DE TONI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Venezia il 2 genn. 1864 da Antonio e da Elena Pasini; compiuti i suoi primi studi a Venezia, si laureò a Padova in scienze naturali con [...] si impiegò, dal 1893 al '99, nella biblioteca del Museo civico di Padova. Nello stesso tempo seguì gli studi di medicina, ma validità e di legittimità, proponendo insieme modifiche pratiche nell'uso dei termini. Aggiornò la Sylloge paterna con nove ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Già alla fine del Settecento l’istituzione museale acquista il suo moderno ruolo [...] d’arte e industria e i musei industriali. I musei civici, poi, svolgono funzioni di raccolta e tutela dei beni di migliorare il livello qualitativo della produzione industriale degli oggetti d’uso.
Una forte spinta alle creazione di questi musei si ha ...
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CAVALLETTO, Alberto
Sergio Cella
Nacque a Padova il 20 dic. 1813, figlio dell'oste Antonio e di Maria Sandri. Rimasto orfano del padre a tre anni, fu allevato e avviato agli studi dal nonno Matteo Sandri, [...] collaboratori, ma il Comando supremo non seppe fare tempestivo uso delle informazioni ricevute. Dopo Custoza, ripresa l'avanzata collasso.
Fonti e Bibl.: Padova, Bibl. del Museo civico: Carte Cavalletto; Archivio di Stato di Mantova, Atti processuali ...
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KOCH, Gaetano
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 9 genn. 1849 da Augusto, pittore, e da Ludovica Carrozzi Lecce. Dopo gli studi liceali, volle inizialmente dedicarsi all'arte paterna, preferendo poi [...] , p. 36), fondato su un rigore compositivo nell'uso del repertorio cinquecentesco abbinato a un continuo sviluppo dei caratteri testimonianze significative: palazzo Lavaggi Pacelli (1886; numero civico 110) con l'impaginato della facciata di matrice ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] medicina. Circa un mese dopo, il 6 novembre, il Consiglio civico deliberò la sua chiamata, cui seguì, nel gennaio 1554 la nomina tra i quali A. Vesalio), anche come trattazioni sull'uso abnorme del salasso e di pozioni medicamentose a base di ...
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VANTINI, Rodolfo.
Alessio Costarelli
– Nacque a Brescia il 17 gennaio 1792, secondogenito di Domenico, impresario edile e pittore di fama locale, e di Olivia Leonesio; la sorella maggiore, Carolina, [...] dal 1797, in Contrada S. Pace (oggi via Tosio), al civico 800.
Iniziato dal padre all’arte del disegno artistico e architettonico , nel quale unì alla pietra bianca e al mattone l’uso della ghisa, in quegli stessi anni alla ribalta nell’ingegneria ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] Le date apposte ad altre opere come la Madonna del Museo Civico di Torino (1356), il polittico di Lavagnola (1376?), i confluire di ricordi enúliani, di stilemi bizantini (in particolare l'uso di strigilature d'oro nelle vesti, che B. non abbandonerà ...
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NOMELLINI, Plinio
Mattia Patti
(Michele Omero). – Nacque a Livorno il 6 agosto 1866, figlio di Coriolano, funzionario di dogana, e di Cesira Menocci.
Tra il 1872 e il 1874 visse con la famiglia a Cagliari, [...] tela, alta oltre 4 metri, è oggi conservata al Museo civico Giovanni Fattori). Su un altro fronte stanno opere come Primula del Un Autoritratto del 1938 dimostra ancora un vivace interesse per l’uso di colori squillanti (coll. privata, ripr. in P. N ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] di desunzioni leonardesche nel paesaggio e nell'uso di sottigliezze chiaroscurali.
A questi anni , in Ilduomo di Crema, Milano 1961, pp. 216 s.; F. Barbieri, Il Museo civico di Vicenza. Dipinti e scult. dal XIV al XV secolo, Venezia 1962, pp. 219- ...
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GIOVANNI d'Alemagna
Maria Elena Massimi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo nella prima metà del Quattrocento, cognato e collaboratore del muranese Antonio Vivarini.
Problematica [...] recente (Nepi Scirè) individua la mano del tedesco nell'uso precoce della tecnica a olio, nella stesura del fondale chiesa veneziana di S. Moisè, attualmente diviso tra Padova (Musei civici agli Eremitani, Madonna in trono con il Bambino) e Londra ( ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione...