondano della religione ricerca storica, all’analisi criticadella Sacra Scrittura, alla del Dizionario filosofico, con il sottotitolo La ragione in ordine alfabetico, in cui si passano ...
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Naude, Gabriel
Naudé, Gabriel
Erudito e filosofo francese (Parigi 1600 - Abbeville, Somme, 1653). Studiò medicina e filosofia a Parigi e a Padova, dove fu allievo di Cremonini. Entrato (1630), come [...] iatrophilologica de fato et fatali vitae termino, 1636). L’elaborazione di una teoria dellaragionecritica ed empirica, capace di mettere in discussione i valori della tradizione va, in queste opere, di pari passo con la riflessione metodologica sul ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] non fecero ricorso a questo termine, ciò fu dovuto all’uso troppo caratterizzato in ambito pagano. Tuttavia, già con Eusebio di critica acuta tutto intero il sistema aristotelico-tomista. Attraverso un esame critico del funzionamento dellaragione ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] periodizzante, il termine R. è entrato nell’uso italiano piuttosto tardi (nel 16° sec. un tempo, corale e sempre più criticamente storicizzata, e perciò né passivamente subita né delleragionidella polemica e del rifiuto, con il chiarirsi della ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] uso. L'idea della necessità di una "indagine pregiudiziale sui poteri e gli oggetti dell'intelligenza umana" si era presentata a L. già nel 1671 e, svolta, quell'idea diventò l'Essay concerning human understanding, la prima indagine criticadella ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...