Si dicono cereali tutte le piante erbacee che, in coltivazione o allo stato spontaneo, producono frutti dai quali si può trarre farina, generalmente panificabile. Oltre che le piante, dette anche biade, [...] Ma a tutti gli altri usi industriali forse sovrasta quello dell'orzo distico, degli orzi d'altra specie e di quasi tutti gli altri consuetudini locali e alcuni particolari paesi di provenienza.
In relazione all'uso di questi schemi di contratto-tipo e ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] ; si traducono dal francese le storie di Frondino e Brisona, di Roberi lo diable, di Paris e Viana e, se non è dal castigliano, il Partinoples de Bles. L'arte, la musica, le consuetudini francesi, che entrano in Catalogna quanto più ci avviciniamo ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] di poemi diversi, ricucendoli alla meglio. Questa consuetudine rapsodica è assai importante per lo sviluppo posteriore: alcuni l'elaborazione di materiale leggendario in questi e consimili usi privati e pubblici potrebbe anche concedersi, ma come pura ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] usi locali, possono costruirsi una propria abitazione, acquistare delle proprietà e contrarre matrimonio e diventare di lui dei doveri morali sanciti dalla consuetudine. Anzitutto il dovere di nutrirlo e di vestirlo. Era uso costante passare allo ...
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LONGOBARDI
Augusto LIZIER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. I Longobardi - o Langobardi - secondo tradizioni e leggende narrate dal loro storico Paolo di Warnefrido forse anche su fonti gotiche e reminiscenze [...] , continuarono per varî anni ad attenersi alle loro antiche leggi o consuetudini, cavarfide, che essi sola memoria et usu retinebant (Paolo Diacono, IV, 44). La codificazione e il riordinamento delle leggi longobarde si ha solo con Rotari che ...
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SCOZIA (Scotland; A. T., 49-50)
Evan Gwyn THONIAS
Edward DENT
Reginald Francis TREHARNE
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È quella parte della Gran Bretagna che si trova a nord dei Monti Cheviot, e si divide naturalmente in tre [...] il re pitto Nechtan (706-24) riconobbe l'autorità e le consuetudini romane, e nel 716 Iona stesso si sottomise a Roma. L'aggressione varie vicende, fu ridotta a conformarsi agli usi romani, e ad assumere un'organizzazione gerarchica regolare. Ma già ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] dove non è legato dalla politica o dalle consuetudini tradizionali della vita quotidiana (che sono insomma tutt'uno), e per viver il numero degli abitanti e per la varietà della loro origine, dei loro usi, della loro cultura, si è detto di sopra: ...
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Etimologicamente elezione significa scelta. Nel linguaggio politico significa più precisamente il procedimento mediante il quale si designano le persone chiamate a rappresentare una collettività, cioè [...] , in questa materia, le più disparate consuetudini. Col ricordato Atto del 1429 e col successivo del 1432 il diritto di partecipare un impedimento dal quale si possa e si usi dispensare; b) dalla "presentazione", che è il diritto di un patrono di ...
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Nella sua più larga accezione, significa così l'arte di trattare i negozî di stato, e in ispecie quelli attinenti alla politica estera, come il complesso delle persone (diplomatici o agenti diplomatici) [...] usi di cortesia) gli spetta solo di fronte allo stato di recezione e che - giova ben mettere in chiaro - non gli è comando e di coazione dello stato di residenza. Fonte quasi esclusiva di tale stato di diritto sono secolari consuetudini ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] del doppio coro era nelle consuetudini del servizio divino nel Tempio, e così l'uso di più usi sopravvivono allo spirito, mentre il maggiore vigore della musicalità occidentale s'individualizza nello stile popolareggiante derivatogli dalla canzone e ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...