Architetto e urbanista italiano (Genova 1919 - Milano 2005). Sensibile all'esigenza di una diversa dimensione nella progettazione che accogliesse i nuovi elementi di trasformazione che investono le città [...] , ha diretto con tali criterî l'Istituto lombardo di scienze economiche e sociali (ILSES). Dal 1963 ha iniziato a Urbino un'esperienza in cui ha tentato di conciliare l'elaborazione progettuale con le esigenze di partecipazione dell'utenza (Piano ...
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DEL PACE (Paci), Ranieri (Rinieri)
Silvia Meloni Trkulia
Nato a Pisa il 7 maggio 1681 da Tommaso, ricevette la sua prima educazione artistica in famiglia dal cognato Giacomo Perri, forse francese (Perrey?); [...] visse fra Pisa e Firenze (il Gabburri, 1740 c., ne cita soggiorni anche a Urbino e Roma), dove studiò con Pier Dandini e Anton Domenico Gabbiani. Ebbe due mogli: la prima, di cognome De Cecchi, non gli dette figli, mentre dalla seconda ebbe tre ...
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CARLO da Camerino
E. Simi Varanelli
Pittore attivo nelle Marche e, secondo i più recenti studi, soprattutto nel fervido e ancora poco indagato ambiente artistico anconetano dell'ultimo quarto del Trecento [...] Madonna dell'Umiltà di Cleveland (Mus. of Art), i frammenti di affreschi già in S. Agostino di Recanati ora a Urbino (Gall. Naz. delle Marche), il trittico con Madonna e santi di Baltimora (Walters Art Gall.) e la tarda, drammatica Decollazione ...
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DOIX (Doiz, Dedoc, Doidoc), Martino Giovanni (Giovanni Martino)
Corrado Leonardi
Nacque ad Anversa il 7 giugno 1658 da Giovanni Duijts e da Elisabetta Mijbergts. Intorno al 1676 giunse in Italia: il [...] . 114-123, tavv. XVI-XVIII (con numerose inesattezze); C. Leonardi, La ceramica, in Il Picchio e il Gallo, a cura di S. Anselmi, Urbino 1982, pp. 98 s.; G. Gardelli, La Via Crucis in maiolica a Peglio: storia ed arte, Urbania 1986, p. 22; C. Leonardi ...
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Pittore (m. Madrid 1593). Fu allievo del padre Nicolosio, pittore genovese di affreschi, poi di G. B. Castello (il Bergamasco), con cui si recò (1567) a Madrid per eseguire gli affreschi nel Real Alcazar. [...] Dal 1571 divenne pintor de cámara di Filippo II. Dal 1576 lavorò insieme a F. Castello e Francesco da Urbino, nel convento dell'Escorial dove poi, dal 1584, dipinse gli affreschi, di vastissima estensione, con soggetti di battaglia coadiuvato, oltre ...
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Architetto (Ravenna 1743 - ivi 1795). La sua opera più nota è il sepolcro di Dante a Ravenna (1780). Eresse anche, sempre a Ravenna, la facciata di S. Maria in Porto e l'edificio dell'Orologio nella piazza [...] maggiore; è inoltre autore della facciata di S. Agostino a Piacenza, e di quella del duomo di Urbino, poi finita da G. Valadier. Precorse il classicismo ottocentesco. ...
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Pittore (Ancona 1555 - Ascoli Piceno dopo il 1631). Seguace del Baroccio, fu attivo a Roma sotto Sisto V: affreschi nella Biblioteca Vaticana; scene della Vita di Cristo e della Vergine (1590-93) in S. [...] Maria Maggiore, ecc. Ritornato nelle Marche (1596) si avvicinò allo stile bolognese (Crocifisso e Santi, Ancona, Pinacoteca Civica; San Rocco, Urbino, Galleria Nazionale). ...
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Scultore (Pistoia o nei pressi di Pistoia 1439 circa - Fossombrone 1497 circa). Si formò probabilmente nella bottega di A. Rossellino a Firenze (1463-69) e, dopo il 1472, fu attivo prevalentemente in Umbria [...] e nelle Marche dove diffuse, seppur semplificati e più statici, i modi del maestro. Lavorò alle decorazioni del Palazzo Ducale di Urbino e per il duomo di Fossombrone realizzò una bella ancona scolpita (Madonna col Bambino e santi, 1480). ...
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Sant’Agata Feltria Comune della prov. di Rimini (79,3 km2 con 2360 ab. nel 2008). Il centro è situato a 607 m s.l.m., su un contrafforte tra le valli del Savio e della Marecchia. Agricoltura e allevamento [...] di bovini da latte.
Nel 15° sec. appartenne alla famiglia Malatesta; quindi ai duchi di Urbino, e dal 1501 al 1600 alla famiglia Fregoso di Genova. Conserva una rocca, con bastioni poligonali di Francesco di Giorgio Martini. ...
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GIOVANNI ANGELO da Camerino
Paola Mercurelli Salari
Non si conosce la data di nascita di questo pittore. Il più antico documento che lo riguarda è una missiva del 17 marzo 1451, inviatagli a Firenze [...] XX (1982), pp. 239-246; M.G. Ciardi Duprè Dal Poggetto, I pittori camerinesi: G. da C. (il "Maestro delle Tavole Barberini"), in Urbino e le Marche prima e dopo Raffaello (catal.), a cura di M.G. Ciardi Duprè Dal Poggetto, Firenze 1983, pp. 43-49; P ...
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urbinate
agg. e s. m. e f. [dal lat. Urbinas, pl. Urbinates]. – Di Urbino, città delle Marche (che forma provincia insieme con Pesaro); abitante o nativo di Urbino; per antonomasia, l’Urbinate, Raffaello Sanzio, nativo appunto di Urbino. Con...
identità alias (Identità Alias) loc. s.le f. L'identità di genere, divergente da quella associata al genere sessuale di nascita, in quanto viene riconosciuta e registrata in documenti burocratici e amministrativi riservati, specialmente in àmbito...