L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] in questo caso esplicita la satira del «villano rifatto».
Un accenno particolare merita l’italiano che ➔ Carlo Goldoni usa accanto al veneziano e al francese. Oltre all’incertezza nel trattamento delle consonanti intervocaliche, a volte indebolite, a ...
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POGGIOLI, Renato
Cesare G. De Michelis
POGGIOLI, Renato. – Nacque a Galluzzo (Firenze), il 16 aprile 1907, da Gino. Non si conosce il nome della madre.
Si formò nel capoluogo toscano (dove seguí le [...] dopoguerra, ma anche un colto e raffinato critico letterario nonché studioso di letterature comparate. Trasferitosi negli USA, ha poi contribuito in maniera significativa alla maturazione della slavistica e della teoria della letteratura americana ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] a basi che cominciano in vocale (per es., *sagevole, *silludere, *sonesto, *sunire): in questi contesti si usa il prefisso dis- (disagevole, disilludere, disonesto, disunire). Altre restrizioni fonologiche riguardano la tendenza a evitare l’aggiunta ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] input and acquisition. Papers from a conference sponsored by the Committee on Sociolinguistics of the Social Science Research Council (USA), edited by C.E. Snow & C.A. Ferguson, Cambridge, Cambridge University Press, pp. 1-27.
Calleri, Daniela ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] (p. per i servizi postali, per i servizi scolastici, p. per i servizi di trasporto urbano ecc.). Lo stesso termine di p. politico si usa anche tutte le volte che l’intervento dello Stato renda i p. più bassi o più alti di quelli che si formerebbero ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] e per onde sonore o ultrasonore in particolare (➔ onda).
La d. in ottica
Limitatamente al campo delle radiazioni visibili, si usa parlare di d. normale oppure di d. anomala a seconda che l’indice di rifrazione n diminuisca o aumenti all’aumentare ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] sussiste il s. molle a indicare che la consonante precedente ha una pronuncia palatalizzata.
Matematica
Il termine s. si usa per indicare i simboli delle operazioni e delle relazioni: il s. dell’addizione, della sottrazione, il s. della radice ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] ha di solito una forma unica, ma in alcuni verbi forti il sing. e il plur. hanno vocali radicali diverse. Solo in poesia si usa ancora l'antica desinenza -st della 2ª pers. sing. pres. e imperf.; e ha sapore arcaico la -e nel plur. imperf. dei verbi ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] duae) non si sono invece conservati, ma erano largamente attestati in testi toscani antichi (ad es., in Ristoro d’Arezzo, che usa tanto doi per il maschile quanto dol per il femminile; Rohlfs 1968: 309) e sono presenti in portoghese, romeno, reto ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] »; «io ho capito tutto»; «tu m’hai inteso», ecc.
È da notare che nell’italiano settentrionale il passato prossimo si usa molto spesso dove nell’italiano centro-meridionale ci si aspetterebbe il passato remoto:
(6)
a. piem. a perdü; lig. a persu ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...