VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] nel 954; nella Scandinavia stessa cambiarono inoltre gli usi funerari e, all'incirca dopo il 950-975, scomparvero seguendo le consuetudini locali, come i sovrani che, dalla loro base a Dublino, rivendicavano il potere a York e nella Northumbria nel ...
Leggi Tutto
CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] in ambito merovingio. Peculiarità e differenze si evidenziano per lo più negli usi funerari e nel corredo apprestato nelle croci di legno ed era consuetudine, dopo aver chiuso una sepoltura, scavarne una contigua e lasciarla aperta fino al decesso ...
Leggi Tutto
BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] e il 735. Dopo il 744, s. Bonifacio inviò Sturmio a Montecassino per apprendervi le consuetudini monastiche da adottare a Fulda e catalani arcaici. Si può osservare, inoltre, la persistenza di usi liturgici lontano dal luogo di origine, come a Farfa, ...
Leggi Tutto
BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] dove non era avvenuto in modo diretto l'impatto con gli usi del mondo classico, le norme relative al b. appaiono prevalse piuttosto la consuetudine di fissare ore e giorni separati per l'uso dei b. pubblici da parte degli uomini e delle donne.Già ...
Leggi Tutto
SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] rivela fortemente innovativo negli usi sigillografici. A tale e dopo il 975 ca. la presenza di questa iscrizione appare normativa.Con l'ampliarsi della gamma di santi personaggi scelti per essere rappresentati sui s., dopo il 930 divenne consuetudine ...
Leggi Tutto
Anna Maria Maetzke
Piero della Francesca
Il 'monarca della pittura' restituito al suo splendore
Il restauro de La Leggenda della Vera Croce
di Anna Maria Maetzke
7 aprile
Dopo un restauro durato quindici [...] l'ordinaria manutenzione. E ancora, nel periodo in cui la basilica fu sconsacrata e ridotta a usi profani, l'occupazione la svolta concettuale e di metodo che segna una cognizione più moderna del restauro, distinto dalle consuetudini di 'rinnovo', ...
Leggi Tutto
OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] programmi derivano dall'arte imperiale romana o dagli usi degli imperatori bizantini e sasanidi, ma il loro inserimento all'interno di o estetici. Una vera e propria dottrina musulmana, o almeno un insieme di consuetudini, iniziò a svilupparsi solo ...
Leggi Tutto
COMNENI
A. Cutler
Dinastia imperiale bizantina, originaria di Comnè presso Adrianopoli (od. Edirne, Turchia), che regnò a Costantinopoli dal 1057 al 1185.Un esame della produzione artistica bizantina [...] suo padre era imperatore. Dando a intendere di seguire consuetudini da lungo tempo stabilite, alcuni membri della famiglia dei usi orientali e latini: Manuele I introdusse a corte i tornei e gli intrattenimenti occidentali di tipo cavalleresco e ...
Leggi Tutto
Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] corrente "plebea" dell'arte romana; e a Leptis si hanno aspetti legati alle consuetudini delle maestranze locali, in parte produzione in serie di appliques, da destinare ai più varî usi, sembra essere stata, in ogni epoca, una caratteristica dell' ...
Leggi Tutto
FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] anche nel caso di Ambrogio - non era tuttavia una consuetudine. Pier Damiani ideò un titulus per una rappresentazione già o 12° sono ricche di particolari sui possibili usi dell'arte e sul potere miracoloso delle icone (Kazhdan, Maguire, 1991 ...
Leggi Tutto
uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...