Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] ebbe per conseguenza la documentabile emigrazione di artisti e di artigiani usi a lavorare per una clientela di lusso. Come cultura greca, ma adattata ai presupposti delle consuetudinie delle convinzioni della società locale, profondamente diversa ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] consuetudini consolidate: il rapporto con il circo, forse già emerso nella Domus Augustana e poi consolidatosi con gli imperatori successivi, è un parallelo, si prestavano a molteplici usi, configurandosi in sostanza come un'espansione coperta ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] ambiente culturale), le raffigurazioni sono tradotte per rappresentare usi locali: esse non testimoniano la semplice assimilazione arnesi che gli artigiani campani avevano consuetudine quotidiana a usare e che sembrano sottomettere, nella loro ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] sembrerebbe ciò nondimeno essersi successivamente fissata in usi locali specifici, fra cui ricorrenti risultano per PL, IV, coll. 500-501), nonché alla consuetudine di comunicarsi anche in privato, e quindi passate a definire l'uso della medesima come ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] Maya e quelle degli altipiani si può spiegare meglio con il riferimento a particolari consuetudini a vapore (temazcal ), piccole costruzioni a volta destinate ad usi pratici e rituali. Le strutture circolari sono palesemente di uso cultuale, che ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] consuetudini locali in grado di influire sulla planimetria degli stessi edifici di culto: un esempio è offerto dalle chiese a navata trasversale e del Belus.La congerie di usi diversi e l'eccessiva autonomia giuridica e religiosa acquisita dai m. nei ...
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ISLAMICA, Arte
O. Grabar
L'espressione arte i. viene utilizzata convenzionalmente per definire la produzione artistica delle regioni e delle popolazioni governate o dominate dalla fede e dall'etica [...] ad alcuna dottrina sull'arte. Non è possibile individuare usi od obblighi riguardanti direttamente la costruzione di a una relazione tra i vari livelli del pensiero e della consuetudine mistica e gli oggetti percepiti tramite la vista. Jalāl al-Dīn ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] Cahen, 1970; Floor, 1975), derivò probabilmente in principio dall'adozione di consuetudini tardoantiche (Monneret de Villard, 1968, pp. 151-153), ma non è detto che simili usi non fossero presenti anche nella società sasanide, di cui a tutt'oggi non ...
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PONTIFICALE
L. Speciale
Il p. costituisce un compendio di testi e prescrizioni rituali di specifica pertinenza del vescovo.Nella prima edizione completa, realizzata a Magonza intorno alla metà del sec. [...] usi imposti dal p. romano-germanico (Reynolds, 1990).La forma del rotulo, spesso associata a consuetudini , nell'arco di questo periodo, le funzioni di vescovo di Magonza e di arcicancelliere dell'impero erano riunite nelle mani di un fratello di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] alcune aree delle regioni orientali sovente si radicarono consuetudini locali in grado di influire sulla planimetria degli calcareo del Belus. La congerie di usi diversi e l’eccessiva autonomia giuridica e religiosa acquisita dai monasteri nei primi ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...