BATTISTA (Battisti, Batista, Batisti, Batisto), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Nato a Grottaglie (Taranto) l'11 febbr. 1610 da Cesare e Macedonia Fasano, perse ben presto i genitori, ereditandone molti debiti [...] ; e a Grottaglie cadde gravemente ammalato: ridotto "in sembianza di cadauero", per poco non giunse "a picchiare all'uscio dei morti". Non si sa quando tornasse a Napoli. Molte sue lettere, purtroppo prive di indicazioni cronologiche, sono datate ...
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GUINIGI, Ladislao
Franca Ragone
Figlio di Paolo di Francesco, signore di Lucca, e di Ilaria Del Carretto, nacque a Lucca il 24 sett. 1404.
Il suo nome, completamente estraneo all'onomastica familiare, [...] circa due anni in modo sempre più continuativo a partire da quell'epoca. Racconta un testimone lucchese che il 2 luglio 1426 G. "uscìo di Lucha a ore 23 sonate per Porta di Borgho con suo stendardo e con sua giente a chavallo et a piedi per andare ...
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FIESCHI, Scipione
Maristella Cavanna Ciappina
Figlio di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure e di Caterina Del Carretto dei marchesi del Finale, nacque probabilmente [...] e, presumibilmente, fu costretto nelle avversità della sua fazione ai trasferimenti o alle fughe nei castelli di Montoggio, Varese, Uscio, dominanti quei feudi e quelle vaste proprietà fondiarie che, fino a quegli anni, facevano della sua famiglia la ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] Piero. La menzione, di Vasari, di «un nano che rompe una mazza» e di «un putto che batte col martello l’uscio della camera» di sant’Anna, rispettivamente nella Nascita di Maria e nello Sposalizio della Vergine, entrambi dipinti da Domenico, farebbero ...
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DE MARI, Guglielmo
Jean A. Cancellieri
Era figlio del console Angelerio (e quindi fratello di Ansaldo, ammiraglio della flotta dell'imperatore Federico II), ucciso da Lanfranco Della Turca nel 1187, [...] Va tuttavia notato che l'adesione del popolo, per quanto larga, non fu del tutto unanime. Noli, Portovenere, Recco, Camogli e Uscio, insieme ai loro distretti, non appoggiarono la congiura a causa di un certo legalismo che si fondava sull'antichità o ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] o. In linea con la tradizione è la terza persona del passato remoto in -eo, -io, come poteo, perdeo, uscìo, aprìo, coprìo, fuggìo, morìo, sparìo, udìo.
Monti ripropone in modo clamoroso nella lingua poetica la costruzione, tipica del fiorentino ...
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BELLI, Francesco
Gian Luigi Beccaria
Nacque nel 1577 ad Arzignano, nel Vicentino, da nobile famiglia (per errore il Maffei, come più tardi il Quadrio, lo ha annoverato nella Verona illustrata fra gli [...] per quell'astuta, ma ormai letterariamente trita, invenzione di Germinia che non trova di meglio che nascondere l'amante proprio dietro l'uscio di casa fino a quando il marito, ad arte attratto dai profumi di un intingolo, non ne agevola la fuga. Del ...
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DE FRANCESCHI, Giuseppe
Francesco M. Biscione
Nacque a Borgo San Donnino (dal 1927 Fidenza, prov. di Parma) il 19 apr. 1850 da Severino e Luigia Quaglia. Di famiglia agiata, dopo gli esordi militanti [...] di Borgo San Donnino - che presentò un emendamento, in sostanziale accordo con Turati, che chiudeva per sempre l'uscio agli astensionisti in quanto richiedeva dalle società operaie del partito una dichiarazione di adesione al programma elettorale.
Il ...
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FIESCHI, Girolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente tra il 1478 e il 1480, primogenito di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure e dalla sua [...] diluvio, nuscirono a costringere alla fuga il F. ed i suoi, senza che il cugino Rolandino Fieschi, arrivato da Uscio con altre truppe, riuscisse a portargli sostanziale aiuto.
La notizia della sconfitta del F., e quindi dello scacco subito dal ...
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BARTOLOMEO da Reggio
Alberto M. Boldorini
Chiamato nelle fonti anche B. "de Maranonibus" o "de Maronibus" o "de Maranonis", se ne ignorano l'anno di nascita, le relazioni familiari e le circostanze [...] quello di assegnare a persone idonee, di sua scelta, la prepositura di S. Stefano di Rapallo e la pieve di S. Ambrogio di Uscio, riservate alla Santa Sede e, nel 1329, vacanti e molto impoverite per danni di guerra, e quello, del 6 maggio 1333, di ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.