Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Divinazione
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi comunicano con i Romani attraverso segni che possono essere [...] che la procedura non sia invalidata da segni fortuiti di valore negativo, che testimoniano il disaccordo divino.
Tito Livio
Ab urbe condita, Libro I, cap. XVIII
Fattolo chiamare [scil. Numa], come Romolo nel fondare la città aveva assunto il potere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Politeismo e religione
Micol Perfigli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli dèi e le dee non sono concetti astratti: la loro esistenza [...] dio nato da un dio, lui che era padre della città, affinché proteggesse sempre benevolo e propizio la stirpe romana (Livio, Ab Urbe condita, 1, 1). Plutarco, nella Vita di Romolo, aggiunge che un amico intimo del re, di nome Giulio Proculo, dopo il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simultaneita del diverso, smarrimento di identita e nuovi modelli culturali: Virgilio
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Publio [...] era stato per secoli, ma dalle viscere stesse di quello che comincia a definirsi come l’impero di Roma. Da un lato l’Urbe è divenuta il teatro di guerre fra cives, figli della medesima patria. Il mutamento d’identità del nemico e dell’altro comporta ...
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SPADA, Leonello
Enrico Ghetti
– Nacque a Bologna nel 1576; la data si ricava dall’epitaffio posto nel duomo di Parma in occasione della sua morte, avvenuta il 17 maggio 1622 all’età di quarantasei [...] pp. 266, 270 nota 18), più probabilmente dipinto a Bologna poiché donato alla chiesa dal bolognese Girolamo Domenichini, trasferitosi nell’Urbe solo nel 1621 (G. Leone, in Roma al tempo di Caravaggio, 2011).
Tra Roma e Bologna, entro il 1614, la ...
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GOLIA, Francesco
Tommaso Manfredi
Figlio di Paolo e della seconda moglie di questo, Maria Teresa Biglioni, nacque a Roma il 12 ott. 1712 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Lorenzo in Damaso, Libri [...] . 74-105, 165-186; E. Kieven, Ferdinando Fuga e l'architettura romana del Settecento, Roma 1988, pp. 51-55; Id., in In Urbe architectus… Roma 1680-1750 (catal.), a cura di B. Contardi - G. Curcio, Roma 1991, pp. 377, 412; T. Manfredi, ibid., pp. 284 ...
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COSTANZI, Placido
Michele Cordaro
Figlio di Giovanni "sigillaro", e di Costanza A[n]guilla, e fratello di Tommaso e di Carlo, noti come incisori di gemme e pietre dure, nacque con ogni probabilità a [...] nel 1750 una S. Caterina Fieschi, oltre a una tela con le Nozze di Cana: H. Waga, Vita nota e ignota dei Virtuosi, in L'Urbe, XXXI[1968], 53 pp. 6, 11), dal 19 nov. 1741 fu membro dell'Accademia di S. Luca, di cui sarà negli ultimi anni della sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La seconda guerra punica
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La seconda guerra punica (218 - 202 a.C.) è dominata dal genio [...] il negoziato formalmente la malizia e la crudeltà attribuite al nemico e alla sua armata; certo la paura, che salda all’Urbe l’Italia tirrenica, i cui esponenti sono da tempo integrati in senato. La rivolta cessa così di estendersi: con l’eccezione ...
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SODERINI, Mauro Maria
Maria Cecilia Fabbri
– Primogenito di quattro figli maschi (Marrini, 1764, p. XL, nota 3), nacque il 15 gennaio 1703 a Firenze, nel popolo di Santo Stefano a Ponte, da Francesco [...] ’epoca esponente di punta della corrente classicista romana nel solco di Carlo Maratti. Il soggiorno di Soderini nell’Urbe, protrattosi per «alcuni anni» e trascorso «disegnando indefessamente dalle statue e dalle migliori pitture», è documentato da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione al mito e alla religione di Roma
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione romana non possiede racconti [...] fabulae poetiche, che si tramandano riguardo alla fondazione di Roma e alle vicende che l’hanno preceduta (Livio, Ab Urbe condita, 1, Prefazione). Livio non prende posizione, non rifiuta questi racconti, però neppure li conferma. Il passato mitico di ...
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MASSIMO, Domenico.
Valeria Cafà
– Nacque presumibilmente a Roma, intorno al 1460, da Pietro e da Maria, figlia del nobile romano Lorenzo Astalli.
Il M. apparteneva a una delle più antiche famiglie romane, [...] s., 64, 103 s., 306; Antiquarie prospetiche romane, a cura di G. Agosti - D. Isella, Parma 2004, p. 63; Habitatores in Urbe. La popolazione di Roma nel Rinascimento, a cura di E. Lee, Roma 2006, ad ind.; F. Cancellieri, Storia de’ solenni possessi de ...
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urbe
s. f. [dal lat. urbs urbis «città», riferito anche a Roma per antonomasia], letter. – Città. Per antonomasia, con iniziale maiusc., e come reminiscenza classica con una certa enfasi retorica, la città di Roma: i monumenti dell’Urbe.
ab Urbe condita
‹... kòndita› (lat. «dalla fondazione dell’Urbe»). – Formula con cui è denominata dagli antichi storici ed eruditi romani l’era che muove dall’anno di fondazione di Roma, anno che, da Varrone in poi (e cioè dalla prima metà...