GIOVANNI di Balduccio
Gerd Kreytenberg
Figlio di Balduccio di Alboneto, come si desume da un atto notarile milanese, datato 19 nov. 1349, che lo vede chiamato come testimone, G. nacque molto probabilmente [...] parco di Monza e a Milano (Castello Sforzesco, Civiche raccolte d'arte antica).
La facciata della chiesa nn. 96-97, pp. 7-18; A. Caleca, in Niveo de marmore. L'uso artistico del marmo di Carrara dall'XI al XV secolo (catal., Sarzana), a cura di ...
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DE TONI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Venezia il 2 genn. 1864 da Antonio e da Elena Pasini; compiuti i suoi primi studi a Venezia, si laureò a Padova in scienze naturali con [...] si impiegò, dal 1893 al '99, nella biblioteca del Museo civico di Padova. Nello stesso tempo seguì gli studi di medicina, ma validità e di legittimità, proponendo insieme modifiche pratiche nell'uso dei termini. Aggiornò la Sylloge paterna con nove ...
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CAVALLETTO, Alberto
Sergio Cella
Nacque a Padova il 20 dic. 1813, figlio dell'oste Antonio e di Maria Sandri. Rimasto orfano del padre a tre anni, fu allevato e avviato agli studi dal nonno Matteo Sandri, [...] collaboratori, ma il Comando supremo non seppe fare tempestivo uso delle informazioni ricevute. Dopo Custoza, ripresa l'avanzata collasso.
Fonti e Bibl.: Padova, Bibl. del Museo civico: Carte Cavalletto; Archivio di Stato di Mantova, Atti processuali ...
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KOCH, Gaetano
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 9 genn. 1849 da Augusto, pittore, e da Ludovica Carrozzi Lecce. Dopo gli studi liceali, volle inizialmente dedicarsi all'arte paterna, preferendo poi [...] , p. 36), fondato su un rigore compositivo nell'uso del repertorio cinquecentesco abbinato a un continuo sviluppo dei caratteri testimonianze significative: palazzo Lavaggi Pacelli (1886; numero civico 110) con l'impaginato della facciata di matrice ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] medicina. Circa un mese dopo, il 6 novembre, il Consiglio civico deliberò la sua chiamata, cui seguì, nel gennaio 1554 la nomina tra i quali A. Vesalio), anche come trattazioni sull'uso abnorme del salasso e di pozioni medicamentose a base di ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] Le date apposte ad altre opere come la Madonna del Museo Civico di Torino (1356), il polittico di Lavagnola (1376?), i confluire di ricordi enúliani, di stilemi bizantini (in particolare l'uso di strigilature d'oro nelle vesti, che B. non abbandonerà ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] di desunzioni leonardesche nel paesaggio e nell'uso di sottigliezze chiaroscurali.
A questi anni , in Ilduomo di Crema, Milano 1961, pp. 216 s.; F. Barbieri, Il Museo civico di Vicenza. Dipinti e scult. dal XIV al XV secolo, Venezia 1962, pp. 219- ...
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GIOVANNI d'Alemagna
Maria Elena Massimi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, cognato e collaboratore del muranese Antonio Vivarini.
Problematica [...] recente (Nepi Scirè) individua la mano del tedesco nell'uso precoce della tecnica a olio, nella stesura del fondale chiesa veneziana di S. Moisè, attualmente diviso tra Padova (Musei civici agli Eremitani, Madonna in trono con il Bambino) e Londra ( ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] , più ricercata e consapevole e l'uso del colore ha una maggiore consistenza materica Milano 1991, pp. 886 s.; L'Ottocento. Catalogo delle opere esposte.Galleria civica d'arte moderna e contemporanea. Torino, a cura di R. Maggio Serra, Milano ...
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DEGRASSI, Attilio
Daniele Manacorda
Nacque a Trieste il 21 giugno 1887, unico figlio di Giuseppe e di Antonia Marchetti, entrambi nativi di Isola d'Istria, luogo di origine della famiglia (sul cognome [...] , nonché dell'amicizia dello Sticotti, da tempo direttore del Civico Museo di storia ed arte della città. Nel 1926 entrò di scrittura, con particolare attenzione critica alla paleografia e all'uso dei formulari - momenti in cui la produzione del D. ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...