LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] di L2 tra aspetto progressivo e non progressivo (I am going rispetto a I go) è una novità rispetto a L1 che normalmente usa l'unica forma vado, sostituibile solo in certi contesti con sto andando. Similmente nel lessico: nel caso di L1 = russo e L2 ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] nelle causali è regolato in maniera analoga a quanto avviene nella frase semplice o nelle completive (➔ completive, frasi); si usa, per es., per esprimere una riserva oppure come modo della cortesia:
(16) è stato condannato perché avrebbe compiuto ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] Beccaria (1973: 33), in senso stretto, il termine si è esteso a indicare i lessici speciali, cosicché si usa spesso parlare di gergo burocratico, gergo sportivo, gergo giornalistico, con varie specificazioni legate ai diversi campi del sapere; ai ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] una valenza quasi sacrale (ad es., metafora della montagna, della sorgente, della luce, ecc.).
Diversamente, il capo del PCI usa spesso i toni della polemica aspra e sferzante, specialmente quando deve replicare alle accuse e sfidare i suoi avversari ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] popolare.
Si pone quindi il (falso) problema dell’autenticità del dialetto letterario: l’autore dialettale, in ogni epoca, non usa, pena l’incomunicabilità, una lingua inventata, ma persegue per iscritto scelte di genere e di stile, a partire da ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] declinazione, come in le provisione, le cose ragionevole («Se [...] s’ha a finire in I sola, o può finire in I e E, come usa el latino») e varie forme verbali («Io amava, Faceva e simili, o Amavo, Facevo; cioè se finiscono in O o in A», «Cominciorono ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] ", l'autore rivela la sostanziale identità tra "il parlar delli già detti auttori et quello che tra uomeni scienti hora si usa" e dice poi che "se noi poniamo ben mente, vederemo che tutti li pellegrini italici ingegni di qualunque si voglia regione ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] derivationis, si riconosce nel verbo piuttosto che nel nome l'asse portante dei relativi processi per i quali Gualtiero usa appunto il termine derivatio, riservando a etymologia ciò che riguarda i vocabula (Lusignan, 1994, pp. 34 e 36; Cremascoli ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] non proprio brillante di un numero di magia da avanspettacolo:
(23) A mago, fatte sparì [= fatti sparire]
O si usa però anche come ➔ interiezione esclamativa (24), parallelamente ad ah e oh, che si possono comunque trovare combinati con un vocativo ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] ed escludere (hanno parlato tutti, te / lui / lei compreso / compresa).
Nell’italiano contemporaneo, la terza persona te si usa normalmente come soggetto, accanto o al posto di tu, almeno in alcune importanti varietà regionali di italiano (come la ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...