VALACCHIA (romeno Valahia; A. T., 79-80)
Marina EMILIANI SALINARI
Angelo PERNICE
Regione della Romania confinante con la Transilvania e la Moldavia a N., la Bulgaria a S., la Dobrugia a SE., il Banato [...] e legislativo. Il paese era diviso in giudicati (rom. judeţi) e città (rom. oraŞi) con consuetudini locali varie; le imposte erano ripartite inegualmente e voevodi si fecero un dovere di imitare gli usie i costumi della Sublime Porta, in ciò seguiti ...
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PROVERBIO (dal lat., secondo alcuni, probatum verbum, secondo āltri pro e verbum; ted. Sprichwort)
Raffaele CORSO
Camillo CESSI
Sotto questo nome si comprendono comunemente detti di varia forma e origine, [...] proposizioni.
I proverbî-canoni contengono norme e regole riferentisi a consuetudini, a leggi, a pratiche svariate. calendario, all'igiene, alla medicina e via dicendo. La maggior parte di questi si riportano a usie abitudini di altri tempi, epperò ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] . La tarda conversione al cristianesimo, iniziatasi sotto Clodoveo e sviluppatasi solo nei primi decennî del secolo VI, lasciò ai Franchi per molto tempo una mentalità idolatra econsuetudini superstiziose.
La Legge Salica ci mostra i Franchi amanti ...
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MERCEOLOGIA (da merce e il suffisso, dal gr. λόγος, comune nei nomi di scienze; ted. Warenkunde)
Girolamo Vittorio VILLAVECCHIA
È, con definizione generalissima, lo studio delle merci in quanto può interessare [...] raccogliere le merci in gruppi che si accordino poi con le consuetudini commerciali e dei mercati, giacché si avranno vicine merci disparatissime negli usie nelle applicazioni, per quanto abbiano qualche carattere scientifico comune.
La merceologia ...
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PERITO
Francesco Carnelutti
. Si chiama perito (da peritus, participio di perior in experior; fr. expert; sp. experto; ted. Sachverständiger; ingl. expert) una persona dotata di particolare idoneità [...] che non sono leggi (usi o consuetudini, comandi collettivi) e della rilevanza entro ciascun ordine . proc. pen. per il perito di parte; art. 259 segg. cod. proc. civ. e art. 317 segg. cod. proc. pen. per il perito di ufficio). Che il parere, anche ...
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GIURISPRUDENZA
Mariano D'Amelio
. Della giurisprudenza si suole ripetere la definizione classica di Ulpiano (fr. 10, § 2, Dig., de iust. et iure, I, 1): Iurisprudentia est divinarum atque humanarum [...] uniforme della legge, v. corte: Corte di cassazione. Produzione tipica e principale della giurisprudenza è la sentenza.
Sebbene sia errore confondere la tradizione, gli usi, le consuetudini, la common law pei paesi che non hanno diritto scritto, con ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] ius Latii sembrerebbe adattarsi meglio alla situazione e alle consuetudini del periodo post-graccano.
Per quanto riguarda pubblico, sia privato) le tradizioni indigene si adattarono agli usie ai riti romani: il culto imperiale si diffuse nei capita ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] rassegnarsi "prontamente" al rispetto delle "consuetudinie prerogative" conservate dai suoi predecessori (si e che non lo richiedeva, usie mentalità di una civiltà evoluta, ed involuta, come la veneziana (207).
Fine della preminenza in Italia e ...
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Le istituzioni della Repubblica
Mario Caravale
I "miti" di Venezia
Negli ultimi anni ampio spazio è stato dedicato dagli storici all'analisi del "mito" che vela, per ormai antica consuetudine, la [...] compilati nel 1278 e contengono anche usi di epoca precedente: riguardano, come è ovvio, i soli Bianca Betto, Il capitolo della basilica di S. Marco in Venezia: statuti econsuetudini dei primi decenni del secolo XIV, Padova 1984, pp. 15-19.
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] forte immagine di azzeramento e silenzio delle pratiche/abitudini/consuetudini quale per esempio quella attestata Con questo ultimo accenno è entrato in gioco dunque anche il comportamento determinante, per gli usie costumi musicali della città, ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...