BONIFACIO da Morano
Girolamo Arnaldi
Apparteneva a una famiglia che nella prima metà del secolo XIV si stabilì definitivamente a Modena e che traeva origine, e avrebbe tratto il nome, da una terra dell'alto [...] . La casa modenese dei Morano sorgeva in corrispondenza dell'odierno numero civico 19 di corso Canal Chiaro.
Noto oggi solo come autore di mendicanti, che allora erano tanto di moda, e di uso così prezioso per i cronisti cittadini che vi attingevano ...
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MACRINO d'Alba (Gian Giacomo de Alladio)
Francesco Sorce
Nacque ad Alba, come attesta l'iscrizione nella pala da lui eseguita per l'abbazia di Lucedio, intorno al 1465-70, verosimilmente dal notaio albese [...] Giovanni Battista e Tommaso d'Aquino e due donatori, del Museo civico d'arte antica di Torino.
L'artista, lavorando con ogni romano e di decorazioni antiquariali affini a quelle in uso nella bottega pinturicchiesca.
All'anno seguente risale il ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Primogenito dei sei figli di Alvise del procuratore Nicolò e di Chiara Nani di Giovanni, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Stae il 14 genn. 1718. La figura [...] uno studio di vocaboli e precetti che non servono mai all'uso della vita comune"; soprattutto esso non serviva "a formar lettere di Marco al F. a Madrid, in Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Mss. P.D., 209b: Lettere autografe di M. Foscarini ...
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DE ANGELIS, Giulio
Giuseppe Miano
Nacque a Roma nel 1845 da Domenico e da Adelaide Agricola. Visse a Perugia fin dalla prima giovinezza: ad appena otto anni risulta infatti iscritto ai corsi dell'accademia [...] , palazzo Chauvet' in via Due Macelli, al n. civico 9 (terminato nel dicembre 1889).
In queste due ultime 84; G. Miano, in Roma capitale 1870-1911. Architettura e urbanistica. Uso e trasformazione della città storica (catal.), Venezia 1984, pp. 37-39 ...
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GIROLAMO da Brescia
Susanna Falabella
Non è nota la data di nascita di questo pittore dell'Ordine carmelitano, originario presumibilmente di Brescia, come suggeriscono le fonti (Averoldo; Lanzi; Fenaroli), [...] di Bartolo).
Sulla base della stesso sapiente uso della prospettiva, denunciato in questa prima Arte e storia, XVI (1897), pp. 17 s.; Id., Catalogo descrittivo della Pinacoteca civica di Savona, Savona 1901, pp. 74-76; W. Suida, Genua, Leipzig 1906 ...
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POLDI PEZZOLI, Gian Giacomo
Lavinia Galli
POLDI PEZZOLI, Gian Giacomo. – Gian Giacomo Poldi Pezzoli d’Albertone nacque a Milano il 27 luglio 1822, secondogenito, dopo Matilde, di Giuseppe e Rosina Trivulzio.
Il [...] della sua casa e della personale raccolta d’arte, mantenuti «ad uso e beneficio pubblico in perpetuo colle norme in corso per la Pinacoteca fu anche quello di dare avvio a un museo civico dedicato alle arti congeneri. La competenza maturata da Poldi ...
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CERVETTO
Graziella Colmuto Zanella
Famiglia di architetti operosa a Genova nei secc. XVIII e XIX.
Capostipite fu Benedetto, figlio di Giacomo, nato a Genova intorno al 1726. Residente a Genova nel quartiere [...] dall'Alizeri, suppliscono le numerose indicazioni dell'Archivio civico, che lo delineano come uno dei più attivi Brignole Sale (la trasformazione delle scuderie di Palazzo Bianco a uso rimesse nel 1849).
Notevole l'apporto di Domenico Antonio come ...
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FLORIGERIO, Sebastiano
Caterina Furlan
Figlio di un "maistro Iacobo de Bononia", nacque probabilmente a Conegliano tra il 1500 e il 1505, come si può dedurre da un documento del 28 giugno 1523 relativo [...] Vasari di una "maniera cruda e tagliente", collegata all'uso "di ritrarre rilievi e cose naturali a lume di candela 295 s.; C. Furlan, in Da Bellini a Tintoretto. Dipinti dei Musei civici di Padova... (catal.), a cura di A. Ballarin - D. Banzato, ...
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CAVINO, Giovanni da
Andrea S. Norris
Figlio dell'orafo Bartolomeo, nacque probabilmente a Padova nel maggio 1500. Questa data è desunta dall'epigrafe sulla tomba del C. nel chiostro del noviziato della [...] stabilisce che il padre del C. morì nel 1517 (Padova, Museo civico, Archivio civico, Estimi antichi [sec. XVI] tomo 459, polizza 38, in esterno che inizia verso l'interno della iscrizione. Questo uso di due metalli era forse un tentativo di imitare ...
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CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] di voci soliste e coro di ripieno.
Nelle messe è tipico l'uso imitativo di melismi di testi poveri di parole come l'Agnus Dei, le opere teoriche si ricordano: Parere, 1723 (Bologna, Civico Museo bibliografico musicale, F 7); Cantata per l'organista ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...