Vita e opere
Giorgio Inglese
Nascita e famiglia
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel ‘popolo’ di S. Trinita. Era figlio di Bernardo (→), dottore in legge di modesta condizione [...] che Bernardo avesse ricevuta in compenso per la compilazione di un corposo indice toponomastico degli Annales ab urbe condita. Bernardo possedeva anche un esemplare delle Deche di Biondo Flavio; il volume, recentemente identificato, reca scarni ...
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Innocenzo VIII
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne - o Arano - e da Teodorina de' Mari.
La famiglia, imparentata con i Doria, apparteneva al patriziato genovese [...] di Calabria procedette agevolmente fino a ponte Nomentano, dove Alfonso si attestò, in attesa di lanciare l'assalto all'Urbe; intanto, le truppe degli Orsini operavano scorrerie nelle campagne, dirette a tagliare i rifornimenti di viveri alla città ...
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DORIA, Andrea
Edoardo Grendi
Nacque a Oneglia il 30 nov. 1466. Il casato era illustre, ma distintamente feudale, di mediocrissima fortuna.
Il padre Ceva aveva sposato Caracosa dei Doria di Dolceacqua. [...] viaggio in Terrasanta, si presentò con 26 balestrieri a cavallo pagati per tre mesi a Giovanni Della Rovere, prefetto dell'Urbe, che gli assegnò la difesa di Rocca Guglielma presso il Liri, contro le milizie spagnole di Gonzalo Fernandez de Cordoba ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] da collocarsi in controfacciata presso la sepoltura di famiglia. Lo scultore vi si sarebbe dedicato solo dopo il suo rientro nell’Urbe, a partire dalla fine del 1518, quando venne cooptato anche per un nuovo colossale S. Giacomo, destinato all’altare ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] -culturale – non ha esercitato, fino a tempi recenti, un’evidente leadership linguistica, per lo meno sul piano del dialetto. L’Urbe, infatti, è stata a lungo una realtà sui generis, di confine, nonché caratterizzata a più riprese da un notevole e ...
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Polibio
Carlo Varotti
La vita e l’opera
Nato a Megalopoli, in Arcadia, in una data compresa tra il 206 e il 198 a.C. e morto tra il 124 e il 116 a.C., P. apparteneva a una cospicua famiglia (il padre, [...] , pp. 13840), che già qualche tempo prima Bernardo Rucellai nel De urbe Roma (certamente terminato prima del 1505) cita il VI libro di P alle parti [dello Stato]»; B. Rucellai, Liber de urbe Roma, 1770, pp. 164-65). Precoci traduzioni latine degli ...
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COSCIA, Niccolò
Franca Petrucci
Nacque nel 1681 da Vincenzo e da Gerolama Gemma a Pietradefusi (Avellino), dove fu battezzato il 25 gennaio con i nomi di Nicola, Paolo e Andrea.
Non si sa che mestiere [...] papa non solo mantenne l'arcivescovato di Benevento, ma profondamente diffidente dell'ambiente della Curia, condusse con sé nell'Urbe buona parte della sua corte beneventana. Quale che fosse stato il comportamento del C. a Benevento, questo era stato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Flavi: il primato dell'amministrazione
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un brano degli Annali di Tacito la parsimonia [...] sua famiglia, si schiera dalla parte dei Romani, ma in seguito alla conquista di Gerusalemme del 70 d.C., nell’Urbe non poteva non essere assimilata al suo popolo vinto. Eppure Tito non rompe, anzi rafforza, il vincolo con la principessa straniera ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La crisi della forma antica al tramonto dell'impero
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alle profonde mutazioni che interessano, [...] natale, Leptis Magna, mentre nel piccolo fregio che corre sui fornici minori dell’arco dedicato allo stesso Settimio Severo nell’Urbe tra il 202 e il 203, il susseguirsi delle figure, lavorate in modo sommario, pertinenti alla rappresentazione della ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città di Verona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] , ad l., che D. si sia richiamato a Floro (I 17 [22, 4]), fraintendendo l'espressione " hic melior in capta urbe consenuit ", o perché non ricordava bene o perché interpretava male, ritenendo che il vincitore dei Galli, dopo la liberazione di Roma ...
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urbe
s. f. [dal lat. urbs urbis «città», riferito anche a Roma per antonomasia], letter. – Città. Per antonomasia, con iniziale maiusc., e come reminiscenza classica con una certa enfasi retorica, la città di Roma: i monumenti dell’Urbe.
ab Urbe condita
‹... kòndita› (lat. «dalla fondazione dell’Urbe»). – Formula con cui è denominata dagli antichi storici ed eruditi romani l’era che muove dall’anno di fondazione di Roma, anno che, da Varrone in poi (e cioè dalla prima metà...