(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] sull’Esquilino (Iuppiter Fagutalis), sul Celio (Iuppiter Caelius), sul Viminale (Iuppiter Viminius), sul Campidoglio, e, fuori dell’Urbe, sulla vetta del Mons Albanus, dove era celebrata annualmente l’antichissima festa di tutte le comunità latine ...
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Biologia
Luogo in cui vivono una specie o un gruppo di specie, considerato nel suo valore topografico ed ecologico, e pertanto definito dai suoi fattori di suolo, di clima ecc. Forma stazionale di una [...] a Roma, l’insieme degli ambienti del Foro dove si riunivano i cittadini di municipi e di città straniere giunti nell’Urbe per affari, ambascerie ecc.
Tecnica
S. di lavoro L’insieme integrato di macchine e attrezzature in grado di eseguire un ...
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TRIBÙ
George MONTANDON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
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. Etnografia. - È un gruppo sociale di ordine semplice, i cui membri parlano un dialetto comune, hanno un unico governo semplice e agiscono insieme in [...] dal principio del sec. V alle quattro regioni dell'urbe si dava usualmente il nome di tribus. Quest'ultima (e principalmente) in tribù corrispondenti alle regiones dell'urbe. Mentre le circoscrizioni e iscrizioni ufficiali sarebbero state prese ...
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MERCATO (dal latino mercatus da merx "merce"; fr. marché; sp. mercado; ted. Markt; ingl. market)
Giuseppe SPATRISANO
Giovanni DEMARIA Emilio MAGALDI
Economia. - Nell'uso comune il termine mercato indica [...] questa derivazione è indicato dall'esempio di Roma. Il Foro Romano, col diventare sempre più centro politico e religioso dell'urbe, petde quelle tabernae che un tempo lo circondavano, sostituendole con sontuosi edifici pubblici. È così che si vengono ...
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TERTULLIANO, Quinto Settimio Florenzio
Mario Niccoli
Apologista e scrittore cristiano. Le scarne e malcerte notizie che la tradizione cristiana ci ha trasmesso sulla vita e sulla carriera di T., trovano [...] sia lasciato attrarre dalla carriera forense. Quasi certamente egli fu a Roma se, come appare probabile, la minuta conoscenza dell'Urbe e dei suoi monumenti che si rivela chiaramente nei suoi scritti, sono il riflesso di una conoscenza diretta, e se ...
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Nome del primo magistrato nelle repubbliche di Venezia e Genova, di origine affatto diversa, di evoluzione storica molto simile nelle due città. A Venezia sul finire del sec. VII ai tribuni bizantini, [...] . A entrambi i dogi si adatta la definizione che fu data per il veneziano: rex in purpura, senator in curia, in urbe captivus, extra urbem privatus.
La pompa esteriore, sia che il doge sedesse o uscisse, andò invece crescendo. In entrambe le città ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] di G. Bremio). Un compendio,Flavius de locis et civitatibus Italiae, in P. Victor,P. Laetus,Fabricius Camers,Raffaeles Volterranus de Urbe Romae scribentes…, Bononiae, Hieronimus de Benedictis, 1520 (a cura di G. B. Pio). Roma triumphans: s. l. e d ...
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PIETRO di Oderisio
A.M. D'Achille
Scultore romano appartenente alla famiglia di tradizione 'cosmatesca' degli Oderisi (Claussen, 1987), attivo alla fine del 13° secolo.
La messa a fuoco di questo artista [...] in Italia, dall'abate Richard de Ware, che, come si legge sulla sua tomba nella stessa abbazia, importò lapides de Urbe. Si tratta del pavimento del presbiterio di fronte all'altare maggiore, che reca la firma Odericus; dell'arca che doveva sostenere ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] ac rethoricis ita est institutus, ut nulli in Urbe ipsa putaretur esse secundus", racconta ancora Gregorio di Tours 'amministrazione imperiale nella gestione dei servizi annonari dell'Urbe", cosa importante perché "l'organizzazione annonaria era ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] ai compiti imposti dalla tradizione ingenera un non dissimulato disappunto da parte del Senato e del popolo dell’Urbe. Il primo adventus, immediatamente successivo alla vittoria su Massenzio a ponte Milvio, è raccontato dall’anonimo panegirista del ...
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urbe
s. f. [dal lat. urbs urbis «città», riferito anche a Roma per antonomasia], letter. – Città. Per antonomasia, con iniziale maiusc., e come reminiscenza classica con una certa enfasi retorica, la città di Roma: i monumenti dell’Urbe.
ab Urbe condita
‹... kòndita› (lat. «dalla fondazione dell’Urbe»). – Formula con cui è denominata dagli antichi storici ed eruditi romani l’era che muove dall’anno di fondazione di Roma, anno che, da Varrone in poi (e cioè dalla prima metà...