Abbigliamento
F. Piponnier
M. Nockert
G. Di Flumeri Vatielli
A causa della deperibilità dei materiali organici che ne costituivano la base, lo studio dell'a. medievale può fondarsi per la quasi totalità [...] rilevanti notizie sugli usieconsuetudini riguardanti l'abbigliamento.
Diversa è la situazione per ciò che riguarda l'a. liturgico e, in genere, i paramenti sacri e le vesti cerimoniali di sovrani e nobili. Il valore simbolico e rituale che li ...
Leggi Tutto
Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] III l’Isaurico (740), di 144 capitoli. Dello stesso periodo sono tre raccolte di consuetudini, il nómos georgikós, usi agrari, il nómos stratiotikós, regole militari, e il nómos Rodíon nautikós (lex Rhodia), norme marinare. Seguono le opere dei primi ...
Leggi Tutto
Uso della forma ridotta di una parola in luogo della forma piena.
Epigrafia e paleografia
Le a. ricorrono costantemente in iscrizioni, manoscritti e documenti antichi e medievali, con un impiego regolato [...] nelle varie epoche da differenti consuetudini. Possono aversi per troncamento, se mancano una o più lettere finali, o nel 533. Gli usi abbreviativi dell’epoca romana furono alla base di quelli elaborati negli scrittori e nelle cancellerie dell’Europa ...
Leggi Tutto
Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] non cerimoniali era consuetudine valutare i beni secondo precise equivalenze quantitative. Normalmente, e per più di solenni cerimonie. Analogamente, i sacerdoti locali ricevevano vesti e tessuti sia per usi liturgici, sia come offerte per gli dei. ...
Leggi Tutto
VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] nel 954; nella Scandinavia stessa cambiarono inoltre gli usi funerari e, all'incirca dopo il 950-975, scomparvero seguendo le consuetudini locali, come i sovrani che, dalla loro base a Dublino, rivendicavano il potere a York e nella Northumbria nel ...
Leggi Tutto
CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] in ambito merovingio. Peculiarità e differenze si evidenziano per lo più negli usi funerari e nel corredo apprestato nelle croci di legno ed era consuetudine, dopo aver chiuso una sepoltura, scavarne una contigua e lasciarla aperta fino al decesso ...
Leggi Tutto
BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] dove non era avvenuto in modo diretto l'impatto con gli usi del mondo classico, le norme relative al b. appaiono prevalse piuttosto la consuetudine di fissare ore e giorni separati per l'uso dei b. pubblici da parte degli uomini e delle donne.Già ...
Leggi Tutto
SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] rivela fortemente innovativo negli usi sigillografici. A tale e dopo il 975 ca. la presenza di questa iscrizione appare normativa.Con l'ampliarsi della gamma di santi personaggi scelti per essere rappresentati sui s., dopo il 930 divenne consuetudine ...
Leggi Tutto
OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] programmi derivano dall'arte imperiale romana o dagli usi degli imperatori bizantini e sasanidi, ma il loro inserimento all'interno di o estetici. Una vera e propria dottrina musulmana, o almeno un insieme di consuetudini, iniziò a svilupparsi solo ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] gli scritti di grammatici, lessicografi e maestri di retorica, per i riferimenti a usi popolari e a forme rigettate dalla lingua revisione delle consuetudini stilistiche, grammaticali e ortografiche, che si svolse attraverso difficoltà e incertezze, ...
Leggi Tutto
uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...