PONTIFICALE
L. Speciale
Il p. costituisce un compendio di testi e prescrizioni rituali di specifica pertinenza del vescovo.Nella prima edizione completa, realizzata a Magonza intorno alla metà del sec. [...] usi imposti dal p. romano-germanico (Reynolds, 1990).La forma del rotulo, spesso associata a consuetudini , nell'arco di questo periodo, le funzioni di vescovo di Magonza e di arcicancelliere dell'impero erano riunite nelle mani di un fratello di ...
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La periodizzazione della Grecia antica. La ceramica
Dario Palermo
La ceramica
Tra le innumerevoli classi di materiali che ben si prestano a servire da tracciante storico negli studi archeologici, la [...] sotto forma di contenitori per usi domestici e commerciali, da quella di pregio, che è spesso riccamente ornata. Per la è legata soprattutto alla consuetudine dell’ospitalità e del dono, acquista in un secondo momento una valenza di mercato vero e ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] alcune aree delle regioni orientali sovente si radicarono consuetudini locali in grado di influire sulla planimetria degli calcareo del Belus. La congerie di usi diversi e l’eccessiva autonomia giuridica e religiosa acquisita dai monasteri nei primi ...
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SACRAMENTI
E. Palazzo
Nella teologia del Cristianesimo i s. hanno grande rilievo: scandendo la vita del cristiano, ne accompagnano il percorso terreno, di modo che, a ogni tappa essenziale della propria [...] grande diversità di disposizioni giuridiche e canoniche connesse alle consuetudini locali. Le usanze profane della del rituale delle ordinazioni, scritto sul rotulo, secondo gli usi specificamente beneventani. Di natura a priori documentaria, le ...
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NICCOLO da Poggibonsi
Sergio Gensini
NICCOLÒ da Poggibonsi. – Non si conoscono gli estremi biografici di questo frate nato tra il 1310 e il 1320 a Poggibonsi, nei pressi di Siena, che si definì «Frate [...] n’è molte d’oro e d’argento» (cap. CCXIV, p. 126). Di Damasco lo attraggono, invece, la struttura urbanistica e le consuetudini altrettanto esclusive, sono le descrizioni degli usi liturgici di ebrei e di musulmani, nonché di confessioni cristiane ...
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VICO Y ARTEA, Francesco Angelo
Antonello Mattone
– Nacque a Sassari, presumibilmente intorno al 1570, da una famiglia di origine corsa (il padre Giovannangelo era collettore del S. Uffizio, il nome [...] nei commenti alle disposizioni degli antichi statuti e delle consuetudini del Regno e nei loro rapporti con la legislazione regia, tra i diritti ademprivili (gli usi civici) delle comunità e il demanio feudale; e infine le glosse sui termini d ...
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CUTELLI, Mario
Vittorio Sciuti Russi
Nacque a Catania alla fine del sec. XVI (1589 ?), figlio naturale di Agatino, esponente di un'antica casata della nobiltà urbana, fin dall'età aragonese al servizio [...] a nudo le illecite consuetudini usurpative che avevano alterato ed oscurato caratteri originari e compiti dell'Inquisizione siciliana rivolte e fonte di guadagni parassitari), alla vendita delle giurisdizioni feudali, alle usurpazioni degli usi civici ...
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Assise di Gerusalemme
Gianfranco Stanco
Le Assise di Gerusalemme sono comunemente collegate ad una serie di trattati giurisprudenziali di Outremer del sec. XIII. Uniche eccezioni sono gli Acta del parlamento [...] 'romano-siriana' e agli usi italiani, con il diritto consuetudinario dei pays de droit coutumier. E rappresenta una fonte preziosa una nobiltà più forte e compatta che mai attorno agli Ibelin e alle 'loro' consuetudinie leggi. Poche generazioni di ...
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MENOLOGIO
N.P. ¿evcenko
Il termine m. deriva dal gr. μήν ('mese') e indica un tipo di calendario liturgico in cui sono riportate tutte le feste fisse dell'anno liturgico secondo la loro cadenza, mese [...] festa. I primi calendari conservati riflettono consuetudini gerosolimitane del sec. 5°, sebbene i testi siano in lingua siriaca, armena o georgiana e non in greco.Calendari che riflettono usi costantinopolitani si conservano soltanto a partire dal ...
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Florensi
VValeria De Fraja
Il monachesimo florense, appartenente alla grande famiglia benedettina, sorse in Calabria negli ultimi anni del XII sec., per iniziativa del monaco Gioacchino da Fiore (1135 [...] a causa delle pressioni dei cittadini di Cosenza, che vedevano nel nuovo stanziamento silano un concorrente per le consuetudinie gli usi che essi detenevano sulla Sila. Re Tancredi concesse a Gioacchino un vasto terreno contiguo al locum Floris ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...