Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] usi definiti di fattori conformativi quali la symmetria, il rapporto fra esterno e interno, quello fra artificio e natura, quello fra regola e o consuetudini storiche: fra i due tipi di metalinguaggi esiste un divario strutturale e funzionale. ...
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Processo logico volto a realizzare un prodotto che soddisfi in modo ottimale requisiti espliciti (relativi a obiettivi e a vincoli tecnologici, di costo, tempo, qualità) vigenti nell’intero ciclo di vita del prodotto, mediante una sequenza di scelte, qualitative e quantitative, basate sulla tecnologia ... ...
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Ideazione di un prodotto, uno strumento, una macchina e studio delle relative, concrete possibilità e modalità di realizzazione. ● Nell’organizzazione aziendale, il project management (o «gestione di progetti») è il processo di pianificazione, controllo e gestione di un insieme di risorse per raggiungere ... ...
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Fabrizio Di Marco
Lo sviluppo di un’idea
Per realizzare un prodotto, per esempio una lampada, un’automobile o una casa, è necessaria una fase di studio, che comprenda un primo momento creativo d’ideazione e contemporaneamente una serie di analisi economiche e tecnologiche: questa procedura costituisce ... ...
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Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione di essa, la preparazione di un proposito, di un piano, di un progetto. Quest'ultimo, in particolare, oltre a ... ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] piuttosto servire agli usi quotidiani, e si intrattenne per ventiquattro giorni in città, tra il gennaio e il febbraio del 1281 , 2798), pur adottando consuetudini decorative simili a quelle dei miniatori bolognesi, è eseguita con modi comparabili a ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] e il 735. Dopo il 744, s. Bonifacio inviò Sturmio a Montecassino per apprendervi le consuetudini monastiche da adottare a Fulda e catalani arcaici. Si può osservare, inoltre, la persistenza di usi liturgici lontano dal luogo di origine, come a Farfa, ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] consuetudini consolidate: il rapporto con il circo, forse già emerso nella Domus Augustana e poi consolidatosi con gli imperatori successivi, è un parallelo, si prestavano a molteplici usi, configurandosi in sostanza come un'espansione coperta ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] Maya e quelle degli altipiani si può spiegare meglio con il riferimento a particolari consuetudini a vapore (temazcal ), piccole costruzioni a volta destinate ad usi pratici e rituali. Le strutture circolari sono palesemente di uso cultuale, che ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] alcune aree delle regioni orientali sovente si radicarono consuetudini locali in grado di influire sulla planimetria degli calcareo del Belus. La congerie di usi diversi e l’eccessiva autonomia giuridica e religiosa acquisita dai monasteri nei primi ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...