Trovo strano che non ci sia nessun rimando o comunque legame tra “gattaiola” e “gattara”… lemmi presenti entrambi nella Vs. pregevole pubblicazione in rete; o sbaglio?Il sostantivo gattaiola 'apertura [...] fatta nella parte inferiore d’un uscio perché vi possa passare un gatto' e il sostantivo gattara, regionalismo, nell'accezione di 'varco aperto nella base delle porte delle case di campagna, attraverso il quale il gatto può passare', sono ...
Leggi Tutto
Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] fiorito e il bambino Gesù tra le braccia che gli accarezzava il mento colla manina; e […] gli aveva chiuso l’uscio in viso il diciannove marzo, giorno della sua festa […] (Capuana, Rottura col Patriarca, Le Paesane);‘U Patriarca’ - Con un cappello ...
Leggi Tutto
Davide Di FalcoGiacomo Debenedetti in «Nuovi Argomenti»: appunti su lingua e stilein AA.VV., «Nuovi argomenti» 1953-1980. Critica, letteratura e societàAtti del Convegno di Studi – Pisa 26-28 ottobre 2022a [...] cercare il nocciolo della sua verità nei domini del mitico: e sia pure di quel mitico più sentimentale, più sull’uscio di casa, che è il fiabesco». Il testo è, inoltre, fittamente tramato di similitudini, metafore e personificazioni. Qualche esempio ...
Leggi Tutto
Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] Magalotti (cfr. le Lettere familiari contro l’Ateismo, ante 1712: «Con tutte le sue rodomontate, stretto poi come si dice tra l’uscio e ’l muro, si riduca poi a confessare ch’ei non sa…», GDLI), Giovan Battista Casti (Gli animali parlanti, 1803: «a ...
Leggi Tutto
«Nelle sue [del mare] giornate nere, in cui brontola e sbuffa, bisogna contentarsi di stare a guardarlo dalla riva, colle mani in mano, o sdraiati bocconi, il che è meglio per chi non ha desinato; in quei [...] giorni c'è folla sull'uscio dell'osteria, ma ...
Leggi Tutto
uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.
USCIO (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi nella boscosa valle del Torrente Recco,...
uscio [plur. uscia, nel Fiore]
Guido Favati
Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo in If XXXIII 46, dove il conte Ugolino esprime...