Diritto romano in Cina
Sandro Schipani
Premessa
Dalla prima pagina del Milione di Marco Polo, apprendiamo che il Gran Khān aveva chiesto notizia dell’imperatore, «e che signore era, e di sua vita e [...] fu avviata la redazione del codice civile e, parallelamente, una grande indagine sugli usi presenti nella società. Nel 1911 il passare rapidamente da un corpo di tradizioni econsuetudini etiche e da un controllo sociale indifferenziato a un corpo ...
Leggi Tutto
SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
MMario Caravale
Numerosi sono i passi del Liber Constitutionum Regni Siciliae in cui Federico II definisce l'amministrazione della giustizia il principale [...] richiamare la regola stabilita dagli usi. E si comprende. A Melfi Federico II ‒ seguendo l'esempio della scelta operata dal nonno Ruggero II nelle Assise di Ariano del 1140 ‒ aveva dichiarato che le consuetudini non contrarie alle sue costituzioni ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] dal Volksgeist, dallo 'spirito del popolo', da usie credenze popolari poi rielaborati dai giuristi, intesi nel il ricorso ponderato alla tradizione romanistica e alle consuetudini, la valutazione della dottrina europea e in genere la volontà di non ...
Leggi Tutto
Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Usando la distinzione tra regola e regolarità ed il concetto e la pratica della opinio, si mostra: a) che le tradizionali definizioni delle consuetudini giuridiche nascono [...] essere le variazioni di fatto anche nell’esercitare diritti e poteri e nell’adempiere ad obblighi e doveri. E del tutto ovvio che in questi casi si generino abitudini, usi, costumi, consuetudini, e cioè di nuovo, con una parola molto utile in ...
Leggi Tutto
Lex mercatoria
Matteo Rescigno
Definizione e nascita
Il fenomeno della lex mercatoria non sollecita, specie in tempi recenti, l’interesse e gli interrogativi dei soli giuristi. Insieme a essi, filosofi, [...] , di creazione del diritto a opera dei mercatores: un processo nato dallo stratificarsi degli usie delle consuetudini del commercio e progressivamente istituzionalizzato, con l’affermarsi delle corporazioni, negli statuti. Un diritto che nasceva in ...
Leggi Tutto
GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] dettate dai conquistatori normanni"; ma "nella volubilità dei secoli sono state tanto varie e sì molte le consuetudini, gli usi, le invenzioni e le scoverte, che è stato forza introdursi nuove maniere di vivere". Va così evitato l'errore di credere ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto patrio
Italo Birocchi
Ricognizione del tema
Nella storiografia italiana il tema è relativamente nuovo e, per così dire, magmatico, tanto che si parla di 'diritto patrio' senza per lo più [...] econsuetudini, leggi pattuite nei parlamenti. È un processo impressionante per la mole delle raccolte e soprattutto obsolete' in una certa regione, e indicava i cambiamenti indotti dai mores hodierni e dagli usi forensi. Così la schiavitù, tanto ...
Leggi Tutto
Loredana Carpentieri
Abstract
Viene tratteggiato il sistema delle fonti di produzione del diritto tributario, partendo da una breve analisi delle norme costituzionali sulle fonti, proseguendo con [...] non ne tratta esplicitamente; le stesse disposizioni preliminari al codice civile parlano solo degli usie la dottrina ritiene che la consuetudine sia ormai solo una fonte interstiziale.
Le fonti comunitarie
Nel sistema delle fonti del ...
Leggi Tutto
Guido Alpa
Abstract
Secondo la concezione formalista del diritto, l’ordinamento giuridico si compone di diverse branche: le regole che riguardano i rapporti tra i privati compongono il diritto privato [...] singoli che non rivestono alcun ruolo pubblico, per spontanea osservanza (usi o consuetudini), come facenti arte di un ‘tutto’ che ha una natura organica, una struttura e una compattezza, una sua propria completezza.
La nozione di ‘ordinamento ...
Leggi Tutto
Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Usando la distinzione tra regola e regolarità ed il concetto e la pratica della opinio, si mostra: 1) che nel diritto pubblico è presente la parola prassi e che diverse [...] , P., Les conventions de la Constitution – Normes non écrites du droit politique, Paris, 1997; Balossini, C.E., Il diritto delle consuetudinie degli usi, Milano, 1974; Barbera, A.-Giupponi, T.F., La prassi degli organi costituzionali, Bologna, 2008 ...
Leggi Tutto
uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...